Titolo originale | Thérèse D |
Anno | 2012 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Regia di | Claude Miller |
Attori | Audrey Tautou, Gilles Lellouche, Anaïs Demoustier, Stanley Weber . |
MYmonetro | 3,07 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 28 maggio 2012
Tratto dall'omonimo romanzo di François Mauriac, il film postumo di Claude Miller.
CONSIGLIATO SÌ
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Nelle campagne nell'area di Bordeaux negli Anni Venti persiste l'usanza dei matrimoni d'interesse. La giovane Thèrese Larroque diventa così Madame Desqueyroux dando origine a una vasta proprietà terriera frutto dell'unione dei possedimenti delle due famiglie. Bernard, il marito, l'ama a suo modo e l'ama ancora di più quando lei sta per offrirgli una nuova proprietà: un erede. Thèrese però avverte come insopportabile il peso delle soffocanti convenzioni e decide di ribellarsi.
Claude Miller ci ha lasciato dopo aver completato questa sua ultima opera ispirata a un romanzo di François Mauriac edito nel 1927. Come spesso è accaduto nel suo cinema il film è illuminato dalla presenza di un'attrice come Audrey Tautou impegnata in un ruolo che per lei ha le caratteristiche della novità. Era lo stesso Miller a ricordare che concordava con un personaggio di Céline che diceva che un viaggio in un vagone della metropolitana in cui non ci fossero donne lo rendeva triste. Miller rovescia la prospettiva del libro (che procedeva per flashback) e propone un racconto lineare che soffre un po' di una struttura old fashion che rischia di non rendere giustizia a un regista a cui non hanno mai difettato la capacità di affrontare la psicologia dei personaggi rivelandone l'intimo pensiero anche attraverso gesti quasi impercettibili.
La soffocante (anche su un piano meteorologico) vita nella provincia francese ( spazio ideale che spesso ha attratto la ricerca di Mauriac) viene filtrata attraverso lo sguardo della protagonista evitando però di contrapporle un marito gretto così come risultava nel libro. Bernard è un uomo frutto della società del suo tempo. Non è in grado di guardare oltre e ciò che Thèrese decide di mettere in atto nei suoi confronti non entra nella dinamica azione/reazione ma assume connotazioni più complesse. Miller sembra però, nonostante le libertà che si è preso nei confronti del testo, prigioniero di Mauriac il cui romanzo conobbe in età giovanile. Il segno del Maestro rischia quindi di confondersi con la scrittura del romanziere.