The Salt in Our Waters

Film 2020 | Drammatico 100 min.

Anno2020
GenereDrammatico
ProduzioneBangladesh, Francia
Durata100 minuti
Regia diRezwan Shahriar Sumit
AttoriFazlur Rahman Babu, Shatabdi Wadud, Titas Zia, Tasnova Tamanna, Ashok Bepari .
TagDa vedere 2020
MYmonetro Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

Regia di Rezwan Shahriar Sumit. Un film Da vedere 2020 con Fazlur Rahman Babu, Shatabdi Wadud, Titas Zia, Tasnova Tamanna, Ashok Bepari. Genere Drammatico - Bangladesh, Francia, 2020, durata 100 minuti. Valutazione: 3,5 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 11 novembre 2020

Un artista si reca in un'isola remota sul delta del Bangladesh conquistando i cittadini del luogo.

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES 3,50
CRITICA
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Un esordio che sa interpretare tematiche già affrontate nel cinema in un’ottica diversa e attuale.
Recensione di Giancarlo Zappoli
domenica 22 novembre 2020
Recensione di Giancarlo Zappoli
domenica 22 novembre 2020

Il giovane scultore Rudro lascia Dacca per raggiungere un’isola abitata da pescatori per sfuggire al caos cittadino ma anche per ritrovare le tracce del padre guardacoste che si era innamorato di quei luoghi e con cui lui non aveva avuto un buon rapporto. Dopo una generosa accoglienza da parte della popolazione e dell’imam che la guida, in poco tempo la situazione volge al negativo. Mentre alcuni pescatori e, in particolare, i loro figli vengono attratti dalle sculture dell’artista, una parte degli abitanti, con l’imam in testa, ritiene che si tratti di ‘idoli’. L’ostilità nei confronti di Rudro cresce.

Il giovane regista Rezwan Shahriar Sumit al suo primo lungometraggio affronta tematiche già visitate dal cinema (il rapporto tra città e comunità extra urbane, il conservatorismo religioso e la superstizione, il maschilismo dominante) ma sapendole leggere con un’ottica diversa e molto attuale.

Innanzitutto Rudro non è un provocatore che voglia imporre il proprio punto di vista e la propria arte agli altri. È solo un uomo in ricerca. Così come l’imam che sa avvalersi astutamente del proprio potere conferitogli dalla religiosità carica di superstizione non è rappresentato solo ed esclusivamente in una luce negativa e totalmente integralista. Le donne sono tenute in soggezione (ci si chiede con malcelato disprezzo perché venga loro consentito di parlare alla radio, strumento peraltro di cui diffidare) ma una di loro, seppure tra numerose incertezze, inizia a marcare la differenza e ad aprirsi ad una nuova emancipazione a partire da se stessa.

Ciò che però offre il segno di un’interessante originalità è il rapporto che nel film si instaura tra i mutamenti climatici e le credenze popolari. Come in una sorta di Medioevo trasferito al presente una parte considerevole degli isolani inizia a ritenere che sia Rudro, con la sua presenza e i suoi ‘idoli’, a far sì che la pesca possa divenire infruttuosa o che uragani giungano improvvisi e fuori stagione. Se c’è chi nega, al vertice di comando del Paese che si ritiene il più importante al mondo, i mutamenti climatici c’è anche chi li subisce e cerca di spiegarli con malefici e manufatti o punizioni divine. Shahriar Sumit ci invita a ricordare che arte e razionalità non sono disgiunte e lo fa con un protagonista, Rudro, che le pratica entrambe.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
domenica 22 novembre 2020
Matteo Galli
Close-Up

L'88,7% dei cittadini del Bangladesh è di religione musulmana, di questo 88,7% il 96% è sunnita. A giudicare dal film di Rezwan Shahriar Sumit presentato fuori concorso a Torino dal titolo internazionale The Salt in Our Waters, una coproduzione del Bangladesh e della Francia (il cui trattamento aveva ricevuto qualche anno fa il sostegno di Spike Lee), la variante di islamismo praticata dall'imam che [...] Vai alla recensione »

domenica 22 novembre 2020
Carlo Leonardi
Sentieri Selvaggi

Rudro è uno scultore. Vuole fare una nuova installazione e attraversa l'oceano su una nave mercantile per arrivare, col suo container in legno pieno di statue, su un'isola rurale del Bangladesh. Qui trova una cultura e degli abitanti totalmente distanti dalla caoticità e la vita culturalmente attiva della sua città d'origine e deve impegnarsi, soprattutto dopo il fallimento dell'annuale battuta di [...] Vai alla recensione »

NEWS
TORINO FILM FESTIVAL
domenica 22 novembre 2020
Giancarlo Zappoli

Un'ottica diversa sui temi della superstizione, del maschilismo e del rapporto con il territorio. Fuori concorso al TFF. Vai all'articolo »

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