Titolo originale | Mudbound |
Anno | 2017 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 132 minuti |
Regia di | Dee Rees |
Attori | Carey Mulligan, Garrett Hedlund, Jonathan Banks, Jason Clarke, Jason Mitchell Rob Morgan, Kerry Cahill, Mary J. Blige, David Jensen (II), Kelvin Harrison Jr., Rebecca Chulew, Lucy Faust, Henry Frost, Floyd Anthony Johns Jr., Jason Kirkpatrick, Joshua J. Williams, Dylan Arnold, Peter Schueller, Frankie Smith, Jon Arthur, Patrick Constantine Bertagnolli Jr., Cynthia LeBlanc, Darrell L. Shuler, Elizabeth Windley, Brady Calhoun, Geraldine Singer, Roderick Hill, Charley Vance, Mudbound, Kennedy Derosin, Claudio Laniado, Lisha Wheeler, Elizabeth Ashling, Frank Wilson (III), Samantha Hoefer, Edward Rashad Smith, James Howard Askin, Elaitheia Quinn, Kyle Crawford, Tre Tureaud, Kevonte Mcdonald, Donald Mack, Piper Blair, Chris D. Henry, Nicholas Beam, Elton LeBlanc. |
Tag | Da vedere 2017 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,35 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 9 novembre 2017
Due uomini tornano a casa dalla seconda guerra mondiale a lavorare in una fattoria nel Mississippi rurale dove si lotta per affrontare il razzismo e la regolazione alla vita dopo la guerra. Il film ha ottenuto 4 candidature a Premi Oscar, 4 candidature a Critics Choice Award, 2 candidature a SAG Awards, ha vinto un premio ai Spirit Awards, 1 candidatura a Writers Guild Awards,
CONSIGLIATO SÌ
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Laura è una donna di città che dopo essersi sposata con Henry segue il marito nella campagne del delta del Mississippi, dove questi ha comprato un appezzamento suo per vivere dei frutti della Terra. Un sogno che richiede molti sacrifici, visto che si trasferiscono a vivere in un terreno paludoso e in una casa che è poco più di una catapecchia, dove Laura accetta anche di convivere con il misogino e razzista padre di Henry. Vivono sul loro terreno anche i Jackson, una famiglia nera con diversi figli, tra cui Ronsel, che ha combattuto nella Seconda Guerra Mondiale come Jamie, il fratello minore di Henry.
Entrambi tornano dal fronte e hanno rispetto delle reciproche ferite ed esperienze, in particolare Jamie soffre di disturbi post-traumatici da stress quando sente rumori forti simili a quelli delle armi da fuoco.
La loro amicizia interrazziale è però vista molto male in quella zona e in quegli anni, quando il Ku Klux Klan stava riemergendo a "tutela" degli interessi dei bianchi che si sentivano minacciati dalla presenza dei neri.
La fatica del duro lavoro di una terra ingrata, la miseria quasi da Grande Depressione, il razzismo sfacciatamente alla luce del sole e i fantasmi di una guerra che crudelmente finge di aver dato pari dignità a bianchi e neri, sono gli ingredienti della potente saga rurale di Mudbound. Diretto da Dee Rees, a partire dall'omonimo romanzo d'esordio di Hillary Jordan (in Italia pubblicato da Neri Pozza con il titolo "Fiori nel fango") e sceneggiato dalla stessa regista insieme a Virgil Williams, Mudbound è stato presentato con grande successo al Sundance ed è distribuito internazionalmente da Netflix, che spera di farne un suo cavallo di battaglia nella corsa agli Oscar. Di certo ha dalla sua interpretazioni molto forti, mimetiche per come sono calate in periodo e in un ambiente duro, quanto di più distante possibile dal glamour hollywoodiano. Spiccano in particolare i ruoli femminili, saggi e come l'argilla a tratti malleabili a tratti seccamente inamovibili, di Carey Mulligan e della cantante Mary J. Blige. Più monolitici i loro mariti interpretati da Jason Clarke e Rob Morgan, mentre sono fragili e tormentati i reduci che hanno il volto di Garret Hedlund (per la prima volta davvero convincente) e Jason Mitchell, che sicuramente farà carriera. Davvero spaventosa poi la crudeltà viscerale di Jonathan Banks, il Mike di Breaking Bad e Better Call Saul qui nei panni di un razzista divorato dal livore, per cui ogni scusa è buona per dare sfogo alla propria rabbia.
Se il racconto è così ricco da rischiare l'eccessiva compressione e l'effetto "polpettone", Dee Rees e i suoi collaboratori sono però molto bravi a restituire la fatica cui sono sottoposti i personaggi e i dettagli del loro mondo rurale. Inoltre Mudbound evita programmaticamente ogni enfasi, sia sul versante romantico e mélo, sia su quello epico della lotta impari contro le forze della natura. Tanto che si potrebbe accusare il film di essere relativamente poco appassionante, quasi più uno studio d'ambiente e caratteri anziché una drammaturgia compiuta, ma le cose prendono una piega tragica nel terzo atto che, pur se prevedibilmente, mette in crisi il sistema di relazioni e svela il cuore più marcio della comunità. Un'opera importante e impietosa, mai banalmente poetica nel raccontare la natura e l'uomo con le sue pulsioni, anzi capace di restituire una autentica ruvidezza contadina senza alcuna nostalgia.
"Mudbound" è uno di quei film che va visto per un motivo preciso: l'eccellenza. L'eccellenza della sceneggiatura, delle recitazioni, dei paesaggi e più di tutto della ricostruzione storica. Poi si può anche criticare per qualche scelta ideologica eccessiva, raffigurare soldati di colore che durante la seconda guerra mondiale facevano strage di cuori tra le [...] Vai alla recensione »