muttley72
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lunedì 9 novembre 2015
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il peggior 007 da quando c'è (l'ottimo) d. craig
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Il peggior film di 007 da quando c'è D. Craig (che a mio avviso è il miglior interprete dell'agente segreto....a parte S. Connery), ma meglio di alcuni 007 del passato 8ancora peggiori). Film dalla trama abbastanza "moscia" ed a tratti lenta, con pochi colpi di scena e "gadgets" dell'agente segreto (a parte l'orologio e l'auto...ma è tutto un deja-vu). L'inseguimento con le auto a Roma non è nulla di eccezionale (paragonandolo alla rottura di scatole causata al traffico nella Capitale per girare le scene), la scena iniziale dell'elicottero è carina, ma non indimenticabile; le sparatorie poche e banali. Voto 2,5 stelle. Peccato perché ripeto Craig è bravo e Waltz come attore non si discute. Meglio tutti gli altri film di 007 con Craig.
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steo89
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lunedì 9 novembre 2015
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un ottimo epilogo per craig!
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uno dei migliori Bond in assoluto. Sam Mendes dopo Skyfall ci regala un altro ottimo film di James Bond. Oltre al fantastico Daniel Craig il regista produce un ottimo film sia tecnicamente che scenograficamente con riprese mozzafiato, una colonna sonora bellissima(come in Skyfall) e un'ottima fotografia. Consigliatissimo per i veri fan della saga...purtroppo non tutti possono capire la bellezza di questa saga
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no_data
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lunedì 9 novembre 2015
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delusione totale
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Regia scialba, trama scontata, attori al limite della comicità, imbarazzante presenza della Bellucci, Bond girl fantasma non pervenuto, che pena.
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pissiare
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lunedì 9 novembre 2015
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il peggior 007 della storia del cinema.
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siamo arrivati al capolinea,il peggior 007 di tutta la serie,una trama ridicola con attori dormienti,un film creato senza testa ne coda,alla fine del primo tempo volevo andarmene e non dico altro....
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joker 91
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lunedì 9 novembre 2015
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molto male
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dopo il bellissimo Skyfall Sam Mnedes questa volta toppa totalmente... un film banale,scene d'azione in una Roma deserta dove non passa mai una macchina,assenza di tensione e cast molto stando. Craig non è più a suo agio nel ruolo(come affermato da lui stesso questa era l'ultima volta). Una Bellucci come al solito inesistente utile solo a una cosa.... a questo punto avrei preferito Greta Scarano in questo ruolo(sarebbe stata più adatta ed sicuramente avrebbe recitato meglio...) un film lento e noioso che si da slanci verso un autorialità che essenzialmente non esiste.
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elfoscuro75
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lunedì 9 novembre 2015
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scontato come un panettone il 10 gennaio
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Si chiude nel peggiore dei modi la piacevole serie 007 con il muscolare Daniel Craig. Se proprio proprio lo volete vedere:non proseguite, inserirò spoiler. Dunque; il nostro James se la spassa con un paio di sventole, ammazza i cattivi , dice la frase "Bond, James bond" e fa il suo giro in Aston Martin. Gli ingredienti tipici ci sono tutti, accompagnati da buoni effetti speciali pure e scenografie. Ma È proprio la storia ad avere falle mostruose, lontana dalla cura con cui era stato confezionato Casino Royale e dal minimo sindacale di Quantum of Solace. Troppe incongruenze.A partire da una festa a Città del Messico che prosegue indifferente anche dopo la detonazione di un intero isolato, ai mille cambi di abito, peggio che a sanremo, per recarsi con più bagagli di una principessa in tacchi e completi in missione nel deserto su un treno sgangherato ma con un vagone da lusso tipo orient espress.
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Si chiude nel peggiore dei modi la piacevole serie 007 con il muscolare Daniel Craig. Se proprio proprio lo volete vedere:non proseguite, inserirò spoiler. Dunque; il nostro James se la spassa con un paio di sventole, ammazza i cattivi , dice la frase "Bond, James bond" e fa il suo giro in Aston Martin. Gli ingredienti tipici ci sono tutti, accompagnati da buoni effetti speciali pure e scenografie. Ma È proprio la storia ad avere falle mostruose, lontana dalla cura con cui era stato confezionato Casino Royale e dal minimo sindacale di Quantum of Solace. Troppe incongruenze.A partire da una festa a Città del Messico che prosegue indifferente anche dopo la detonazione di un intero isolato, ai mille cambi di abito, peggio che a sanremo, per recarsi con più bagagli di una principessa in tacchi e completi in missione nel deserto su un treno sgangherato ma con un vagone da lusso tipo orient espress. Se già vi pare improbabile che un uomo solo salvi il pianeta da un complotto tentacolare di proporzioni globali. ...non abbiate paura. La mafiosa spectre che dovrebbe essere diffusa e delocalizzata è localizzabilissima è comandata dal fratellastro geloso, pronto a dar fuoco al mondo perché il babbo portava a calcetto James e non lui. E poi ancora ci sarebbe da ridire sulla fisica dell'inseguimento aereo (un aereo che urta un albero con un'ala non continua a volare dritto), e su dialoghi tali che i testi di beautiful in confronto sembrano scritti da shakespeare. Poi quando vedi l'attore che nella serie sherlock fa moriarty ...ti viene da chiedere: "ma non farà mica il cattivo???"...e quando nei titoli di testa leggi Christoph Waltz..."ma non sarà mica che fa il capo della Spectre?" perchè come dice Guccini....nella fantasia ho l'immagine sua, gli eroi son tutti giovani e belli...e i villain...son sempre quelli....mica si vorranno scozzare le carte? e così Waltz fa il fratellastro inglese dal marcato accento tedesco(non torna). Ma poi vogliamo parlare del Re Pallido? che Walz fa uccidere con del tallio nel telefonino e con un vitalizio di carne rossa lavorata? Perchè deve morire ma deve fare in tempo a dire tutto a Bond. E la stanza segreta all'Americain...il Re Pallido, ogni volta, per entrare, doveva sfondare i tramezzi?? ci credo che voleva smettere.. E il centro segretissimo spectre in mezzo al nulla, in un imprecisato deserto, dove lavorano più persone che all'ipercoop...(la sera cosa fanno?...dove dormono?? li uccidono tutti alle 18.00 per non farli tornare a casa a spifferare tutto all'omino della bofrost che porta loro le lasagne?) . Degno di lode, come attore, il solo Batista nei panni di un plausibile Jaws versione 2015. Dopo la partenza col botto con Casino Royale e il buon Skyfall. ...spectre è scontato come un panettone il 10 di gennaio.
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(di newswan)
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marrok95
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lunedì 9 novembre 2015
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gli sparuti incostanti sprazzi di bellezza
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Prosegue la saga di 007 arrivata ormai al suo 24° film sull'agente segreto più famoso del mondo. Film molto altalenante con sequenze molto belle come la prima (piano sequenza di un paio di minuti), o quella girata a Roma. Gradevole anche la fotografia (specie in interni) e il classico humor british che contraddistingue la saga. Numerose sono anche le allusioni presenti all'interno del film: la rottamazione del programma 00, è sicuramente una critica mossa dal regista Mendes nei confronti del cinema contemporaneo spuntando una lancia a favore della pellicola. Nonostante ciò il film diventa a tratti noioso (in assenza di momenti adrenalinici) e l'occhio fa fatica a rimaner aperto.
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blualessandro
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lunedì 9 novembre 2015
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imbarazzante
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Della saga intepretata da Daniel Craig salvo solo l'ottimo Casino Royale, molto ben recitato, con una ceneggiatura coraggiosa che fa apparire finalmente umano Bond e una regia davvero mozzafiato. Già con Quantum Solace la baracca cominciò a scricchiolare, Skyfall poi (pur diretto dall'ottimo Mendes) suonò decisamente fasullo e inappagante. Ma quest'ultimo...
La sceneggiatura sembra scritta a caso, dialoghi di una superficialità inspigabile, salti logici, situazioni e personaggi slegati fra loro, davvero mediocre.
Poi tocca sorbirci una scena erotica veramente spiacevole tra una Monica Bellucci (con la sua cronica incapacità di recitare) ormai davvero tardona e un Craig che non riesce neanche a fingere di esserne attratto.
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Della saga intepretata da Daniel Craig salvo solo l'ottimo Casino Royale, molto ben recitato, con una ceneggiatura coraggiosa che fa apparire finalmente umano Bond e una regia davvero mozzafiato. Già con Quantum Solace la baracca cominciò a scricchiolare, Skyfall poi (pur diretto dall'ottimo Mendes) suonò decisamente fasullo e inappagante. Ma quest'ultimo...
La sceneggiatura sembra scritta a caso, dialoghi di una superficialità inspigabile, salti logici, situazioni e personaggi slegati fra loro, davvero mediocre.
Poi tocca sorbirci una scena erotica veramente spiacevole tra una Monica Bellucci (con la sua cronica incapacità di recitare) ormai davvero tardona e un Craig che non riesce neanche a fingere di esserne attratto. Il saluto fra i due con lei in guepiere e reggicalze sul letto penoso. In compenso Léa Seydoux nei panni della bond girl di turno è eccitante quanto una sogliola surgelata.
Persino la canzone di apertura, di solito destinata a diventare una hit mondiale, è scadente e noiosa.
Mi viene da pensare che i soldi non danno la felicità, nel senso che neanche un budget stratosferico come quello che presumo Spectre abbia avuto a disposizione ne fa un film decente, tutt'altro. La ricchezza di mezzi impiegati semmai sottolinea e amplifica la mancanza di idee di una sceneggiatura zoppicante sin dalla prima scena.
Bocciato su tutta la linea. Leggendo altri commenti ho trovato un'affermazione che condivido in pieno: La trilogia di Jason Bourne interpretato da matt Damon è di gran lunga migliore degli ltimi tre Bond. Spettatori avvisati...
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jacopo b98
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domenica 8 novembre 2015
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interessante alla base, ma deludente nei fatti
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IL VERO VOTO AL FILM è **½
James Bond (Craig) a Città del Messico uccide autonomamente un criminale italiano, senza che nessuno dei vertici dell’MI6 gli abbia ordinato di farlo. M (Fiennes), furioso, lo estromette dal servizio e Bond ha così la possibilità di dedicarsi al suo personalissimo incarico. Tra Roma, l’Austria, Tangeri e Londra la missione di Bond lo porterà allo scontro più terribile della sua vita, scontro che da personale arriverà a coinvolgere la sicurezza dell’Inghilterra e del mondo. Spectre è la fine: a poco servono le dichiarazioni di Craig che ci confermano che questo sarà il suo ultimo Bond, lo possiamo dedurre facilmente da soli.
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IL VERO VOTO AL FILM è **½
James Bond (Craig) a Città del Messico uccide autonomamente un criminale italiano, senza che nessuno dei vertici dell’MI6 gli abbia ordinato di farlo. M (Fiennes), furioso, lo estromette dal servizio e Bond ha così la possibilità di dedicarsi al suo personalissimo incarico. Tra Roma, l’Austria, Tangeri e Londra la missione di Bond lo porterà allo scontro più terribile della sua vita, scontro che da personale arriverà a coinvolgere la sicurezza dell’Inghilterra e del mondo. Spectre è la fine: a poco servono le dichiarazioni di Craig che ci confermano che questo sarà il suo ultimo Bond, lo possiamo dedurre facilmente da soli. Infatti Casino Royal apriva la fase-Craig che si poneva come sequel e reboot allo stesso tempo, con un occhio alla tradizione e uno all’innovazione. In un qualche modo quindi Casino Royal ripartiva da zero, per dare avvio a una tetralogia che si conclude qui, con Spectre, dopo gli atti intermedi di Quantum of Solace e Skyfall. Dunque, in quanto fine, il film deve tirare le somme del tutto e la sceneggiatura di questo nuovo capitolo non è propriamente perfetta: la storia è tirata per le lunghe e si arriva ad un certo punto, verso metà film, in cui perplessi ci si arriva a chiedere se si stia assistendo ad un’operazione “molto fumo-niente arrosto”. Infatti il decollo per Spectre è a dir poco faticoso, la storia non ingrana per troppo tempo e viene il dubbio durante la visione che almeno un paio di sequenze fossero abbastanza superflue da poter essere tagliate, e in un film di due ore e mezza che corre più di una volta il rischio di annoiare questo poteva decisamente fare la differenza. Ora, Spectre non è brutto, anzi, è un Bond-movie più che dignitoso (e forse la sua “colpa” è di arrivare dopo un film, Skyfall, che era molto più di un semplice film d’azione bondiano, bensì un autentico capolavoro cinematografico): gli spunti della storia sono interessanti, i morti (Bond e M in primis) che continuano perennemente a ritornare in vita, come dice esplicitamente la frase iniziale, il discorso del precedente film trasferito dalla “M-adre” di Bond al padre perduto, le cui veci sono fatte nientemeno che dal padre stesso del nemico numero uno di 007 in Spectre, il Franz Oberhauser di Christoph Waltz, l’abbandono definitivo del bisogno di un genitore, in favore di una compagna, la Madeleine Swan di Léa Seydoux, che non a caso lascia il film al suo fianco, sulla buona vecchia Aston-Martin, è inoltre un Bond-movie più tradizionale, meno intento a rompere le righe, e forse anzi troppo interessato a rientrare in esse, con un citazionismo costante che sfiora l’eccessività. Però non basta questo a farne un film riuscito: come già ho detto l’avvio della storia e il suo sviluppo è lento ai limiti della noia e anche i personaggi, se si esclude proprio Bond, non hanno uno spessore sufficiente: la bond-girl di Léa Seydoux si autoproclama come salvatrice dell’eroe, comparendo a metà film e con uno sviluppo solo discreto (non si può non rimpiangere la Vesper Lynd di Eva Green), e soprattutto Oberhauser è un cattivo scritto in maniera meno che discreta e sfruttato in maniera insufficiente, cosa che finisce per andare a scapito dell’interpretazione di Christoph Waltz, prigioniero di un personaggio che non gli fornisce occasioni per mostrare tutto il proprio poliforme talento. Alla fin fine a livello di villain rimane più memorabile il Mr. Hinx di Dave Bautista, cattivo di pura presenza (e che presenza! Il suo ingresso in scena non si dimentica) ma di assoluta efficacia. Inoltre quello che poteva essere il tema più interessante, lo straordinario controllo tecnologico che ormai si applica su tutto, tradotto nel ramo della storia dedicato alle lotte tra M e C, è trattato in maniera abbastanza scontata ed abbozzata. Trionfale come sempre la regia di Mendes, che mette a segno un paio di sequenze notevoli (compresa l’apertura in piano sequenza a Città del Messico), micidiale per eleganza e precisione (nonostante Skyfall anche a livello registico resti insuperato). Visivamente grandioso e spettacolare può contare sull’efficace fotografia di Hoyte Van Hoytema, sul montaggio solenne di Lee Smith e sulle travolgenti musiche di Thomas Newman. Il tema Writing’s on the Wall è cantato da Sam Smith e fa da commento ai bei titoli di testa (che però anche qui non sfiorano nemmeno alla lontana quelli del film precedente). Dunque un Bond discreto, lontanissimo dalla perfezione, ma comunque abbastanza godibile nonostante lungaggini varie e la noia sempre pronta ad impossessarsi del film. Ottimo successo di pubblico, ma meno di Skyfall, a fronte di un budget colossale.
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fight_club
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domenica 8 novembre 2015
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un james bond spettro di se stesso
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da grande appassionato di questa saga a malincuore mi tocca recensire negativamente questo episodio di 007, Questo enorme sforzo produttivo non tocca le vette di Skyfall, e sinceramente non pretendevo così tanto, ma non riesce a decollare del tutto nonostante una ottima regìa di Sam Mendes che mantiene l'interesse del flm ad alti livelli con le sue panoramiche e piani sequenza degni dei grandi film d'azione del passato, quello che stona è l'interpretazione degli attori apparsi qui stanchi e senza mordente per non dire irriconoscibili, Daniel Craig si muove a memoria quasi infastidito dal rimettere in scena il suo personaggio di agente segreto tormentato, Ralph Fiennes e soprattutto Christoph Waltz ridotti ai minimi termini da una sceneggiatura fumettistica che li costringe a una recitazione non degna del loro valore.
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da grande appassionato di questa saga a malincuore mi tocca recensire negativamente questo episodio di 007, Questo enorme sforzo produttivo non tocca le vette di Skyfall, e sinceramente non pretendevo così tanto, ma non riesce a decollare del tutto nonostante una ottima regìa di Sam Mendes che mantiene l'interesse del flm ad alti livelli con le sue panoramiche e piani sequenza degni dei grandi film d'azione del passato, quello che stona è l'interpretazione degli attori apparsi qui stanchi e senza mordente per non dire irriconoscibili, Daniel Craig si muove a memoria quasi infastidito dal rimettere in scena il suo personaggio di agente segreto tormentato, Ralph Fiennes e soprattutto Christoph Waltz ridotti ai minimi termini da una sceneggiatura fumettistica che li costringe a una recitazione non degna del loro valore. D'altronde credo che la produzione abbia pensato che fosse sufficiente riproporre il disegno del precedente Skyfall per ottenere, e ci riusciranno, degli incassi stellari. certo questa opera non rimarrà negli annali della serie britannica come una delle migliori ma almeno il prezzo del biglietto è stato ben speso però, personalmente, avrei evitato una evidente caduta di stile quando nel finale viene rivelata una verità del passato di James Bond che francamente è molto ridicola. voto finale 6,5
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