House of Cardin

Film 2019 | Documentario, 90 min.

Regia di P. David Ebersole, Todd Hughes. Un film con Sharon Stone, Naomi Campbell, Alice Cooper, Dionne Warwick, Jean-Michel Jarre. Cast completo Titolo originale: House of Cardin. Genere Documentario, - USA, Francia, 2019, durata 90 minuti. distribuito da I Wonder Pictures. - MYmonetro 2,90 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Condividi

Aggiungi House of Cardin tra i tuoi film preferiti
Riceverai un avviso quando il film sarà disponibile nella tua città, disponibile in Streaming e Dvd oppure trasmesso in TV.



Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.


oppure

Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.

Ultimo aggiornamento martedì 29 dicembre 2020

Un documentario prezioso che ripercorre attraverso materiali inediti i passi di un genio che ha rivoluzionato la moda. GUARDA SUBITO SU IWONDERFULL »

Consigliato sì!
2,90/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 2,79
CONSIGLIATO SÌ
Il ritratto pop di una straordinaria icona di stile, capace di penetrare le fibre del Novecento a un livello quasi atomico.
Recensione di Tommaso Tocci
mercoledì 30 dicembre 2020
Recensione di Tommaso Tocci
mercoledì 30 dicembre 2020

Documentario ritmato e mai parsimonioso nel dispensare stimoli visivi allo spettatore, House of Cardin traccia la storia personale e professionale del celebre stilista, venuto a mancare poco più di un anno dopo la presentazione del film alla Mostra del Cinema di Venezia.

L'opera dei registi P. David Ebersole e Todd Hughes (coppia che già aveva prodotto Room 237 sullo Shining di Kubrick) si fa quindi gioioso epitaffio per un personaggio la cui importanza trascende il suo profilo artistico e, forse, anche il mondo della moda stesso.

L'evoluzione della casa di moda Cardin, fondata dal giovane Pierre dopo gli inizi con Christian Dior, ha preso infatti svolte impreviste e colossali, prima stupendo con delle creazioni altamente originali che hanno cementato il nome dello stilista nella cultura popolare, poi contribuendo a democratizzare la haute couture aprendo un canale verso una clientela non esclusiva (avviando la rivoluzione del prêt-à-porter), e infine disintegrandosi in una galassia di prodotti sotto licenza sempre più lontani dai dettami dell'alta moda, che hanno essenzialmente fatto evaporare il nome di Cardin mentre lo rendevano onnipresente.

Girandoci un po' intorno, House of Cardin allude al tema (ormai inseparabile dalla storia del personaggio, tanto che sarà la parte iniziale del documentario sui fasti originali e irriverenti degli anni cinquanta e sessanta a cogliere di sorpresa gli spettatori più giovani) senza mai andare a fondo delle sue ripercussioni più controverse.

Un "a bit of a sellout", "sì è un po' venduto", fa capolino nella sventagliata dei vari "genio" e "maestro" pronunciati dai tanti volti celebri sullo schermo per introdurre il personaggio all'inizio del documentario. Ma quella di Cardin è stata una strategia ben precisa, illustrata nelle scene con i materiali più recenti, in cui il quasi centenario imprenditore osserva i prodotti realizzati dai collaboratori, e di certo straordinariamente redditizia e affascinante come parabola su come si costruisce un'identità e fin dove ci si può spingere prima di perderla.

Cardin stesso, in una raccolta ben curata di interviste video d'epoca, tradisce quella consapevolezza quasi filosofica del suo percorso che forse il documentario non può avere, spiegando il suo uso della terza persona per riferirsi a se stesso come necessario perché ormai il marchio è una "terza dimensione".

Se ogni artista è costretto a negoziare il rapporto tra la sua individualità e la proiezione esterna di sé come un brand, l'uomo che quel brand l'ha dissolto in una galassia commerciale va un passo oltre, appunto verso una terza dimensione della modernità. Modernità che ha segnato il secolo e che è forse non meno importante del periodo storico in cui Cardin ha mosso i primi passi, arrivando in una Parigi appena liberata nell'immediato dopoguerra senza sapere che avrebbe contribuito alla sua rinascita globale.

Il racconto della prima persona a cui si è rivolto a Parigi, vagando per Rue du Faubourg Saint-Honoré, o ancora le testimonianze familiari sui primi anni in Italia, dove era nato e da cui è scappato al fascismo con la famiglia, fino ai teneramente rispettosi accenni alla celebre relazione con Jeanne Moreau sono riportati su schermo con il doveroso senso del glamour e della mitologia, costruendo un ritratto pop di un'entità - un elemento, come dice lui - capace di penetrare le fibre del Novecento a un livello quasi atomico. Per contrasto, forse, una storia così non può essere abbracciata tutta scavando in profondità, ma deve rimanere una presenza leggera, perfino superficiale; il documentario di Ebersole e Hughes lo sa bene e celebra con dignità allegra un uomo, un brand, e tutta l'ineffabile galassia che li separa.

Sei d'accordo con Tommaso Tocci?
Powered by  
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 26 gennaio 2021
Sara Martin
Film TV

Il visionario stilista di origini italiane Pierre Cardin ha inventato la moda prêt-à-porter, ha fatto sfilare modelle di qualsiasi colore ed etnia sulle passerelle, ha dato il via alle prime collezioni maschili. Ha ideato lo stile dei Beatles. È stato la prima persona al mondo a indossare la tuta spaziale che andò sulla Luna. Pierre Cardin ha fatto un uso e abuso del suo logo quasi folle, finendo per [...] Vai alla recensione »

Vai alla home di MYmovies.it
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati