Anno | 2020 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 68 minuti |
Regia di | Andrea Segre |
Attori | Elena Almansi, Maurizio Calligaro, Gigi Divari, Giulia Tagliapietra, Patrizia Zanella . |
Uscita | giovedì 3 settembre 2020 |
Tag | Da vedere 2020 |
Distribuzione | ZaLab |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,19 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 25 agosto 2020
Il regista immortala una Venezia deserta in cui emerge il ricordo di suo padre. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Molecole ha incassato 61,7 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Andrea Segre a febbraio 2020 è a Venezia, città d'origine di suo padre Ulderico, per girare un documentario e lavorare su un'opera teatrale che affrontino due temi molto importanti per la città: il turismo e il fenomeno sempre più ricorrente e devastante dell'acqua alta. La pandemia lo blocca in città e ne muta i piani. Ne nasce un film in cui la figura paterna diviene dominante.
Le palafitte su cui si reggono gli edifici di Venezia non sono ovviamente visibili dalla superficie. Andrea Segre ha delle palafitte interiori che progressivamente emergono in questa opera non programmata e, forse proprio per questa ragione, molto partecipata.
Le palafitte interiori di Segre sono quelle su cui si è retto un complesso rapporto con il padre fatto più di silenzi che di parole, segnato da una malattia e marcato dalla sua professione di fisico chimico studioso delle molecole. Ecco che queste particelle invisibili ma fondamentali (come le palafitte veneziane) divengono l'elemento paragonabile a quel virus che spinge il regista (ma soprattutto il figlio) ad andare a cercare, in una Venezia ancor più affascinante del solito perché deserta, le radici di un rapporto con il genitore e, per suo tramite, con la città.
Segre ci fa attraversare la città accompagnati da chi ci vive, ne conosce i problemi ma non intende lasciarla come tanti hanno fatto. Ci mostra una Venezia finalmente 'liberata' dal suo problema maggiore, il turismo di massa, che però ora si trova immersa in un silenzio quasi irreale e, se non prova nostalgia del recente passato, avverte almeno un certo stupore che resta in attesa di una maggiore focalizzazione.
Quella che invece progressivamente si afferma si realizza con un padre rievocato con immagini da film amatoriale la cui vita viene rivisitata con il bisogno di capire e penetrare il senso intimo di quell'invisibilità che permea non solo la materia ma anche le relazioni umane.
“Non t'inganni l'ampiezza dell'entrare”, diceva Minosse nel Canto V dell’Inferno. Non inganni lo spettatore la dicitura “film documentario” e la sottolineatura che le riprese sono avvenute durante il lockdown: nessun compiacimento estetico fine a se stesso nelle fotografie di una Venezia solitaria, e nemmeno una cronaca cura. E nemmeno inganni il titolo.
Molecole è un atto d’amore per Venezia, una città che non capisci ma che ami lo stesso, dove ti perdi ma alla fine la strada la ritrovi, perché è solo perdendoti che puoi ritrovarti.La musica di Theo Teardo, le lunghe riprese lente, sospese, di una città che il covid ha reso lunare, impossibile immaginarla così in altri tempi, bisognava andarci subito, [...] Vai alla recensione »
Se fosse un haiku, componimento poetico giapponese, Molecole di Andrea Segre avrebbe come Kigo - il riferimento ad una determinata stagione, sempre presente negli Haiku - la nebbia, che in veneziano viene chiamata Caigo. Assonanze, dissonanze, trame . “Preciso, geometrico, delicato, quasi doloroso”, in una parola poetico. Ecco cos’è il fitto intreccio di molecole che è nebbia sentimentale di legami [...] Vai alla recensione »
Il protagonista-regista, Andrea Segre, racconta con voce fuori campo la Venezia del lockdown e indaga sul padre che viveva lì, Ulderico Segre, fisico studioso dei radicali liberi, molecole reattive con cariche negative. Andrea rovista tra scritti, lettere e filmati amatoriali. Per girare la città cerca una amica gondoliera – professionale ed atletica - per recarsi nei vari quartieri [...] Vai alla recensione »
Una lunga lettera che suo padre non potrà leggere, quella di Segre in "Molecole". Molte immagini nostalgiche, del Canal Grande vuoto e immerso nella nebbia, le avevamo viste anche nel suo lungometraggio "Io sono Li", ma questa volta non sentiamo parlare di immigrati, ma di nebbia. Molecole di nebbia. Molecole di Caìgo.
L'incendio di Smirne, il massacro dei greci da parte dei turchi. Un fantasma che aleggiava su Indebito del 2013. La musica era parte di una memoria dolente, disperata. La potenza del ricordo ha sempre attraversato il cinema di Andrea Segre. E in Molecole, evento di preapertura della Mostra di Venezia, si manifesta come una necessità di riconciliazione con il passato.
Sono tre gli elementi, gli atomi si potrebbe dire, seguendo la metafora scientifica che ha portato Andrea Segre a chiamare il suo ultimo lavoro Molecole, alla base di questo breve (68 minuti), intenso, prezioso film. Due sono già racchiusi nel titolo, che allude ai momenti di una vita e di una relazione, la sua con il padre chimico/fisico, studioso del comportamento delle molecole appunto - desiderata, [...] Vai alla recensione »
La fragilità di una città costruita sull'acqua. La precarietà della vita, di tutte le vite. Il vuoto generato da un virus che ci ha costretto a separarci e nasconderci. Ecco cosa ha trovato Andrea Segre a Venezia. Lui che voleva raccontare l'impatto del turismo e l'acqua alta. E invece, alla fine di febbraio, la città si svuota, e Segre si ritrova a vivere una Venezia popolata di fantasmi.
Piazza San Marco senza turisti e il canale della Giudecca senza moto ondoso. Le immagini già viste durante i telegiornali, riproposte da un documentario con pretese artistiche. "Molecole" - di questo il padre del regista si occupava - procede con estrema lentezza, in preda alla mistica della laguna e della nebbia, pure della pesca. "Imparo sempre qualcosa di nuovo pescando", spiega l' anziano a bordo [...] Vai alla recensione »
Non è un caso che il documentario di Andrea Segre sia stato scelto per la preapertura della Biennale, visto che in parte si tratta di un omaggio alla città di Venezia e alla sua bellezza decadente e unica al mondo, una serie di architetture attraverso le quali il regista cerca di svelare le pieghe del suo cuore. In verità tutto il documentario rappresenta un viaggio simbolico, più che sulle gondole [...] Vai alla recensione »
Giustamente scelto per la pre -apertura dell'ultima Mostra del cinema di Venezia, è approdato nelle sale Molecole, l'ultimo documentario di Andrea Segre. Lo scorso febbraio il regista si trovava a Venezia per un altro progetto, quando è rimasto bloccato nella casa di famiglia in cui è cresciuto a causa della pandemia. Allora ha continuato a girare con la sua macchina da presa tra i canali diventati [...] Vai alla recensione »
La pre-apertura di Andrea Segre, con il suo "Molecole", istant-movie sulla Venezia in lockdown, attinge ai ricordi privati del regista, che attraverso la figura paterna, per lui sfuggente come la città lagunare, nonostante la sua nascita, cerca di saldare la memoria familiare e il disagio pandemico, in una intima e sofferta ricognizione. Retto dalla voce fuori campo dello stesso Segre, il film fatica [...] Vai alla recensione »
È un film converso, Molecole (ieri in Preapertura a Venezia 77 e da domani in sala), nel senso che "sgorga" come dice il regista, Andrea Segre, in senso inverso, forse anche avverso, rispetto alle ragioni per cui a inizio anno si trovava nella sua Venezia. Questo film è il frutto di una conversione, forse forzata, di sicuro necessaria, probabilmente anche un po' voluta per quelle ragioni profonde che [...] Vai alla recensione »
Pre-apertura di Venezia77 e contemporaneamente nelle sale italiane, a Molecole di Andrea Segre spetta in qualche maniera il compito inconsapevole di indicarci la direzione che prenderanno le visioni "indipendenti" italiane (e non solo) al Lido e anche sui nostri schermi: il diario di quarantena è d'altronde già una forma che nei mesi scorsi (basta dare un'occhiata ai nostri Arirang.
"Molecole è sgorgato" dice Andrea Segre. Un'azione che difficilmente si può applicare a un'opera cinematografica fatta di ideazione, scrittura, revisioni, confronti, organizzazione. E invece Molecole è così, una specie di flusso di coscienza, intimo e sospeso, un discorso allo specchio che si definisce nel suo farsi. Una lettera d'amore, una lettera di commiato ma anche una seduta di psicanalisi, un [...] Vai alla recensione »
Tra febbraio e aprile 2020 il regista è rimasto bloccato a Venezia a causa della diffusione del coronavirus e delle conseguenti misure di quarantena nazionale. Venezia è la città che ha ospitato e che ospita molti dei suoi progetti lavorativi, era la città di suo padre, una città complessa sotto molteplici aspetti. Questa pandemia ha "congelato" e svuotato il capoluogo veneto, riconsegnandolo alla [...] Vai alla recensione »
Nel febbraio di quest'anno si trovava a Venezia, per girare un documentario sui due massimi problemi della città lagunare: il turismo di massa e l'acqua alta. Andrea Segre ha visto il progetto arenarsi per l'avvento del lockdown. Bloccato anche lui sul luogo, ha visto curvarsi il film in un'altra direzione, imprevista e più intima. Favorito dal vuoto desertico dei canali e delle calli, egli è andato [...] Vai alla recensione »