Anno | 2016 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 102 minuti |
Regia di | Rocco Papaleo |
Attori | Alessandro Gassmann, Rocco Papaleo, Luz Cipriota, Massimiliano Gallo, Jerry Accardo Silvia Pérez, Maximiliano Pereyra. |
Uscita | giovedì 18 febbraio 2016 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
MYmonetro | 2,55 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 19 febbraio 2016
Rocco Papaleo, per la sua terza prova da regista, chiama ancora una volta Alessandro Gassman con cui aveva già lavorato nel suo esordio Basilicata Coast to Coast. In Italia al Box Office Onda su onda ha incassato 603 mila euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Gegè è un cantante confidenziale che non è mai stato "messo davanti", cioè non è mai riuscito a brillare sotto la luce dei riflettori. Ruggero è un cuoco che non vuole scendere dalla nave su cui viaggia ininterrottamente da quattro anni (ma è anche "uno psicologo e un rompicoglioni"). I due si incontrano sulla nave che li porta a Montevideo, dove Gegè dovrà tenere il megaconcerto che rimpinguerà le sue finanze e, forse, darà una svolta alla sua vita, e Ruggero dovrà prendere le ferie obbligatorie mai consumate. Ovviamente i due al primo incontro si detestano, ma quell'odio è destinato a trasformarsi in complicità, dato che in fondo sono entrambi artisti incompresi in cerca di una via d'uscita dalla propria solitudine esistenziale.
Rocco Papaleo si cimenta nella sua terza regia, e questa volta il risultato è misto: non centrato come Basilicata Coast to Coast, non fuori fuoco come Una piccola impresa meridionale, ma ancora una volta appartenente ad un genere a sé, che potremmo definire come "jazz cinema": in controcanto, raffinato, scadenzato da una metrica tutta sua, a tratti deliziosamente estemporaneo, quasi sempre vagamente divergente.
La storia è curiosa - un gioco degli equivoci che flirta addirittura con l'incesto - ma non sufficientemente sviluppata, né adeguatamente sfruttata a scopo comico. Papaleo nei panni di Gegé tira fuori quella corda surreale e straniante che è la sua vena originale, e Alessandro Gassman nel ruolo di Ruggero lavora di fino su un personaggio tutto d'un pezzo e rigidamente malinconico che fa pensare alle interpretazioni dell'età matura di suo padre Vittorio. Intorno c'è un Sudamerica nostalgico e fortemente caratterizzato dalla presenza italiana, ben raccontato per immagini dalla direttrice della fotografia Maura Morales e struggente come una milonga: un Uruguay che fa il paio con la Basilicata di Papaleo, quanto a capacità di essere simultaneamente arcaico e futuribile.
Il regista-sceneggiatore-interprete vibra della sua unicità, scegliendo di descriverla "in levare" perché, come recita il nome della casa di produzione di Papaleo, "less is more". A Onda su onda "mancano gli alti", come al Gegé cantante dalla corda vocale bloccata, mentre la sua ricchezza sono i mezzi toni, quell'andamento lento e gentile assecondato da una recitazione sobria e contenuta. Ma il montaggio finale rivela ciò che il film avrebbe potuto essere: più ritmato, più funky, e soprattutto più deciso negli affondi, comici e non.
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Un cuoco che non vuole scendere da una nave ed un cantante che nella vita non ha avuto successo m al momento non ha voce. Il primo interpretato da Gassman ed il secondo da Papaleo, che dirige anche il film. Ma questa volta onestamente il risultato del prodotto del regista lucano è, a dir poco, modesto; un lungo, inutile buonismo, da fazzoletti da mettere agli occchi; ma che non appassiona, non [...] Vai alla recensione »
Per la terza volta Rocco Papaleo torna alla regia con "Onda su Onda" e nuovamente, dopo "Basilicata Coast to Coast", ha voluto Alessandro Gassmann ad affiancarlo. La coppia si è già visto che insieme funziona pienamente e così si riesce a costruire e portare avanti una storia in cui i due attori recitano perfettamente in sintonia facendo uno la spalla all'altr [...] Vai alla recensione »
Siamo veramente all'insulto, si vorrebbe sapere perché questi obbrobri continuino, se sono prodotti solo per il finanziamento pubblico, a quale titolo possa essere consentita la promozione gratuita, forse non disinteressata, di quel tal fazio della rai. Chiunque abbia un minimo discernimento si accorge che il papaleo è una persona di modesto livello, sempre sopra le righe alla ricerca [...] Vai alla recensione »
Un film che scivola via come acqua corrente: monotono nella prima parte, leggermente migliore nella seconda. Poche idee e recitazione di basso profilo: Papaleo sgradevole e sempre sopra le righe, Gassmann stranamente imbustato e poco spontaneo forse per un ruolo chiaramente innaturale, il capitano trasformato in una macchietta. L' unica nota positiva viena dalla giovane sudamericana carina e spontanea. [...] Vai alla recensione »
Una commedia malinconica, e Papaleo deve seguire questo genere, un Uruguay delizioso, poco raccontato ma viene evocato, un Gasmann fragile e convincente, insomma in questo film non si ride e meno male, la visione e’ piacevole, piena di atmosfere, la storia in se’ insignificante ma poco importa. Io dico si’.
A me sembra un film (film?) fatto per pubblicitare la Grimaldi, fatto in gran fretta con la prima idea venuta in mente. Strano che un paio di attori bravi si siano prestati per questo squallore. Non so forse lo sponsor ha investito molto per la nuova nave, ma questo non è un film!
Divertente il terzo film di rocco papaleo. Ancora una volta i paesaggi sono personaggi, dopo la Basilicata del primo e la Puglia del secondo film (che era invece Sardegna!) ecco l'Uruguay. A me pare il più riuscito dei tre. Consigliato.
e' una commedia.la commedia deve divertire e io mi sono divertito molto,la musica della colonna sonora(sicuramente voluta da Papaleo) e' deliziosa.i personaggi di contorno funzionano benissimo,Papaleo e' bravo,Gassman porta il peso dell'eredita'pesantissima dell'immenso papa' vittorio,ma e' comunque bravissimo e sono sicuro che Gassman senior sarebbe fiero di suo figlio.
È forse un film imperfetto, ma regala momenti di grande bellezza. Papaleo offre una splendida prova da attore, insieme al sempre più bravo Gassmann e ad un Massimiliano Gallo veramente d’effetto. Un film dai risvolti inaspettati e comunque efficaci. La storia, particolare, viene narrata attraverso l’uso di eleganti immagini di Montevideo ed è corredata da una musica [...] Vai alla recensione »
È forse un film imperfetto, ma regala momenti di grande bellezza. Papaleo offre una splendida prova da attore, insieme al sempre più bravo Gassmann e ad un Massimiliano Gallo veramente d’effetto. Un film dai risvolti inaspettati e comunque efficaci. La storia, particolare, viene narrata attraverso l’uso di eleganti immagini di Montevideo ed è corredata da una musica superba, molto originale e ben suonata.È [...] Vai alla recensione »
Da Paolo Conte a Rocco Papaleo, sull'onda della nostalgia. Però il mare non lo "porterà alla deriva, in balia di una sorte bizzarra e cattiva" giacché dal terzo lungometraggio alla regia di Papaleo emerge una maturità di stile già abbozzata nei precedenti Basilicata cao st to coast (2010) e Uno buona impresa meridionale (2013). A bordo del suo nuovo viaggio arriva il comprimario Alessandro Gassmann, [...] Vai alla recensione »
Il terzo film diretto da Rocco Papaleo è un fragile gioco degli equivoci con piagnucolosa chiusa. È ansioso di tornare a cantare a Montevideo dopo trent'anni l'esagitato Gegé Cristofori. Durante la navigazione ha litigato con il taciturno cuoco di bordo Ruggero (Alessandro Gassmann). Pronto ora a prendere il suo posto nell'atteso concerto, dopo che l'altro ha perduto di colpo la voce.
Rocco Papaleo, che è un artista multiforme, conferma nella sua terza regia una visione personale. Questo Onda su onda - titolo riferito all'omonima canzone di Paolo Conte ma interpretata anche da Bruno Lauzi - succede a Una piccola impresa meridionale (2013) e a Basilicata coast to coast(2010). Nei suoi film circola la stessa aria un po' zingaresca, un po' vagabonda, che qui risulta accentuata.