mario nitti
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sabato 7 novembre 2015
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sempre lo stesso film, ma si esce soddisfasfatti
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Come accade a James Bond almeno due volte per ogni film (questa volta tre) negli anni 90’ la serie sembrava ad un passo dalla morte, ma poi si è ripresa ed è tornata a nuovo splendore. A dimostrarlo questa sera la sala era piena e il pubblico, tra l’altro quanto mai eterogeneo: si andava dai bambini agli ultrasessantenni, gli habituè. Tutti sapevano cosa stavano per vedere: una scena iniziale d’azione (questa volta con un’ambientazione splendida a Città del Messico), la sigla con la canzone di successo, poi qualche litigio nella sede dell’MI6, con Moneypenny schierata dalla parte di James, “Q” che si inventa marchingegni che poi l’agente sfascerà, la caccia ad un cattivissimo, inseguimenti sulle montagne e in città, donne bellissime, un Martini (agitato e non mescolato), ecc.
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Come accade a James Bond almeno due volte per ogni film (questa volta tre) negli anni 90’ la serie sembrava ad un passo dalla morte, ma poi si è ripresa ed è tornata a nuovo splendore. A dimostrarlo questa sera la sala era piena e il pubblico, tra l’altro quanto mai eterogeneo: si andava dai bambini agli ultrasessantenni, gli habituè. Tutti sapevano cosa stavano per vedere: una scena iniziale d’azione (questa volta con un’ambientazione splendida a Città del Messico), la sigla con la canzone di successo, poi qualche litigio nella sede dell’MI6, con Moneypenny schierata dalla parte di James, “Q” che si inventa marchingegni che poi l’agente sfascerà, la caccia ad un cattivissimo, inseguimenti sulle montagne e in città, donne bellissime, un Martini (agitato e non mescolato), ecc. Gli ingredienti sono sempre quelli, davvero inutile aspettarsi sorprese: questa volta sono confezionati molto bene e con un ottimo senso del ritmo così il pubblico, e anche io, siamo usciti dalla sala soddisfatti.
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francesca
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sabato 7 novembre 2015
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l'ultimo 007?
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Daniel Craig impeccabile, ma con le sue solite battute in un film che non ci fa sognare. Se non avesse alle spalle una tradizione di più di 20 film correlati, saremmo sicuri che avrebbe tanto valore?
Trama quasi assente e paesaggi che riepilogano scene familiari, riviste senza sforzarsi di creare " di più " . Un prodotto commerciale perfetto.
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fabiol
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sabato 7 novembre 2015
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james bond is back...ma con qualche cambiamento
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PICCOLI SPOILER!!C'è da premettere che sono un fan dalla saga dalla notte dei tempi. Ciò detto sarò il più obbiettivo possibile. Inizio da quello che più risalta agli occhi di un fan ma credo anche a quelli di un recente amatore della saga: ebbene dopo 13 anni Sam Mendes si è preso l'onere di riportare la gunbarrel all'inizio del film. E' il primo "ritorno al passato" di un film che è ricco di cliché ed ammiccamenti a quello che è stato lo 007 del XX secolo. Scena di apertura in Messico semplicemente spettacolare. Il piano sequenza iniziale dona una certa fluidità alla scena che incalza con le eccellenti musiche di Newman. Writing's on the Wall: devo dire che anche io come molti, al primo ascolto non ha avuto lo stesso effetto della Skyfall di Adele, tuttavia dopo averla risentita al cinema, posso dire che si ingloba abbastanza bene nella storia.
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PICCOLI SPOILER!!C'è da premettere che sono un fan dalla saga dalla notte dei tempi. Ciò detto sarò il più obbiettivo possibile. Inizio da quello che più risalta agli occhi di un fan ma credo anche a quelli di un recente amatore della saga: ebbene dopo 13 anni Sam Mendes si è preso l'onere di riportare la gunbarrel all'inizio del film. E' il primo "ritorno al passato" di un film che è ricco di cliché ed ammiccamenti a quello che è stato lo 007 del XX secolo. Scena di apertura in Messico semplicemente spettacolare. Il piano sequenza iniziale dona una certa fluidità alla scena che incalza con le eccellenti musiche di Newman. Writing's on the Wall: devo dire che anche io come molti, al primo ascolto non ha avuto lo stesso effetto della Skyfall di Adele, tuttavia dopo averla risentita al cinema, posso dire che si ingloba abbastanza bene nella storia. Analizzando il resto del film in maniera molto generale c'è da dire che le scene di azione sono senza dubbio incriticabili il che mantiene il film su un livello di spettacolarità molto alto anche grazie ai molteplici colpi di scena. Qualche pecca c'è però nella sceneggiatura (anche se sorvolabile) e nella struttura caratteriale un po' troppo modificata di James Bond. Va detto che era inevitabile il cambiamento di stile portato con Craig e che sono d'accordo con quanti lo reputano uno 007 più umano, affine allo James di Fleming, ma personalmente la decisione finale di abbandonare i servizi e andar via con una nuova ragazza mi ha lasciato l'amaro in bocca: Bond è Bond e non può sposarsi, avere una famiglia e continuare a fare la spia come Ethan Hunt! Ora non so come gli sceneggiatori articoleranno il prossimo film ma spero che la Broccoli e Wilson modulino le loro (pericolose) intenzioni! Per gli attori nulla da dire, tutti straordinari e soprattutto Waltz (mi dispiace che per motivi ovviamente di sceneggiatura abbia avuto una parte troppo ristretta per la sua bravura, spero che riappaia). Bellucci mediocre, Seydoux la donna giusta al momento giusto. In conclusione per lo spettatore del week-end il film è la giusta dose di tutto, perfetto; per un fan qualcosa poteva andare meglio. 4 STELLE E 1/2. Nel confronto con Skyfall direi che sono più o meno alla pari. Se in Skyfall l'azione non era quella di Spectre, in Spectre la narrazione non è quella di Skyfall. Ultima cosa che ho notato ma che non ho avuto modo di verificare se fosse stata inserita dopo i titoli di coda è l'ormai consueta frase "James Bond will return" e spero proprio che tornerà il prima possibile.
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nino pell.
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sabato 7 novembre 2015
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la tradizione di bond nei decenni
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Nel corso dell'ultimo mese mi sono appositamente rivisto tutti i film in DVD della saga dell'agente 007 che conservo nella mia collezione (dall'epoca di Sean Connery fino, appunto, all'attuale David Craig) e questo giusto per prepararmi meglio alla visione dell'attuale pellicola nelle sale dal 5 novembre per quanto concerne i diversi aspetti particolari di questa longeva serie cinematografica. devo dire che in "Spectre" ho tranquillamente ritrovato tutte le principali caratteristiche che da decenni contraddistinguono i film di James Bond. Innanzitutto i rpimi spettacolari 10-15 minuti ambientati in Città del Messico, dove una stupenda scenografia ambientale ci mostra un feroce combattimento tra il nostro Bond e due terroristi su un aereo che svolazza sopra le persone in festa durante la cerimonia del giorno dei morti.
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Nel corso dell'ultimo mese mi sono appositamente rivisto tutti i film in DVD della saga dell'agente 007 che conservo nella mia collezione (dall'epoca di Sean Connery fino, appunto, all'attuale David Craig) e questo giusto per prepararmi meglio alla visione dell'attuale pellicola nelle sale dal 5 novembre per quanto concerne i diversi aspetti particolari di questa longeva serie cinematografica. devo dire che in "Spectre" ho tranquillamente ritrovato tutte le principali caratteristiche che da decenni contraddistinguono i film di James Bond. Innanzitutto i rpimi spettacolari 10-15 minuti ambientati in Città del Messico, dove una stupenda scenografia ambientale ci mostra un feroce combattimento tra il nostro Bond e due terroristi su un aereo che svolazza sopra le persone in festa durante la cerimonia del giorno dei morti. L'inquadratura dell'insieme è da capolavoro. Poi la pellicola prosegue con uno stile scenografico spesso improntato su immagini volutamente in ambienti chiusi e scuri. La storia regge bene e questa volta James è costretto a fronteggiare quasi da solo la terribile organizzazione mondiale denominata "Spectre", specializzata in atti di terrorismo in quanto il Dipartimento dei servizi segreti sta andando incontro ad una fase di cambiamento radicale nella quale i cari vecchi agenti segreti con doppio codice "00" sono ormai obsoleti e costretti ad nadare in pensione. Ma il senso di questa pellicola è proprio quello di mostrarci la forza indissolubile di Bond e della sua forza perpetuata negli anni, soprattutto considerando che questa volta egli deve affrontare un temibile avversario che vuole colpire james nel suo inconscio e in certe sue paure ancestrali. Personalmente ritengo questo film di buon livello, affidabile nello stile recitativo e sotto l'aspetto dei realistici effetti speciali (come sempre), ma ho trovato troppo lunghe e prolisse certe sequenze della sceneggiatura, mentre viceversa diversi momenti risolutivi mi sono apparsi sbrigativi e frettolosi. Comunque un valido film. Più che discreto.
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compos sui
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sabato 7 novembre 2015
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spectre accontenta tutti
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In questo nuovo episodio di 007 troviamo il nostro agente segreto James Bond alle prese con un'organizzazione terroristica soprannominata SPECTRE al cui comando si trova lo spietato Blofeld. L'uomo si prefisse l'obbiettivo di far soffrire Bond, diventando "l'artefice delle sue sofferenze": molti dei lutti e delle difficoltà che l'agente segreto ha dovuto patire sono state infatti orchestrate da Blofeld e dalla sua SPECTRE.
Considerata l'ardua prova che il regista Mandes ha dovuto superare (girare un seguito che reggesse il paragone con lo straordinario Skyfall) il risultato si può unanimemente designare come positivo. Il vero punto forte di questa pellicole è unico in tutta la saga: Spectre ripropone i listemi retrò dei vecchi film amalgamandoli nel contesto narrativo-descrittivo del cinema moderno.
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In questo nuovo episodio di 007 troviamo il nostro agente segreto James Bond alle prese con un'organizzazione terroristica soprannominata SPECTRE al cui comando si trova lo spietato Blofeld. L'uomo si prefisse l'obbiettivo di far soffrire Bond, diventando "l'artefice delle sue sofferenze": molti dei lutti e delle difficoltà che l'agente segreto ha dovuto patire sono state infatti orchestrate da Blofeld e dalla sua SPECTRE.
Considerata l'ardua prova che il regista Mandes ha dovuto superare (girare un seguito che reggesse il paragone con lo straordinario Skyfall) il risultato si può unanimemente designare come positivo. Il vero punto forte di questa pellicole è unico in tutta la saga: Spectre ripropone i listemi retrò dei vecchi film amalgamandoli nel contesto narrativo-descrittivo del cinema moderno. L'esempio più esplicativo è la presenza del nerboruto scagnozzo di Blofeld interpretato da Dave Bautista (vedesi analogia con altri tirapiedi come Benz, Rhoda, Krilencu, Capungo...) che in più occasioni si scontra con Bond mettendolo a dura prova fino ad arrivare allo scontro finale: una vera e propria "boss battle" con tanto di battuta finale autoironica di Bautista (riferimenti a giochi video ludici di nuova generazione). In altre parole questa pellicola riesce a soddisfare allo stesso tempo i nostalgici di 007 e i più giovani che si stanno affacciando per la prima volta al mondo dell'agente segreto inglese.
Applausi al direttore della fotografia Hoyte Van Hoytema che ci regala immagini stupende e mai gettate al caso, notevole il piano sequenza che apre la pellicola.
Il commento musicale è potente e bello, immersivo e confacente alla narrazione.
Un altro merito che va riconosciuto a Mandes è quello di aver saputo gestire con estrema abilità e chiarezza le scene d'azione, mai caotiche o incomprensibili (come quelle della Marvel) ma sempre ponderate per far vivere allo spettatore il realismo della finzione metacinematografica (la contraddizione è volontaria, touchè).
Passiamo agli aspetti negativi: perché ce ne sono.
Christoph Waltz è stato usato al 50% del suo potenziale, e non so spiegarmi questa cosa dato che Daniel Craig è stato diretto magistralmente e perfino la Bellucci ha recitato bene, mah...
Già da qualche episodio c'è la ridondanza di utilizzare il pretesto dell'MI6 "sotto imputazione" per complicare gratuitamente la missione di Bond (che dovrà quindi cavarsela da solo), la storia del lupo solitario alla Chuck Norris può funzionare per un capitolo, non per due o tre.
L'attenzione ai dettagli per la sceneggiatura cala abbastanza nella seconda parte, non c'è più la ricerca sofisticata del particolare che era presente nella prima parte: cinque minuti in più John Logan poteva passarceli a rileggere la sceneggiatura.
Dalla parte in cui James si libera dal lettino di forza di Blofeld si assiste ad un brusco cambiamento del leitmotiv narrativo, il ritmo andante diventa ritmo frenetico e si arriva al finale ponendoci la domanda: Tutto qui? In altre parole il finale è troppo sbrigativo e poco approfondito.
Nonostante la pellicola abbia i suoi grandi difetti resta un gran bel film che consiglio a tutti, amanti e non amanti della saga (ne facessero di film così tutti i giorni!).
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(di lyukbesson)
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dariotto
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sabato 7 novembre 2015
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spettacolo fu
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azione amore suspance colpi di scena ,al cinema tutto questo è spettacolare da vedere e rivedere a noi è piaciuto poi finalmente un lieto fine .consigliatissimo
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dariotto
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sabato 7 novembre 2015
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spettacolo
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che dire emozione amore azione spettacolo e al cinema tutto questo è spettacolare , lieto fine ,assolutamente da vedere e rivedere le due ore e passa corrono veloci superconsigliato
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luca75
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venerdì 6 novembre 2015
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capolavoro
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Il miglior film di 007 degli ultimi 40 anni. Da non perdere, coinvolgente, spettacolare. Grande prova di Daniel craig. Migliore di Skyfall sicuramente.
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gpistoia39
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venerdì 6 novembre 2015
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era la festa del 2 novembre:halloween
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Siamo alle solite, le citazioni sciocche si sprecano. Anche in 007 Spectre, come in molti altri film di James Bond il film inizia con un antefatto, la scena prima compare prima dei titoli del film, del nome del regista, dello sceneggiatore ecc. In questo modo si procede come tutti gli altri precedenti 007. Li ho visti tutti: quelli storici con Sean Connery e quelli con Roger Moore, registi diversi ma presentazioni dei film che procedono con uno schema, sempre quello. Ed è proprio questo schema che mi piace, perché posso ammirare i nuovi effetti speciali sempre più ricercati e moderni. E anche l'andatura del film è sempre quella e mi piace: c'è sempre la prima parte (presentazione del problema, il nemico, la Spectre, l'indagine, Bond indaga, Bond viene preso dal Boss dell'organizzazione e torturato ed è in pericolo di vita, poi c'è il finale con la soluzione del problema e la vittoria di Bond.
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Siamo alle solite, le citazioni sciocche si sprecano. Anche in 007 Spectre, come in molti altri film di James Bond il film inizia con un antefatto, la scena prima compare prima dei titoli del film, del nome del regista, dello sceneggiatore ecc. In questo modo si procede come tutti gli altri precedenti 007. Li ho visti tutti: quelli storici con Sean Connery e quelli con Roger Moore, registi diversi ma presentazioni dei film che procedono con uno schema, sempre quello. Ed è proprio questo schema che mi piace, perché posso ammirare i nuovi effetti speciali sempre più ricercati e moderni. E anche l'andatura del film è sempre quella e mi piace: c'è sempre la prima parte (presentazione del problema, il nemico, la Spectre, l'indagine, Bond indaga, Bond viene preso dal Boss dell'organizzazione e torturato ed è in pericolo di vita, poi c'è il finale con la soluzione del problema e la vittoria di Bond. Gira e rigira semplificando e andando all'osso, alla vera sintesi le cose stanno proprio così. Ed è per questo che vado a vederli tutti, tutti, non ne ho perso uno. Questo ultimo James Bond, questo biondo, molto bello, molto maschio, certo è molto più credibile di un Roger Moore e tutti quelli che sono venuti dopo. La scena della sfilata del 2 di novembre in stile carnevalesco di Rio e tipica di molti altri film su James Bond, ma queste ripetizioni sono rassicuranti, cioè a dire che 007 James Bond non ha età, va bene per tutte le stagioni, e anche se ha di più di 60 anni è sempre giovane. Questo è quello che conta secondo me. Se poi la vostra Signora Critica, vuol vederci il complesso d'edipo risolto, vuol farne una lettura freudiana, beh che si accomodi, a me viene da sorridere, quando non si sa cosa dire e si vuol dire qualcosa di nuovo non resta che la lettura psicanalitica, per l'amor di Dio, scomodiamo Freud per non dire altro. L'altro è che come tutti gli ultimi James Bond interpretati da Daniel Craig, anche questo è bellissimo, cupo, dark, effetti speciali forti, paesaggi meravigliosi, Roma, Londra, Il Tevere, il Tamigi, i fiumi che scorrono e le "cantine" la parte nascosta degli edifici vecchi, i posti nascosti e non visibili, dove avviene di tutto, lontano dagli occhi della gente comune. Che mi importa dell'interpretazione freudiana, non sarà mica la Vita di Michelangelo o Leonardo da Vinci. Dai, questi film mettono allegria, ci portano per mano come su un ottovolante su e giù, dal buio alla luce, dal pericolo, alla vittoria, alla soluzione di qualcosa. E' cinema, cinema, cinema, un mondo fatto di sogno si entra e si esce contenti. Questo conta, lasciamo Freud ai film cervellotici, per carità vanno benissimo anche quelli, ma non sono 007, licenzia di uccidere.
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