ptrslv
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giovedì 3 dicembre 2015
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muccino tira fuori tutto il mestiere che non gli è
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Scusate l'ignoranza ma la critica di Casella dice:" Muccino tira fuori tutto il mestiere che non gli è mai mancato senza sconfinare nelle derive autoriali che spesso gli hanno teso uno sgambetto. E paradossalmente la confezione artigianale valorizza la cifra d'autore del Muccino regista:.." ma cosa vuol dire????
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ptrslv
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giovedì 3 dicembre 2015
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muccino tira fuori tutto il mestiere che non gli è
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Scusate l'ignoranza ma la critica di Casella dice:" Muccino tira fuori tutto il mestiere che non gli è mai mancato senza sconfinare nelle derive autoriali che spesso gli hanno teso uno sgambetto. E paradossalmente la confezione artigianale valorizza la cifra d'autore del Muccino regista:.." ma cosa vuol dire????
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paola d. g. 81
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lunedì 16 novembre 2015
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toccante
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Un film profondo e commovente, che scandaglia gli abissi dell'amore e del dolore nel rapporto tra un padre amorevole ma disturbato e una bambina alle prese con un lutto precoce e altri drammi familiari.
Mi ha colpito molto il modo in cui il film porta alla luce il legame fra traumi infantili e scelte sentimentali e sessuali infelici da un lato, e la propensione a sviluppare una particolare bravura nell'aiutare i più bisognosi dall'altra.
Un tema non facile da trattare, affrontato con grazia e senza morbosità, con un lieto fine che non guasta. L'amore alla fine vince su tutto: questo sembra dirci la storia.
Bravo Muccino.
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des esseintes
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mercoledì 4 novembre 2015
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muccino vs. pasolini
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Muccino in preda a un attacco di furor pirlescus ha dichiarato che Pasolini non sapeva fare il regista. Pasolini era sgrammaticato se si vuole ma era un poeta che ha girato delle opere splendide come Accattone, La Ricotta e i vari racconti medievali che forse non saranno tutti dei film realmente organici ma sono pieni di tante e tali gioielli cinematografici che il buon senso dovrebbe suggerire di evitare paragoni arrischiati.
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eugenio
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lunedì 2 novembre 2015
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bentornato muccino
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Muccino senior conferma di essere uno dei registi più affermati italiani nel cinema hollywoodiano.Padroneggia con maestria talenti e mostri sacri come Russel Crowe e Jane Fonda mostrando anche di saper crescere superando la soglia del melò.
Ambienta la sua storia nell’amata New York degli anni ’80. Si pone nei panni di Jake Davis, un famoso scrittore autore del celebre “Padri e figlie”, premiato col Pulitzer. Fama e successo durano poco. Un grave incidente d’auto distrugge in breve la sua vita segnando nel suo corpo oltre ai danni neurologici indotti dallo schianto, quelli di responsabilità per la morte della moglie Patricia.
La sua speranza si chiama Katie, la figlioletta bambina, miracolosament incolume dopo l’incidente.
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Muccino senior conferma di essere uno dei registi più affermati italiani nel cinema hollywoodiano.Padroneggia con maestria talenti e mostri sacri come Russel Crowe e Jane Fonda mostrando anche di saper crescere superando la soglia del melò.
Ambienta la sua storia nell’amata New York degli anni ’80. Si pone nei panni di Jake Davis, un famoso scrittore autore del celebre “Padri e figlie”, premiato col Pulitzer. Fama e successo durano poco. Un grave incidente d’auto distrugge in breve la sua vita segnando nel suo corpo oltre ai danni neurologici indotti dallo schianto, quelli di responsabilità per la morte della moglie Patricia.
La sua speranza si chiama Katie, la figlioletta bambina, miracolosament incolume dopo l’incidente. Jake è sconvolto, segnato da danni neurologici che non riesce a contenere e che gli impediscono tra le altre cose di scrivere, unico suo mezzo di sostentamento. Entra in clinica lasciando la vispa figlia alla zia (sorella della defunta) ma le apparenti cure saranno solo palliativi.
Sette mesi dopo, la situazione da apparente tranquillità e la gioia della figlia se da un lato leniranno il male dello scrittore dall’altro ne decreteranno, a causa della evidente malattia mai sanata e soprattutto del fallimento sia professionale che sopratutto economico.
Ma nonostante tutto, nonostante le difficoltà, il paventato affidamento di Katie da parte della zia (prima amichevolmente poi con notifiche penali), le violente crisi, Jake va avanti per la sua strada a testa alta perchè spinto dal solo amore per la figlia, unica ragione di vita.
Inanellando piani temporali distanti tra loro oltre vent’anni che vedono la piccola Katie col padre bambina poi lei stessa adulta psicologa che riempie il vuoto affettivo con rapporti occasionali privi di amore con ogni ragazzo, Muccino realizza un apologo amaro e difficile sulla natura di essere appunto padri e poi figli.
Jake e Katie sembrano due facce della stessa medaglia, stroncati da una perdita che si protrae, volente o nolente per l’intera durata della pellicola, lei incapace di amare, lui imbolsito da un’apatia che prima si traduce in un’incapacità di effettuare ogni cosa, poi in un’improvvisa verve per la composizione del romanzo che diverrà premio Pulitizer.
Non è un film retorico come potrebbe sembrare, il nuovo lavoro di Muccino, è volutamente melò, a tinte oscure e drammatiche, un film dove contano i sentimenti e dove al quieto vivere è lasciato spazio alla sdolcinatezza e all’ardore sentimentale, all’esistenza spezzata dall’amore stracciato dove il dialogo è ridotto all’osso, scarnificato.
La sceneggiatura è interessante, frutto di una buona scrittura, interamente basata sul contrasto tra il dolore della perdita (accuratamente topica in alcuni istanti con musica ad hoc) e l’ansia del ritrovamento, ha in Jakes e Katie i due poli opposti dell’intero ciclo di vita,crescita,morte e sopratuttto, elaborazione del lutto.
Perchè in fondo “Padri e figlie” è proprio questo: un azzardo molto ben riuscito sulle emozioni più essenziali e tragiche, che mettono a nudo la vulnerabilità dell’essere umano.
Ecco lo scopo ultimo del cinema raggiunto: emozionare. Emozionare lungo strade bagnate dalla pioggia, emozionare con canzoni azzeccate (“Close to you” di Bacharach) , emozionare infine con la forza dei piani sequenza e del montaggio ondivago ,emozionare ed infine riflettere sul rapporto complicato tra genitori e figli.
E val bene la messa qualche stucchevolezza di troppo. Bravo Muccino.
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raguarra
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giovedì 29 ottobre 2015
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padri e figlie
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Il nome del regista richiama gente al cinema , magari pensi un prodotto preconfezionato, curiosità per il nuovo lavoro, timori per il titolo che promette lacrimoni a gogo ,e magari ti prepari con il pacchetto di fazzolettini, se ne fosse bastato un solo …invece il film è ben fatto, la trama non è affatto pesante e sopra le righe, i sentimenti sono universali ,certo, ma è ovviamente più americano che italiano, e i personaggi si comportano come te li aspetti...gli attori sono bravissimi, la bambina fantastica , e anche kate da grande veramente brava. probabilmente solo muccino con la sua fama poteva permettersi attori così famosi, ma l'occasione non stata perduta, e devo dire un cast veramente all'altezza.
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Il nome del regista richiama gente al cinema , magari pensi un prodotto preconfezionato, curiosità per il nuovo lavoro, timori per il titolo che promette lacrimoni a gogo ,e magari ti prepari con il pacchetto di fazzolettini, se ne fosse bastato un solo …invece il film è ben fatto, la trama non è affatto pesante e sopra le righe, i sentimenti sono universali ,certo, ma è ovviamente più americano che italiano, e i personaggi si comportano come te li aspetti...gli attori sono bravissimi, la bambina fantastica , e anche kate da grande veramente brava. probabilmente solo muccino con la sua fama poteva permettersi attori così famosi, ma l'occasione non stata perduta, e devo dire un cast veramente all'altezza. esci dal cinema contento, dopo due orette di cinema bello,e rifletti la sera ripercorrendo le varie sequenze, e sei contento delle emozioni per un bel film. raffaele
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pier delmonte
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giovedì 29 ottobre 2015
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eeh muccino muccino
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Ma non ci siamo neanche un po’, c’e’ Russel Crowe? Ah cavolo allora corro al cinema subito… e bam, spettatore fregato! Sorvolo sulla sceneggiatura (inesistente ) sulla recitazione (si salva la fanciulla ullina ) sull’andare avanti e indietro nel tempo ( basta!) e mi soffermo su un elemento… caro Muccino fai un film sulla questione Padri e Figlie… ma porco giuda mi vuoi dare uno spunto sul quale riflettere? No, c’e’ il solito scrittore niuiorkese e la solita ragazza in lotta con se stessa. Ma io spettatore che me ne faccio di un film cosi’?
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maria antonietta tomassetti
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sabato 24 ottobre 2015
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mi aspettavo qualcosa di più...
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...a tratti melenso, melodrammatico, semplicistico e scontato. Bravi gli attori, belle le locations. Ritengo che Muccino in passato abbia fatto di meglio. Il film è comunque gradevole.
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alenefertiti
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giovedì 22 ottobre 2015
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un film toccante ed emozionante
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Muccino non si smentisce nella sua particolare capacità di narrare le emozione e le vicende umane trasmettendo quel calore e coinvolgimento emotivo che gli è caratteristico. Il film è ben strutturato e narrato, emozionante e profondo facendo riflettere sui traumi e drammi umani quali possono essere ad esempio le paure nelle sue molteplici sfaccettature. Un Russel Crowe assolutamente da Oscar in questo film.
Un film drammatico ma umano e non pesante che consiglio a tutti di vedere
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nino pell.
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martedì 20 ottobre 2015
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buona prova del regista muccino
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Buona prova del regista Muccino che si cimenta nella rifinitura di un film di produzione americana. Ho molto gradito lo stile contenuto, pacato, ma capace di sondare in profondità i complessi animi dei protagonisti alle prese con le loro problematiche quotidiane. La storia ci racconta la vita della giovane Katie Davis e possiamo notare che, nel corso della sua tenera età di bambina, ha sofferto innanzitutto della prematura scomparsa della morte a seguito di un incidente d'auto e poi ha vissuto sulla sua giovane pelle il triste destino a cui andrà incontro il padre. Successivamente cresciuta, pertanto, senza la stabilità e la solidità dei suoi veri affetti, una volta divenuta donna, Katie si porterà dentro le sue paure inconsce che la renderanno incapace nel riuscire a vivere il vero amore nei riguardi di un uomo, limitandosi a relegare la propria sessualità affettiva in situazioni meramente occasionali.
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Buona prova del regista Muccino che si cimenta nella rifinitura di un film di produzione americana. Ho molto gradito lo stile contenuto, pacato, ma capace di sondare in profondità i complessi animi dei protagonisti alle prese con le loro problematiche quotidiane. La storia ci racconta la vita della giovane Katie Davis e possiamo notare che, nel corso della sua tenera età di bambina, ha sofferto innanzitutto della prematura scomparsa della morte a seguito di un incidente d'auto e poi ha vissuto sulla sua giovane pelle il triste destino a cui andrà incontro il padre. Successivamente cresciuta, pertanto, senza la stabilità e la solidità dei suoi veri affetti, una volta divenuta donna, Katie si porterà dentro le sue paure inconsce che la renderanno incapace nel riuscire a vivere il vero amore nei riguardi di un uomo, limitandosi a relegare la propria sessualità affettiva in situazioni meramente occasionali. Il film dunque, senza dubbio, si caratterizza per i considerevoli contenuti della trama e il regista si prodiga al massimo nel riuscire a trasmettere in noi spettatori la profonda e sottile bellezza espressiva del film. Tra gli aspetti negativi, invece, vi è la presenza di una certa lentezza in vari momenti della sceneggiatura che se da un lato rappresenta la giusta dimensione stilistica per valorizzare al massimo il senso di questa pellicola, per un altro verso, rischia di far scivolare il film in qualche momento di noia. Tra le altre mie impressioni che mi sento di evidenziare, sicuramente la bravura dell'attore Russell Crowe, nei ruolo del padre di Katie, che comunque non rappresenta certamente una novità, considerati le sue notevoli interpretazioni del passato. Infine da segnalare la bellezza del finale, nel quale la protagonista esce finalmente dall'oscurità dei suoi sentimenti bui e confusi che avrebbero rischiato di tenerla per sempre lontana dalle cose belle di questa vita.
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[+] errata corrige: prematura scomparsa della madre
(di nino pell.)
[ - ] errata corrige: prematura scomparsa della madre
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