Un’opportunità per riflettere sulla malattia (con ironia), sul modo in cui trattiamo questo aspetto della vita nelle nostre routine quotidiane, e in generale, in relazione alla società. Da giovedì 29 giugno al cinema.
Alex e Noémie, entrambi sulla trentina, vogliono un figlio. I loro piani sono sconvolti quando la madre di Alex, Suzanne, inizia a comportarsi in modo piuttosto strano a causa di un disturbo neurodegenerativo progressivo, la 'demenza semantica'. La patologia influisce sul suo comportamento, che diventa imprevedibile: dilapida i risparmi, si introduce a casa dei vicini nel cuore della notte e si comporta in maniera sempre più bizzarra. La madre si trasforma in una bambina incontrollabile, i ruoli finiscono per invertirsi e l'accudimento nei confronti di Suzanne diventa un insolito campo di addestramento, dove Alex e Noémie si ritrovano a testare le loro capacità genitoriali.
Tra di loro si è creata anche un’atmosfera di affetto reciproco, e sono diventati ottimi ascoltatori l’uno per l’altro, utile per sostenersi a vicenda durante i ritmi delle riprese. È davvero incredibile come si crei elettricità sul set, un’esperienza intensa e intima, momenti speciali da attraversare insieme.
Il film segna l’esordio alla regia della coppia di registi belgi Raphaël Balboni e Ann Sirot, presenti all’ultimo Festival di Cannes con il loro secondo lungometraggio, Le syndrome des amours passées, come evento speciale della Semaine de la Critique.
Il film La folle vita, è distribuito da Wanted e uscirà al cinema giovedì 29 giugno.