Anno | 2020 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Merawi Gerima |
Attori | Dennis Lindsey, Obinna Nwachukwu, Taline Stewart . |
Tag | Da vedere 2020 |
MYmonetro | 3,42 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 28 agosto 2020
Un uomo torna nella sua città ma la trova cambiata, così come il destino dei suoi amici. Ha vinto un premio ai Spirit Awards,
CONSIGLIATO SÌ
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Jay è un giovane aspirante regista che ha studiato all’università in California e, dopo anni di assenza, torna a Washington DC, nel quartiere dove è nato e cresciuto, per ritrovare gli amici e raccontarli in un film. Ma il quartiere è irriconoscibile, trasformato radicalmente dalla gentrificazione e quasi svuotato della sua popolazione autoctona: la comunità nera. Costretti a vendere le loro case, perseguitati dalla polizia, i vecchi compagni di vita e di giochi di Jay sono quasi tutti in prigione, o morti, o dediti allo spaccio e alla criminalità per poter sopravvivere. Di Demetrius, in particolare, il migliore amico di Jay, sembra essersi persa ogni traccia.
Mescolando autobiografia, denuncia e poesia urbana, Merawi Gerima confeziona un esordio cinematografico che rimane addosso, come rimane addosso un sogno che turba, ben oltre il risveglio.
Il ritorno lungo i marciapiedi di Q Street, nel quartiere di Eckington (ora rinominato, come va di moda fare, NoMa, per Nord di Massachusetts Avenue) attiva nel protagonista un processo mentale che mescola ricordi, questioni identitarie, sensi di colpa e solitudine. Ostracizzato dai vecchi amici Mike e Delonte per essersene andato a fare “la bella vita” e averli abbandonati, Jay non ritrova il suo posto tra loro, ma nemmeno lo trova nella condotta di sua madre, che ha smesso di gridare contro le ingiustizie, preferendo sopportarle, e al limite continuare a traslocare, in nome del quieto vivere. Il risultato è un senso di alienazione che si traduce in un tessuto visivo e sonoro inquieto, nel quale le continue dissolvenze si fanno metafora del dissolversi del luogo felice che è stato e non è più, dell’infanzia perduta, e della comunità afroamericana stessa, passata dall’essere protagonista attiva del quartiere all’essere ghettizzata e mal tollerata, guardata con diffidenza e con un dito sul telefono, pronto a chiamare la polizia al primo pretesto utile. Un piccolo spunto, dunque, generazionale e nemmeno troppo originale, e un progetto che lambisce da vicino il documentario, trasformato però da Gerima in una visione dolorosa e potente, grazie ad uno stile visivo e sonoro personale ed emotivo, al suo meglio nella sequenze della visita di Jay in carcere al “fratello maggiore” Dion e nel racconto del mistero che avvolge Demetrius, emblema di un vuoto incolmabile e di una soluzione impossibile.
Il tempo appanna i ricordi, effetto flou di un sogno, Jay (Obinna Nwachokwu) riprende Q. Street, il suo quartiere a Washington D.C., con l'obiettivo in lacrime. È tornato dopo gli studi in California, ma dov'è Demetrius... E gli amici di una volta? Esordio di Merawi Gerima (figlio di Haile, grande regista etiope negli Usa dal 1968) che fa di #BlackLivesMatter un poema della strada, conquistata dai [...] Vai alla recensione »
«Perché sei tornato? Odiavi questo posto... hai portato l'unica arma che avevi, una videocamera. Davvero pensi che un film può salvarci». Sono queste le domande che si sente fare Jay (Obinna Nwachukwu) che da Los Angeles torna a Washington DC, nella strada in cui è nato e che ha lasciato quindici anni prima (inizialmente per trasferirsi con la famiglia in una casa più grande in un'altra zona e poi [...] Vai alla recensione »
Residue è il primo lungometraggio di Merawi Gerima, regista afroamericano nato a Washington, un film che fin dalle dichiarazioni dell'autore non nasconde i propri intenti politici, ossia quello di dar voce a un mondo in via di estinzione, quello delle periferie urbane nere sottoposte vieppiù a un processo di marginalizzazione, di criminalizzazione e di gentrificazione, il tutto basato su un alto tasso [...] Vai alla recensione »