Titolo originale | Asbury Park: Riot, Redemption, Rock & Roll |
Anno | 2019 |
Genere | Docu-fiction, |
Produzione | USA |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Tom Jones, Tom Jones (II) |
Attori | Bruce Springsteen, Steven Van Zandt, Johnny Lyon, David Sancious, Vini Lopez Ernest Parker, Paul Whistler, Nicky Addeo, Dorian Parreott, Max Weimberg, Charles Horner, Delores Holmes. |
Uscita | mercoledì 22 maggio 2019 |
Tag | Da vedere 2019 |
Distribuzione | Nexo Digital |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,96 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 23 maggio 2019
Un tempo rinomata stazione balneare, nell'estate del 1970 Asbury Park fu travolta dalle rivolte razziali che paralizzarono la città per i successivi 45 anni. In Italia al Box Office Asbury Park: Lotta, Redenzione, Rock and Roll. ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 88,3 mila euro e 86,8 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Fondata nel 1871, la comunità di Asbury Park nello stato del New Jersey è presto diventata una località di vacanza e divertimento, anche "esotico", nel senso di maggiormente aperto alla trasgressione rispetto al rigore dei Padri fondatori. Un "mare di peccato", come l'ha ribattezzata "Southside" Johnny Lyon, cantante e musicista tra i più popolari del cosiddetto New Jersey sound, tra i tanti intervistati del film. La storia di Asbury Park si lega a una divisione netta, almeno fino agli anni '50, in due zone: l'East Side, caratterizzata da alberghi di lusso, ristoranti e locali, e soprattutto luoghi d'attrazione e ricreazione e club che saranno meta, nei decenni, degli artisti più richiesti, da Ella Fitzgerald, Dizzy Gillespie, Louis Armstrong a Ray Charles, The Rolling Stones, The Who, The Doors. E il West Side, oltre i binari della ferrovia, abitato da afroamericani, ebrei, italiani, e dalle loro attività commerciali più prosaiche.
Nel 1968 si contano oltre settanta locali per la musica dal vivo, tra cui i leggendari Stone Pony e l'Upstage Club, diretto con esuberante imprenditorialità da Thom e Margaret Potter.
Non stupisce quindi che si sia creata spontaneamente una scena locale che non poteva che beneficiare del crossover dei suoi residenti: in un clima di lotta per i diritti civili, che culminerà con gli scontri del luglio 1970, che portarono alla repressione governativa e alla depressione del contesto, le jam session tra rockettari e jazzisti/bluesmen diventano lo strumento di integrazione più immediato e dirompente.
Muovono qui i primi passi molte future star della Rock n Roll Hall of Fame che raccontano quella stagione alla macchina da presa: da Bruce Springsteen (il suo album di debutto del '73, Greetings From Asbury Park, N.J. è un omaggio alle radici e a quel background alternativo e genuino che alimenterà la sua produzione) a Steve Van Zandt (aka "Little Steven", a inizio anni 2000 il Silvio Dante di I Soprano) passando per una folta schiera di musicisti autoctoni e figure della comunità. David Sancious, Vini "Mad Dog" Lopez, Ernest "Boom" Parker e viene ovviamente rievocato anche l'indimenticabile Clarence Clemons (il talentuosissimo sassofonista della E Street Band) e numerosi altri che ricordano quella stagione feconda e la proiettano come esempio per la Lakehouse Music Academy, realtà didattica territoriale che il film e la sua crew promuovono e incoraggiano.
Né biografia musicale né film concerto, Asbury Park gioca tutta la propria attrattiva sulla presenza del Boss (a ridosso dell'uscita del nuovo album, Western Stars) per ribadire con una certa meccanicità l'apporto di una scena locale nella storia del rock statunitense e una comunità come simbolo di speranza ed evoluzione civile, nonostante disoccupazione, crisi economica e conflitti sociali.
Il filmmaker Tom Jones (omonimo del più noto cantante britannico) si limita a una regia di puro servizio, tra una successione di interviste in studio a troppi personaggi secondari, effetti digitali elementari e un passaggio brusco e posticcio dalla rievocazione nostalgica del passato alla riaffermazione della musica come fattore di unità universale ed emancipazione individuale. Tra il raduno in famiglia e il veicolo di promozione turistica, un ibrido che stenta a lasciare il segno nel rockumentary.
«C'è stato un momento in cui qui è successo qualcosa che non stava succedendo da nessun'altra parte». Lo afferma, nelle prime immagini di questo bel documentario, Bruce Springsteen, per inquadrare come dalle «ceneri» di Asbury Park, cittadina balneare travolta, nel '70, dalle rivolte razziali, paralizzandola per 45 anni, nacque quel Jersey Sound col quale si formarono molti talenti musicali del rock [...] Vai alla recensione »
In sala il 22, 23 e 24 maggio, il documentario sulla storia di Asbury Park, fucina di talenti per il rock e il soul, racconto di come la musica abbia il potere di unire anche una comunità divisa. Un tempo rinomata stazione balneare, nell'estate del 1970 Asbury Park fu travolta dalle rivolte razziali che paralizzarono la città per i successivi 45 anni, trascinandola sull'orlo del baratro e riducendola [...] Vai alla recensione »
Asbury Park, New Jersey, 16 mila abitanti, 90 chilometri da New York. Venne fondata sull'oceano Atlantico dopo la Guerra di secessione dai metodisti, subito divisa in due: nell'East Side i bianchi anglosassoni protestanti, nel West Side gli italiani, gli ebrei e soprattutto gli afroamericani. Negli anni 60 del secolo scorso, complice la posizione balneare, succede qualcosa di straordinario.