Un film che omaggia il divino artista con il giusto tributo attraverso la perfezione formale ed estetica delle sue opere. Arte, Italia2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il racconto di Raffaello a partire dagli straordinari ritratti femminili realizzati dall'artista. Espandi ▽
La Madre, l'Amica, l'Amante Segreta e la Committente. Da Magia Ciarla, che morì quando il pittore aveva solo 8 anni, alle estimatrici che lo hanno aiutato nel suo successo, fino a colei che secondo la leggenda lo porterà alla morte. Figure realmente esistite ma anche frutto della sua fantasia, tutte queste donne raccontano un momento preciso della breve vita del pittore. Capace di ritrarre un ideale di bellezza celestiale, Raffaello (1483-1520) è stato in grado di concentrare il suo sguardo più che sulla fisicità sulla loro psicologia, innalzandone in maniera dirompente il carattere. Grazie a interventi di esperti di fama internazionale, il docu-film ci porterà alla scoperta delle città e dei luoghi più significativi di uno dei più sublimi pittori del Rinascimento. Recensione ❯
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L'avventura professionale del musicista italiano più famoso al mondo. Espandi ▽
New York, 1958. Renato Carosone è in concerto alla Carnegie Hall: la punta di diamante di una carrierache ha visto il pianista, compositore, autore e direttore d'orchestra salire ben tre volte in cima alle classifiche d'oltreoceano con canzoni rigorosamente in lingua italiana. Altro che "voler fa' l'americano": Carosone ha trionfato in tutto il mondo con il suo mix di enorme talento musicale e irresistibile ironia partenopea, avanspettacolo e visionarietà. Il telefilm racconta la sua ascesa, dall'esame per la licenza al conservatorio fino all'addio alle scene, attraversando Paesi e continenti e forgiando rapporti durati tutta la vita: con la moglie Lita e il figlio Pino, con il paroliere Nicola Salerno detto Nisa e con il batterista Gegè Di Giacomo, vulcanico contraltare comico al rigore musicale di Renato. Recensione ❯
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Un'interessante commistione di osservazione antropologica, fiction e documentario scientifico. Documentario, Italia2021. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'area che comprende il Vesuvio e i Campi Flegrei è la più densamente abitata d'Europa. In caso di eruzione i risultati sarebbero catastrofici. Espandi ▽
Come si affronta la quotidianità quando si vive tra due vulcani? È il caso degli abitanti del territorio che si estende tra il Vesuvio e i Campi Flegrei. Area tra le più intensamente popolate d’Europa, universalmente nota per la storica eruzione di Pompei del 79 d.C. e che potrebbe rivivere “in qualsiasi momento” quel fenomeno. Presentato fuori concorso al Noir Film Festival 2021, da un soggetto di Matteo Billi e dello stesso Troilo, Vesuvio pratica un’interessante commistione di osservazione antropologica, fiction, documentario scientifico. Il tocco di Troilo è tutt’altro che allarmista, anzi applica una leggerezza: la macchina da presa (di Valerio Coccoli) in assonanza col tema effettua piccoli movimenti oscillatori, mentre riprese col drone di Cosimo D'Auria mostrano un ambiente naturale e urbano inedito, come quello di una solfatara chiamata “Purgatorio”, avvolta da spirali di vapore e luce lunare. Recensione ❯
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La cantante e discografica della Sugar si racconta: radici, successi, intuizioni e molto materiale d'epoca. Documentario, Italia2021. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il racconto unico e senza tempo di una grande figura della cultura italiana, icona di avanguardia musicale e di costume. Espandi ▽
Fine anni Cinquanta, provincia di Modena. Una ragazzina coraggiosa e intraprendente vuole a tutti i costi cantare. Prende lezioni da un maestro di musica, fa gavetta prima nei "teatri vicini alle canoniche" e nelle balere, partecipa ai concorsi per voci nuove. Col gruppo "Gli amici di Caterina Caselli" si fa notare dagli Equipe '84 da cui è scortata a Roma, a tentare il salto. Basterebbe un incontro fortunato, che infatti avviene: il presidente della Compagnia Generale del Disco (CGD) le offre un contratto. È un editore musicale di origini ungheresi, poliglotta di grande cultura e senso degli affari: Ladislao Sugar (vero nome: Lázló Sugár, in un'intervista tv ne sentiamo pronunciare correttamente il cognome, che non è la parola inglese per "zucchero"). Una manciata di intensissimi anni di Cantagiro, Sanremo, musicarelli, trasmissioni tv con Gaber e Boncompagni, rocamboleschi viaggi in auto per un'Italia che ha voglia di sognare, ballare e avere un vinile da comprare in ogni stagione. E infatti i dischi si vendono a palate. Recensione ❯
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Daniel e Matilda vivono una relazione che rivoluzionerà il loro mondo e li costringerà a fare i conti con il passato. Espandi ▽
Negli Anni '90 Daniel e Matilda erano due compagni di scuola alle medie nel piccolo contesto isolano di Procida. A distanza di vent'anni, il loro incontro è sconnesso e strambo: lei bloccata in un bellissimo, quanto inevitabile, fidanzamento, lui professionalmente realizzato eppure arrestato nella spasmodica ricerca di una compagna attraverso dating app. Dopo il loro incontro tutto verrà stravolto, costretti a scontrarsi con la realtà e ad abbandonare l'immagine "virtuale" di loro stessi che si erano creati. Quella che appare come una distanza abissale è in realtà il loro tratto comune, sviluppato attraverso flashback nel loro passato condiviso - in cui ritroviamo gli 883, il floppy disk spacciato per scambiare le prime immagini (ovviamente pornografiche) tratte da Internet, la VHS - che permetterà loro, infine, non tanto di ritrovarsi, quanto di recuperare la propria identità. Recensione ❯
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Una ricerca approfondita sulle origini del canto popolare italiano che tutto il mondo conosce. Docu-fiction, Italia2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia della canzone nata come inno antifascista dei partigiani italiani e diventata un canto di libertà in tutto il mondo. Espandi ▽
Una ricerca approfondita sulle origini e sulla diffusione del canto popolare italiano che tutto il mondo conosce. Attraverso le testimonianze più diverse, che vanno dal partigiano al musicologo, da Paolo Pietrangeli a Skin con Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, si ricostruisce non solo la sua storia ma anche il significato che, nelle più diverse culture, ha finito con l'assumere. Recensione ❯
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Una ragazza siciliana di 13 anni deve vedersela con un contagio virale che ha ucciso tutti gli adulti dell'isola. Espandi ▽
Sicilia, 2020. Un virus letale ha eliminato tutta la popolazione adulta dell'isola, compresi i ragazzi che hanno già raggiunto la pubertà. Maria Grazia, una donna indipendente e coraggiosa, prima di morire ha lasciato ai figli Anna e Astor, all'epoca di 9 e 2 anni, un quaderno pieno di istruzioni su come sopravvivere senza di lei, raccomandando ad Anna di insegnare a leggere ad Astor e di proteggerlo sempre. Anna, divenuta 14enne, ha preso le consegne materne alla lettera, vive accampata insieme al fratellino nella casa che è diventata un covo disordinato, e ne esce solo per procurare ciò che è necessario alla sopravvivenza. Il suo obiettivo è trovare una cura prima che Astor diventi grande, e dovrà affrontare una serie innumerevole di prove. Recensione ❯
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Un racconto dell'Italia quando, tra gli anni '60 e '70, era al centro del fermento culturale. Espandi ▽
1967-1977: un decennio che ha cambiato la società e l'assetto dell'arte contemporanea, uscita dai musei e dalle gallerie formali per riversarsi in strada, o in spazi alternativi, all'insegna della libertà espressiva. A Torino e a Roma, a Milano e a Napoli, a Venezia e ad Amalfi, l'arte sottolinea le contraddizioni dell'epoca, si unisce alle proteste sindacali e ai movimenti giovanili, e realizza opere concentrandosi non più sull'oggetto ma su azioni e performance che coinvolgono direttamente il pubblico, determinando un impatto sociale pronto a diventare politico. La rivoluzione siamo noi cita Joseph Beuys, uno degli esponenti di spicco di questo nuovo modo di intendere un'arte "fuori dai sistemi vetusti della cultura", per ripercorrere quegli anni ruggenti, tracimanti creatività ed entusiasmo, e convinti di poter cambiare il mondo. Recensione ❯
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Un puzzle commovente sulla solidarietà e la resilienza di atleti che non hanno mai mollato. Docu-fiction, Italia2021. Durata 86 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Il docufilm, ad un anno dall'incidente di Alex Zanardi, racconta la staffetta lunga quanto l'Italia, degli atleti paralimpici appartenenti a Obiettivo3, la Onlus da lui creata. Espandi ▽
Nel giugno 2020, al termine del primo lockdown, l’associazione Obiettivo3, nata dal desiderio del campione paralimpico ed ex pilota di Formula 1 Alex Zanardi di “sostenere coloro che vorrebbero avvicinarsi allo sport ma non possono”, ha organizzato una gigantesca staffetta paraciclistica: 17 giorni in cui atleti disabili hanno attraversato l’Italia da nord a sud per 3300 chilometri in bici, handbike o carrozzina olimpica. Partiti da Luino, Levico e Saluzzo gli atleti – uomini e donne di varie età, con gradi diversi di disabilità – sono arrivati fino a Santa Maria di Leuca passando per Firenze, Roma, e molte altre tappe intermedie, affrontando tratti in pianura come tratti in ripida salita, la pioggia come il solleone. Recensione ❯
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Un documentario sull'attesa della cecità, un'esperienza sorprendente oltre lo sguardo. Espandi ▽
La storia di Sainey, un ventenne gambiano che conosce la dura realtà del suo destino: a causa di un male irreversibile rischia di diventare totalmente cieco. Dopo aver raggiunto l'Italia e aver scoperto che anche qui non esiste una cura, è deciso a imparare più cose possibili per prepararsi alla cecità. In questo viaggio verso l'oscurità, Sainey incontra un nuovo amico e scopre la passione per un nuovo sport, il baseball. Così decide di filmare la sua storia in prima persona e di mostrare al mondo che bisogna reagire anche contro le difficoltà più grandi. Recensione ❯
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Il ritratto di uno dei più celebri intellettuali italiani contemporanei. Espandi ▽
Intellettuale allergico alle celebrazioni, figurarsi alla propria, Goffredo Fofi ha attraversato e attraversa la cultura italiana con un’ininterrotta attività di docente, organizzatore, saggista, critico, fondatore di riviste e aggregatore di talenti. Si presta però volentieri a questa chiacchierata aperta e intima con Felice Pesoli, documentarista e autore televisivo, in ottanta minuti che sembrano costituire solo una parte di una più estesa conversazione. Un tentativo di condensare una vita affollata di curiosità, capacità, occasioni e di un’ostinazione a non accontentarsi del dato, del reale, ma a metterlo in discussione, partecipare, produrre conflitto. Come compendia lo stesso Fofi: “resistere, studiare, fare rete. E rompere i coglioni”. “L’uomo dalle suole di vento” è la definizione che Paul Verlaine diede di Arthur Rimbaud. Evoca gioventù, libertà, levità e vitalità bruciante, quindi si attaglia perfettamente al protagonista e oggetto d’indagine, nato a Gubbio nel 1937 in una famiglia di contadini. Recensione ❯
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Un viaggio nella storia del cinema italiano grazie alla voce di Isabella Rossellini. Espandi ▽
Che cosa resta del cinema muto italiano? Moltissimo, recuperato dai ricchi archivi dell'Istituto Luce e dalle cineteche di mezza Europa. E molti ricordi dell'epoca sono affidati alle parole di chi quel cinema l'ha fatto o raccontato in tempo reale, da Giovanni Pastrone a Lyda Borelli, da Francesca Bertini a Luigi Pirandello, da Antonio Gramsci a Salvador Dalì. Céline Gailleurd e Olivier Bohler, ricercatori e docenti francesi esperti in cinema delle origini, intessono un arazzo formidabile di immagini (inframmezzate da intertitoli) e parole (narrate in voce fuori campo da Isabella Rossellini nella versione italiana e Fanny Ardant in quella francese), ricostruendo un mondo e un'epoca, dalla fine dell'800 al primo ventennio del '900. Recensione ❯
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Il rapporto alla vita attraverso il discorso della morte. Espandi ▽
Le voci di cinque donne riempiono lo spazio sonoro del film tessendo i fili di una trama: una donna legge i tarocchi; la sopravvissuta del "Massacro del Circeo", uno degli episodi di rapimento e violenza più efferati della cronaca nera italiana, risponde alle domande di un giornalista; una donna accusata dell'omicidio di quattro persone viene interrogata dai magistrati; una donna racconta del suo rapporto con la morte, mentre un'altra cerca nella pratica religiosa una risposta alla violenza. Recensione ❯
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Un accurato documentario in cui lo spettatore diventa uno scrupoloso inquirente, alla ricerca della verità. Documentario, Italia2021.
MYMOVIES.IT 4.00
CRITICA N.D.
PUBBLICO N.D.
Le vicende umane e processuali, ma anche lo scontro, tra Pino Maniaci e Silvana Saguto, due personalità di spicco dell'antimafia che si sono trovate coinvolte in situazioni controverse e accusate di reati contro cui esse stesse dovevano combattere. Espandi ▽
La docu-serie di Netflix sposta il mirino della giustizia dalla mafia all'anti-mafia. Ruggero Di Maggio, Davide Gambino, Flaminia Iacoviello, Daniela Volker, Suemay Oram focalizzano il loro documentario su due dei volti più prominenti della lotta alla mafia degli ultimi vent'anni: il giornalista Pino Maniaci e l'ex-magistrato Silvana Saguto. Entrambi hanno dedicato le loro vite - e soprattutto quelle dei loro familiari - alla verità e a mettere in ginocchio la criminalità organizzata siciliana; ciononostante, si ritrovano entrambi al centro di una nuova guerra, questa volta mediatica, che infanga le loro attività decennali e li porta a uno scontro senza mezzi termini, a suon di accuse reciproche e possibili vendette personali.
La docu-serie ha il pregio di non prendere mai parte nello scontro che, sin dalla fine del primo episodio, si va delineando; tutt'altro: con un inizio che conferma e proclama l'onestà dei due protagonisti, riconoscendone i meriti nella lotta alla criminalità organizzata, nel corso dei sei episodi gli autori sono in grado di non spingere dall'una o dall'altra parte.
Tanto Maniaci, quanto Saguto, sono figure oneste, accompagnate da marito, moglie, figli e altri parenti che coadiuvano le loro attività ma che, con le loro sofferenze e sacrifici, testimoniano l'onestà di entrambi. Recensione ❯
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Le vicende di Phaim, un ragazzo italiano di origine bengalese, mussulmano, che vive in un quartiere multietnico della periferia romana, Torpignattara. Espandi ▽
Asia Bibolotti e Phaim Bhuiyam stanno ancora insieme ma sussiste sempre lo stesso problema. Lui è musulmano e deve arrivare casto al matrimonio. A questo si aggiunge il fatto che la famiglia Bhuiyam ha lasciato il proprio appartamento pensando di trasferirsi. La mancata partenza ha fatto sì che debbano ora vivere in un subaffitto con un'altra famiglia proveniente dal Bangladesh in cui c'è una ragazza, Sumaia, coetanea di Phaim.
Phaim Bhuiyan torna davanti alla macchina da presa affiancandosi per la regia ad Emanuele Scaringi con il quale riesce a conservare la freschezza del film d'esordio che gli era valso un Nastro d'argento e un David di Donatello.
Il regista conserva intatto lo sguardo ironico ed autoironico che permette di guardare anche alle situazioni più complesse del suo turbamento social-amoroso con un sorriso che però non rinuncia a riflettere su quanto accade in una quotidianità che può essere quella di tanti giovani che, come Asia e Phaim, stanno costruendo una relazione che vada oltre alle rigidità familiari dell'uno e alla presunta liberalità del padre dell'altra. Recensione ❯
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