Anno | 2014 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 86 minuti |
Regia di | Alessandro Genovesi |
Attori | Fabio De Luigi, Cristiana Capotondi, Ricky Memphis, Chiara Francini, Elisa Sednaoui Alessandro Besentini, Francesco Villa, Caterina Guzzanti, Diego Abatantuono, Salvatore Caruso (II), Vincenzo De Michele, Silvia Degrandi, Raffaele Esposito, Alberto Farina, Alessandro Genovesi, Matteo Lanfranchi, Fabrizio Matteini, Astrid Meloni, Mauro Pescio, Gianluca Valente. |
Uscita | giovedì 23 ottobre 2014 |
Distribuzione | Medusa |
MYmonetro | 2,74 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 24 aprile 2020
Gli odi, gli amori, gli equivoci, gli intrecci e le complicate traiettorie emotive che collegano tra di loro i bizzarri abitanti dello stesso palazzo, a poche ore dal capodanno. In Italia al Box Office Soap Opera ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 1,9 milioni di euro e 1 milioni di euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Nel condominio di una Milano 'accennata' convive una piccola comunità di inquilini eccentrici, che non smettono di farsi i fatti degli altri e di infilarsi alla prima occasione nella vita degli altri. Al piano terra vivono Gianni e Mario, gemelli eterozigoti e tignosi, uniti a filo doppio dalla fratellanza, l'abitudine e un incidente che ha costretto Mario sulla sedia a rotelle. Di fronte a loro c'è Pietro, un uomo introverso che ha ereditato l'appartamento alla morte della madre. Al primo piano si concede con allegria Alice, attrice di soap col vizio del sesso e degli uomini in divisa. Al secondo invece si consola con un'amante occasionale Francesco, che ha tradito la fidanzata e prova a gestire il rimorso e l'amico Paolo, depresso con un figlio in arrivo e l'idea fissa di amare Francesco. Mine vaganti in un interno, a esplodere per prima è quella di Pietro, che si spara alla tempia e disinnesca i vicini, su cui sospettoso e spaccone indaga adesso il maresciallo dei carabinieri Gaetano Cavallo.
Archiviato il cinepanettone e corrette le coordinate del genere, la nuova commedia "di mezzo" presenta, al di là delle differenze di tono e di stile, una serie di elementi trasversali che la rende agli occhi dello spettatore immediatamente riconoscibile, rassicurante e prediletta. La prossimità al mondo dell'intrattenimento televisivo, attiguo come i vicini di Soap Opera, la generazione di sceneggiatori e registi in equilibrio tra piccolo e grande schermo, la ricerca di una declinazione locale di una commedia fino a un certo a punto all'italiana e orientata ai modelli inglesi, francesi e americani, non difettano nemmeno al cinema di Alessandro Genovesi, che questa volta fa qualcosa di più che parcellizzare e ripresentare implementato il suo prototipo di successo. Dopo La peggior settimana della mia vita e Il peggior Natale della mia vita, Genovesi scrive e dirige una commedia accomodata in un condominio ricostruito in studio, di cui esibisce gli 'interni' e i movimenti interiori dei suoi residenti.
Ancora una volta, come nei film precedenti, sono gli attori a costituire la materia prontamente espiantabile dal modello, capitalizzando immaginari già attivati nello spettatore. Sul pianerottolo e dentro una storia che si svolge sotto ai nostri occhi, abitano allora nuovi e vecchi inquilini: il gaffeur Fabio De Luigi e l'indeterminata Cristiana Capotondi, l'esagerata Chiara Francini e l'eclettica Caterina Guzzanti, il malincomico Ricky Memphis e l' 'eccezionale' Diego Abatantuono, la sofisticata Elisa Sednaoui e i pregiatissimi solisti di Ale e Franz, che insistono su se stessi, svanendo alla gravità dei loro ruoli in un contrasto tutto poetico tra leggerezza e pesantezza. Distinguere l'identità stessa dei personaggi dalla maschera indossata è cosa superflua perché tutto è portato a rivelarsi per quello che è. Ed è quello che è a rendere singolare Soap Opera, che sta saldamente in piedi nel suo gioco svaporato e affermato tra sentimenti e coabitazione. Autore e regista di Happy Family, la versione teatrale, e sceneggiatore di quella cinematografica, diretta da Gabriele Salvatores, Genovesi realizza senza dubbio il miglior film della sua vita, radicalizzando la finzione (e il suo stile) attraverso l'astrazione degli spazi rappresentati.
In sostanza, il regista milanese svela il trucco con una buona (rap)presentazione, sganciata dal peso del disimpegno e felicemente 'campata in aria', libera dalla vita (vera) e piena di figure attratte dalla gravità, che ancora le ancora al suolo, ma comunque sospese in volo sciolte, disperse e instabili nel condominio e dentro un'architettura perfetta. Se il Pietro di Genovesi si 'suicida' a pochi minuti dall'inizio, a 'dirigere' la compagnia sopraggiunge il maresciallo ganassa di Diego Abatantuono, impagabile e inversamente proporzionale alla sciabola del suo ufficiale gentiluomo.
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A mio parere un pessimo film, pagare 8 euro per 86 minuti mi sembrava eccessivo ma è forse la sua brevità la cosa migliore di questa Opera.. Trascinato da un amico, esco da una sala mezza vuota con due pensieri. Primo: era da tempo che non vedevo un film così inutile. Per carità, bravi come sempre gli attori: Abatantuono in gran forma e De Luigi - Capotondi credibili e sempre divertenti.
Chi lo scorso anno ha apprezzato "Grand budapest hotel" sicuramente si sarà appassionato anche al personaggio di Francesco ancora innamorato della sua ex fidanzata, Anna che per tutto il film gli fa credere di avere un'altro. Ed in questi mille intrecci da soap opera, appunto, si muovono anche altri assurdi e nevrotici personaggi, tra cui il ben recitato Paolo (De Luigi) e la attrice [...] Vai alla recensione »
Il film è interamente ambientato in un condominio e, rispettando il titolo, prova a mettere in scena una telenovela in cui ognuno interferisce con l’altro, in uno strano gioco di fatti della vita. Ma un grandissimo Abatantuono, molto ma molto al di sopra degli altri interpreti, tra cui Fabio De Luigi, Cristina Capotondi e Ricky Memphis, non riesce a dare la svolta [...] Vai alla recensione »
Alessandro Genovesi l'ho sempre considerato un cane di regista a causa di filmucoli come poteva essere Il Peggior Natale della mia Vita,pellicole ispirate ai film in stile Ti Presento i Miei ma che erano manchevoli di inserire un giusto bilanciamento delle situazioni che risultavano fin troppo sguaiate e la demenzialità del tutto era fin troppo ostentata da attori fastidiosamente sopra le [...] Vai alla recensione »
Ancora una volta Genovesi torna sul luogo del delitto,riproponendo il solito maldestro tentativo di fare una commedia all'italiana.Non è Dino Risi, ma nemmeno Virzì,Veronesi o Salemme,tanto per restare ai tempi nostri.Ovviamente il solito cast con Fabio de Luigi protagonista,il quale nei panni del perdente,goffo e pasticcione si trova sempre a suo agio,ma il punto [...] Vai alla recensione »
Mi è piaciuto molto questo film di Genovesi. Già dal titolo si intuisce che vi saranno sorprendenti e assurdi colpi di scena. Il tutto accade attraverso storie d'amore vecchie, nuove, bugie,tradimenti,personaggi grotteschi, ninfomani,etc. E come nelle migliori Soap Opera ognuno vive la vita degli altri con assoluta naturalezza,come se fosse normale sapere tutto di tutti e aprire [...] Vai alla recensione »
Soap opera è una commedia con ambizioni al di sopra della media italiana, ma non raggiunge il suo obiettivo. Già i precedenti film di Genovesi avevano dei problemi (sia la peggior settimana che il peggior natale mancavano di scorrevolezza e a volte di ritmo, soprattutto il sequel natalizio), ma erano mitigati da una buona confezione e una certa freschezza, nonché dalla simpatia [...] Vai alla recensione »
Genovesi prova a confezionare un opera, anzi, una Soap-opera stilisticamente perfetta archiviandola in meno di 1 ora e 20 minuti. Una commedia che narra le vicende degli abitanti di un appartamento a pochi giorni dal capodanno, in una città (si presume Milano) perennemente sotto l'assedio della neve. Le dis(avventure) di questi personaggi s'intrinsecano uno con l'altro dando vita [...] Vai alla recensione »
Alessandro Genovesi alza il tiro e in questa commedia punta tutto su un realismo particolarissimo, quasi d'altri tempi. Il regista racconta "a vista" intrecci di storie e vita di diversi nuclei famigliari alla vigilia di un normalissimo Capodanno come altri, in un condominio come altri (ricostruito a Cinecittà) in una città che potrebbe essere una Milano appena accennata. [...] Vai alla recensione »
Una commedia italiana davvero surreale, comica e si tinge anche di noir,delle varie vicende,ripeto molto surreali,ma anche,e perchè no,può capitare nella realtà. Insomma un condominio un pò bizzarro,un film teatrale,corale. La varietà dei personaggi,strani,e in particolare del bravo Diego Abatantuono,del suo surreale personaggio del maresciallo dei Carabinieri,e [...] Vai alla recensione »
Un delizioso film hipster, recitato benissimo, dove anche l'estremo e l'eccesso, si stemperano e si mediano nell'anormalità normale del Condominio disvelato. Fa sorridere, ridere e riflettere. Sconsigliato a chi si aspetta Vacaenze di Natale 15
Trama inesistente. Regia pretenziosa, sceneggiatura ridicola. Mi ha strappato un paio di sorrisi e innumerevoli smorfie di compatimento. Interpretazioni ridicole: Abatantuono ha perso l'ispirazione e gigioneggia in modo irritante con un sorriso fastidioso e antipatico, il solito De Luigi... Dopo aver letto le critiche avevo un'aspettativa diversa. Delusione totale.
Un film senza capo ne coda. La storia è noiossissima. Gli attori recitano in modo imbarazzante. Non si capisce cisa si vuole raccontare. A fine primo tempo grissa tentazionevdi alzarci ed andare via. Veramente brutto.
Cosa puo' rimanere di un film del genere?...insensato,battute scontate e scena iniziale inadatta ad un pubblico di minori presente in larga misura...Possibile che attori di calibro tra cui anke Alé e Franz si abbassino a tali baggianate?...ma tant'e'... Fortemente sconsigliato!!!
L'unica stella meritata è quella del bravo De Luigi e della bella Capotondi, in un film davvero mediocre nonostante l'accattivante forma in cui è racchiuso. Lodevole il lavoro della scenografia e della fotografia, ma si finisce qui. La sguaiatezza e le battutacce vecchie come il cucco costituiscono purtroppo l'unico filo conduttore di una pseudocommedia scritta male e priva di originalità.
Poche volte ho provato così fastidio al cinema. Mi da terribilmente fastidio essere tradito dal trailer. Un film insipido in cui l unico tocco originale sta nella visione sezionata e in contemporanea dei vari interni. L unico credibile è Abadantuono che gigioneggia (meno credibile la sua dentatura). De Luigi e Ale e Franz, non fanno che riproporre se stessi, come visti e rivisti in tv.
se questo è il miglior film di genovese credo che sarebbe opportuno cambi mestiere voto al film inqualificabile
Ma la Gandolfi il film lo ha visto veramente? La palazzina, più volte ripresa in spaccato, e composta di soli due piani e francesco abita chiaramente sullo stesso piano di alice di cui è dirimpettaio; non si tratta di un condominio nel vero senso della parola perchè tutto l'immobile è di proprietà di uno dei gemelli e quindi pietro non ha eriditato proprio niente ma è al massimo subentrato nel contratto [...] Vai alla recensione »
Ho visto il film e, sono uscito completamente deluso. La trama mi e' sembrata del tutto demenziale e gli attori del tutto spenti nella loro comicita', non e' riuscito ad entusiasmarmi x niente anzi, mi ha fatto uscire totlamente deluso. BOCCIATO
Soap opera, il film si chiama Soap opera ! Lo ricordo a tutte quelle persone che da finti intellettuali hanno rivolto critiche spietate ad un film che già nel titolo faceva presagire la sua leggerezza. Le situazioni buffe e comiche rappresentate nella pellicola sono state tante ( ma non per questo il film merita una valutazione così severa e ingiusta) ,annodandosi [...] Vai alla recensione »
C’è sempre una prima volta:alcune sono belle, altre brutte, altre ancora da dimenticare. Ieri è stata la mia prima volta al Roma Film Festival, ei fu Festa popolare nata dall’idea dell’ex sindaco Veltroni. Negli anni precedenti avevo snobbato il Festival romano considerandolo abbastanza provinciale e auto celebrativo.
Avrei voluto dare zero ma almeno 1 stella se la merita chi ha mostrato tale faccia tosta da paragonare questo insulso e irritante filmetto a ben altri lavori (uno su tutti, l'inarrivabile Budapest Hotel di Wes Anderson). Zero storia, pessima regia, persino un gruppo ben collaudato di attori imbalsamato in dialoghi patetici e una sceneggiatura da primo anno del DAMS.
ho dovuto chiedere scusa ad un mio amico che l'ho trascinato a vedere questo..... "film"
Premetto che la mia aspettativa su questo film era semplicemente di una commedia divertente con storie di un condominio che intrecciandosi danno vita a situazioni divertenti. La storia invece non ha, per me, nè"capo nè coda" come si suol dire. Tutti i personaggi sono completamente assurdi e con una vita senza logica e senza scopo.
Vedo che la critica ha dato 3 stelle, sogno o son desto? Premetto che sono andato solo perche' coincideva con gli orari in cui era libero, ma questa parodia alle soap opera e' assolutamente da perdere infatti son andato via, resistendo, dopo una quarantina di minuti. Basta
Le vite degli abitanti di un piccolo condominio si intrecciano e si sommano, si intersecano e si sovrappongono. E la caratterizzazione dei personaggi è uno dei valori aggiunti di questo film. Gli altri sono l’inedita proposta della sceneggiatura, una piece teatrale intelligentemente messa in scena da Genovesi. E, infine, un plauso a Diego Abatantuono che riesce da solo a dare un senso [...] Vai alla recensione »
NOIOSO E VOLGARE.: Mi ha colpito il commento del lettore "theamaster" che lo definisce "delicato e raffinato", ma quando mai ! Anche la recitazione dei vari attori non la trovo così sublime come alcuni la descrivono. Roba da addormentarsi dopo i primi 15 minuti.
ma trovano anche i soldi per farglieli fare certi film, mah!?!?!?!?!
Soap opera, il film si chiama Soap opera ! Lo ricordo a tutte quelle persone che da finti intellettuali hanno rivolto critiche spietate ad un film che già nel titolo faceva presagire la sua leggerezza. Le situazioni buffe e comiche rappresentate nella pellicola sono state tante ( ma non per questo il film merita una valutazione così severa e ingiusta) ,annodandosi tuttavia con ferite [...] Vai alla recensione »
Chi si aspetta un'altra commedia italiana rimane deluso, chi ama l'arte cinematografica invece rimane piacevolmente sorpreso. In effetti da Genovesi ci si aspettava proprio che continuasse su questa strada. Un Happy Family ancor più maturo, surrealista e wesandersiano, se mi fate passare l'espressione. Molto apprezzato, finalmente, l'utilizzo fantasioso dei teatri di posa di Cinecittà, che ben si prestano [...] Vai alla recensione »
Finalmente un film italiano moderno, di taglio teatrale è vero, ma con scenari, costumi, musiche, fotografia che appagano gli occhi e di cui non vergognarsi. Un film italiano tutto da vedere con un cast di attori finalmente bravi, credibili, scevri da manierismi; che sanno recitare. Nessuna leccata al pubblico, solo un melodramma stemperato in tinte non fortissime.
Finalmente eleganza e ricerca estetica diventano materiale di discussione per tutti. Un film prezioso ma non pretenzioso. La mia sensazione è che questo film restituisca alla bellezza il pubblico che si merita: un pubblico italiano vero, nazional popolare ma attento e intelligente. Tutti noi , o quasi, siamo cresciuti condividendo "Beautifull" e "Sentieri" sul [...] Vai alla recensione »
Un pessimo film...decisamente un'altra cosa rispetto alle sue due precedenti pellicole. Un film che piú che ridere fa piangere perché mette in ridicolo tutta l'arte cinematografica italiana! Un film che non consiglierei a nessuno... gli attori sono dei grandi del cinema, per caritá ( Abatantuono, de Luigi,Ale e Franz,la Capotondi e la Francini), peró sprecati per un film che non vale! Se ancora non [...] Vai alla recensione »
... o almeno tanto io ho resistito. Mi spiace tantissimo parlare male di un film. Nel bene e nel male lì dentro c'è il lavoro di tante persone... Faccio solo una considerazione: ma chi ha suggerito a Fabio de Luigi di fare l'attore? Non è il primo film che gli vedo recitare con quest'aria ammaccata, ingessata, dolente, espressiva come un portadentiera.
Film di una noia pazzasca! Non mi annoiavo così da La Grande Bellezza. Gli attori bravi, niente da dire, soprattutto Abadantuono che regge da solo il film. Una trama misera, l'inizio lasciava sperare in qualcosa di più invece si è spento tutto già a metà. Non era un film comico ma neanche drammatico non saprei come classificarlo. Possibile che il cinema italiano non riesca a produrre film decenti! [...] Vai alla recensione »
Tra le due e le tre stelle. Peccato gli attori non sono entrati nella commedia. W IL CINEMA SEMPRE. Forse Genovese doveva farsi aiutare nella sceneggiatura.
Vita in un condominio, abitato da un'attrice di soap attratta dalle divise, da una coppia di fratelli unita da un incidente, da un playboy innamorato della ex e il cui miglior amico sta per diventare padre. Il suicidio di un inquilino farà arrivare nel palazzo il maresciallo Cavallo e la fidanzata francese del defunto. A Genovesi va riconosciuto il merito di aver cercato di riscrivere gli stilemi della [...] Vai alla recensione »