Titolo originale | Vera de Verdad |
Anno | 2020 |
Genere | Thriller, |
Produzione | Italia |
Durata | 101 minuti |
Regia di | Beniamino Catena |
Attori | Marta Gastini, Davide Iacopini, Anita Caprioli, Paolo Pierobon, Manuela Martelli Marcelo Alonso, Manuel Zicarelli. |
Uscita | giovedì 17 febbraio 2022 |
Tag | Da vedere 2020 |
Distribuzione | No.Mad Entertainment |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,24 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento giovedì 17 febbraio 2022
Vera, scomparsa da bambina, ritorna due anni dopo nel corpo di una donna, e con una memoria che vacilla tra due personalità. Cosa le è accaduto? In Italia al Box Office Io sono Vera ha incassato nelle prime 8 settimane di programmazione 4,7 mila euro e 3,3 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
|
Vera è una bambina di 10 anni che un giorno, mentre è in compagnia di un suo insegnante, scompare, come si teme, in mare. Contemporaneamente un addetto al controllo di enormi antenne paraboliche in Cile sembra morire per poi tornare in vita sentendo di essere Vera.
Questi sono i dati iniziali di un film di cui è utile non sapere molto di più prima della visione non perché si tratti di un thriller come si è soliti considerare il genere ma perché si tratta di un'indagine nell'animo umano che si avvale di un escamotage narrativo per indagare le dinamiche dei rapporti.
Catena riesce nell'impresa grazie al controllo di una sceneggiatura scritta a più mani che rischia a ogni piè sospinto di scivolare in una dimensione surreale e viene invece sempre ricondotta alle domande di base, prima fra tutte quella relativa ai legami del sangue, con la parte femminile più pronta ad avvertirli e riconoscerli e quella maschile (nell'ambito di un duplice rapporto padre/figlia) più in difficoltà. Tutto questo, soprattutto nella prima parte del film viene sostenuto da un magistrale sguardo sullo spazio che, nel contrasto tra i boschi liguri e il deserto cileno, assume una rilevanza notevole.
Se la Vera bambina è perfettamente a suo agio negli spazi accoglienti del verde italico, salvo poi lasciarsi andare a scomparire una volta giunta dall'alto dinanzi al mare, l'operaio cileno si perde, per poi ritrovarsi in un'alterità difficile da comprendere, nella vastità di uno spazio arido e assolato.
C'è inoltre, fortemente evocativa, l'immagine di quegli agglomerati di enormi parabole satellitari finalizzate a rendere visibile ciò che apparentemente in quel deserto non lo è. L'inserimento del rito dello spargimento in mare delle ceneri dell'amato cane di Vera inserisce poi sin dalle prime battute il rapporto con la morte di un essere a cui si è voluto bene offrendo ulteriore materia di riflessione a un film in cui tutti gli attori (Marta Gastini e Anita Caprioli in primis) offrono un contributo professionale tarato ognuno sulla giusta misura.
Mi è piaciuto molto, ritmo, fotografia, musica, attori. Tante emozioni. Una sorpresa.
Molto bello il film! Storia avvincente circondata da paesaggi mozzafiato e accompagnata da bellissime musiche,molto bravi gli attori e in particolare volgerei l'attenzione alla giovane attrice che interpreta Vera da bambina! FILM ASSOLUTAMENTE DA VEDERE!!!
film molto bello ed avvincente girato in luoghi mozzafiato tra mare e deserto dove colori e luce la fanno da padrona. Meravigliose le musiche che ti accompagnano e ti emozionano per tutto il film. Ottima la prestazione di tutto il cast, io in particolare sono rimasto molto colpito dalla giovane attrice che interpreta Vera da bambina!!! FILM DA NON PERDERE
Vera è una bambina di 10 anni che un giorno, mentre è in compagnia di un suo insegnante, scompare, come si teme, in mare. Contemporaneamente un addetto al controllo di enormi antenne paraboliche in Cile sembra morire per poi tornare in vita sentendo di essere Vera.
Questi sono i dati iniziali di un film di cui è utile non sapere molto di più prima della visione non perché si tratti di un thriller come si è soliti considerare il genere ma perché si tratta di un'indagine nell'animo umano che si avvale di un escamotage narrativo per indagare le dinamiche dei rapporti.
Il regista Beniamino Catena riesce nell'impresa grazie al controllo di una sceneggiatura scritta a più mani che rischia a ogni piè sospinto di scivolare in una dimensione surreale e viene invece sempre ricondotta alle domande di base, prima fra tutte quella relativa ai legami del sangue, con la parte femminile più pronta ad avvertirli e riconoscerli e quella maschile (nell'ambito di un duplice rapporto padre/figlia) più in difficoltà.
«Non dovete preoccuparvi, il tempo sta solo giocando con me», afferma Vera, protagonista, fin dal titolo, Io sono Vera, del nuovo film di Beniamino Catena (nelle sale da giovedì scorso). Un' opera anomala all' interno del cinema italiano che conferma il percorso altrettanto anomalo e denso di suggestioni del cineasta nato ad Ancona nel 1968 che, dagli anni Novanta, ha costruito una filmografia composta [...] Vai alla recensione »
Donne nel cinema italiano 3: la bambina sparita (e reincarnata in un operaio cileno). A scriverlo ci si vergogna, abbiamo girato e rigirato la frase, ma il nocciolo è questo. Resta da capire perché il film, presentato al Festival di Torino 2020 (edizione online), sia stato caldeggiato e recensito come un gran capolavoro, e abbia vinto premi. Vera ha undici anni, sparisce nel mare della Liguria mentre [...] Vai alla recensione »
Ritorno alla vita dopo un'esperienza di morte apparente. La collisione di due stelle appartenente a mondi lontanissimi: una undicenne ligure a Punta Crena e un uomo cileno nel deserto dell'Atacama. Entrami legati a doppio filo da un destino miracoloso. Beniamino Catena (autore di fiction tv come Squadra Antimafia e Rosy Abate ma anche di numerosi videoclip musicali per Skin, Battiato, Marlene Kuntz, [...] Vai alla recensione »
Fantascienza al limite del surreale, ma con l'impegno di tentare un reale forzato. La prevista, incommensurabile e lontanissima, collisione tra due stelle "tocca" la vita di una bambina in Italia e un sorvegliante di parabole in Cile, squadernando il tempo (e anche il metabolismo...). Esordio ambizioso, fondato su analisi e ambiguità dell'immagine, riuscito nel paradosso esistenziale astrofisico, meno [...] Vai alla recensione »
Il senso nel titolo. Vera è la protagonista che nel suo apparire reclama la propria verità, difficile da accettare. Quando sta per compiere 11 anni, dopo la morte dell'amato cane (non è un dettaglio), scompare mentre è sulla scoscesa riviera ligure insieme al padre. Contemporaneamente, ai margini dell'Atacama (Cile, il deserto più arido del mondo), un tizio, Elias, viene stroncato da un infarto ma [...] Vai alla recensione »
Le anime e i volti che abitano Vera de Verdad convergono sulla linea di confine che separa, facendole incontrare, la vita e la morte, il mare e il deserto. Il primo lungometraggio di Beniamino Catena, classe '68, molte esperienze pregresse tra serialità televisiva e videoclip, ha una forma ibrida che mescola romanzo di formazione, thriller metafisico e dramma esistenziale, è caratterizzato da slittamenti [...] Vai alla recensione »
È sicuramente interessante, anche se non del tutto nuova, l'idea alla base di Vera de verdad, primo lungometraggio di fiction di Beniamino Catena, presentato in anteprima al Torino Film Festival 2020 e poi nella sezione Premio Corso Salani del Trieste Film Festival 2021. Interessante perché fonde in modo organico dramma e fantastico, giocando con lo spiazzamento spazio/temporale e con la comunicazione [...] Vai alla recensione »
Quasi a riprendere le fila del ben più lontano e molto dissimile Mickey on the Road , il nuovo film di Beniamino Catena (ce lo ricordiamo forse per le serie televisive Squadra Antimafia, Fuoco Amico e Rosy Abate) ci spinge verso orizzonti dell'anima ancora inesplorati. Abbandonando le già rodate piste del thriller poliziesco, il regista, alla sua seconda prova nel film per le sale, si getta all'interno [...] Vai alla recensione »