Black Christmas

Film 2019 | Horror, Thriller,

Regia di Sophia Takal. Un film con Imogen Poots, Aleyse Shannon, Lily Donoghue, Brittany O'Grady, Caleb Eberhardt. Cast completo Genere Horror, Thriller, - USA, 2019, distribuito da Universal Pictures. - MYmonetro 2,26 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 10 dicembre 2019

Un remake del film horror del 1974 Black Christmas.

Consigliato nì!
2,26/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA 1,83
PUBBLICO 2,95
CONSIGLIATO NÌ
Violenza contenuta e riferimenti al #metoo: delude il secondo remake del capostipite slasher.
Recensione di Emanuele Sacchi
mercoledì 15 aprile 2020
Recensione di Emanuele Sacchi
mercoledì 15 aprile 2020

Riley ha denunciato di aver subito un abuso sessuale da parte di Brian, il presidente della confraternita universitaria fondata dal discusso Calvin Hawthorne, ma nessuno le ha creduto. Un anno dopo si vendica, organizzando uno spettacolo natalizio comico il cui testo si riferisce allo stupro. Dopo l'esibizione Riley riceve messaggi minatori sul telefono e scopre che anche le sue compagne sono oggetto di stalking. Intanto delle ragazze spariscono misteriosamente dal campus.

Nel 1974, tre anni prima di Halloween e sei prima di Venerdì 13, una piccola produzione canadese, affidata alla regia di Bob Clark, dava vita, inconsapevolmente, a un nuovo genere cinematografico: un incrocio di horror e thriller denominato slasher. Black Christmas - Un Natale rosso sangue possedeva tutte le caratteristiche che diverranno segno distintivo del genere: un assassino misterioso e silenzioso, dal volto per lo più coperto, che ama uccidere con armi da taglio giovani donne; riprese in soggettiva (dell'assassino), che disturbano perché spingono lo spettatore a una terrificante immedesimazione; una ragazza in particolare, la cosiddetta "final girl", che sopravvive al massacro. Un insieme di convenzioni che saranno enumerate in una famosa scena del cult anni 90 Scream, sorta di riflessione teorica sul genere slasher.

Forte di un cast ragguardevole e di istanze femministe all'avanguardia, Black Christmas divenne un cult per le generazioni a venire, tanto da meritare due tentstivi di remake.

Il primo remake, diretto da Glen Morgan nel 2006, spinge sul pedale della violenza gore ma scontenta i fan; il secondo nasce nel 2019, per volontà della onnipresente casa di produzione Blumhouse. Ed è chiaro fin da subito il cambio di target. Il film di Sophia Takal ottiene una classificazione di PG-13 per la visione, ossia aperta anche ai minori purché accompagnati da adulti, al prezzo di una netta attenuazione sul piano della violenza.

Takal sceglie di abbandonare ben presto l'elementare insieme di regole del genere slasher per inseguire sottotrame legate all'attualità e al dibattito socio politico in corso. In particolare alle rivendicazioni del movimento #metoo, trasformando il sottotesto femminista dell'originale in una esplicita presa di posizione contro la misoginia patriarcale, ancora presente nella società americana e nell'istituzione universitaria.

Le denunce di stupro inascoltate si trasformano da apparente MacGuffin nella sostanza principale del film, che finisce per essere accomunato al lavoro di Bob Clark solo dal titolo e dall'ambientazione nel campus. Prende invece corpo un complotto di gender, inutilmente sovraccaricato di elementi soprannaturali, così inverosimile e artificioso sul piano allegorico da ridurre a vuoti slogan i dialoghi della sceneggiatura ("Non ci spezzeremo mai!" grida la protagonista durante la resa dei conti finale mentre frantuma il simbolo del maschilismo tossico).

Nel caos di questo Scream dell'epoca #metoo annegano le premesse thriller e lo sviluppo logico dei personaggi, comunicando l'impressione generale di un cambio in corsa, di un continuo rimaneggiamento di sceneggiatura che abbia finito per confondere in primis i protagonisti del film. Si smarrisce persino Imogen Poots, in genere notevole interprete tanto per il registro comico che per quello drammatico, che fino all'ultimo prova a infondere vita e credibilità al personaggio di Riley.

Sei d'accordo con Emanuele Sacchi?
il remake di un caposaldo dell'horror.
Overview di Giorgio Crico
martedì 8 ottobre 2019

Black Christmas è il remake dell'omonimo classico dell'orrore risalente al 1974, da noi più conosciuto col titolo Un Natale rosso sangue. Co-produzione tra Stati Uniti e Nuova Zelanda, alla regia c'è Sophia Takal, un'attrice, sceneggiatrice e regista molto attiva nella scena indipendente americana da un buon decennio.

Come nel film del 1974, anche questa nuova versione ambienta la storia in una confraternita femminile da college, la cui esistenza quotidiana viene turbata da un serial killer che, almeno sulle prime, prende inspiegabilmente di mira l'associazione. Nel 2019, però, le giovani donne in questione non hanno molta voglia di passare da vittime sacrificali senza fare nulla e decidono di organizzarsi per contrastare l'omicida che sta facendo strage nel campus dell'Hawthorne College.

Rivisitazione (ancor più) femminista di un classicone di oltre quarant'anni fa, Black Christmas è una produzione medio-piccola che si ripropone di rinverdire i fasti del genere slasher, ossia quei film che vedono il sorgere di un mostro/assassino/entità malevola che inizia a far strage del cast fino al conflitto risolutivo finale, in cui di solito il protagonista rimane solo o quasi.

Il film originale non era solo un horror ma aveva più sfumature che andavano dal thriller al giallo, con tanto di mistero da risolvere. E sembra che anche questa nuova produzione voglia rimanere in quel solco.

Tra gli interpreti principali dell'originale c'erano Olivia Hussey (la vergine Maria nel Gesù di Nazaret di Zeffirelli e Madre Teresa in un'omonima fiction Rai) e Margot Kidder, la Lois Lane dei film di Superman con Christopher Reeve. Questa volta invece il cast è ancor più smaccatamente al femminile e vede ben quattro protagoniste: la più nota è sicuramente Imogen Poots (anche se di recente non ha preso parte a produzioni particolarmente famose), affiancata da Aleyse Shannon, Brittany O'Grady e Lily Donoghue, tutte e tre attrici dal solido background televisivo. In uno dei ruoli di spicco c'è anche Cary Elwes, il Robin Hood di Mel Brooks in Un uomo in calzamaglia nonché il protagonista de La storia fantastica, visto di recente anche nella terza stagione di Stranger Things.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 9 dicembre 2020
Sellerone

Horror? Denuncia Sociale? Splatter? Un pò di tutto ma soprattutto tanto eroismo al femminile contro una società estremamente maschilista. Per i tempi che corrono è ormai quasi normale, ma... e se uno vorrebbe vedere un bel film Horror come ai vecchi tempi dove le donne sono vittime e gli uomini gli eroi?... scherzavo. 

Frasi
La mia amica è scomparsa!
Una frase di Riley Stone (Imogen Poots)
dal film Black Christmas - a cura di MYmovies.it
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 12 maggio 2020
Vincenzo Ruscio
Sentieri Selvaggi

Era il 1974 quando uscì Black Christmas, horror cult diretto da Bob Clark che forse per la prima volta trasformava in un incubo sanguinoso la festa dei buoni sentimenti per eccellenza. Capostipite dello slasher qualche anno prima di Halloween (che resta comunque migliore sotto tutti gli aspetti) il film di Clark lanciò la carriera di una giovane Margot Kidder, che sarebbe esplosa qualche tempo dopo [...] Vai alla recensione »

martedì 21 aprile 2020
Mariuccia Ciotta
Film TV

Gli incappucciati della fratellanza di Black Christmas nascondono la giovane e baldanzosa schiera di cultori dello slasher movie che non sopportano deviazioni al dogma: ripresa in soggettiva dell'assassino, terrore e sangue, corpo straziato, mistero sull'identità del serial killer, sempre un "diverso", anima sofferente in una scuola di allegri studenti.

NEWS
TRAILER
mercoledì 9 ottobre 2019
 

Regia di Sophia Takal. Un film con Cary Elwes, Imogen Poots, Aleyse Shannon, Brittany O'Grady, Lily Donoghue. Da giovedì 12 dicembre al cinema. Guarda il trailer »

OVERVIEW
martedì 8 ottobre 2019
Giorgio Crico

Un quartetto di protagoniste giovani ma tostissime nel remake dell'omonimo horror del 1974. Dal 12 dicembre al cinema. Vai all'articolo »

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