Anno | 2012 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia |
Durata | 93 minuti |
Regia di | Beppe Manzi |
MYmonetro | 2,75 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 4 giugno 2015
CONSIGLIATO SÌ
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Alcuni studenti dell'ultimo anno del liceo ginnasio Paolo Sarpi di Bergamo raccontano la propria esperienza scolastica, tenendo ben presente il traguardo della maturità e, ancora di più, quello della vita futura quando varcheranno per l'ultima volta il cancello dell'istituto. Alle loro storie si intrecciano i percorsi di un pugno di trentenni, ex allievi del Sarpi, che tornano a guardare, chi con distacco chi con affetto, i fatidici anni in cui sedevano sugli stessi banchi.
La felice scelta di uno sguardo rigorosamente interno differenzia questo lavoro dalle indagini sul pianeta scuola legate al filtro sociologico, didattico o giornalistico che, in un modo o nell'altro, finiscono sempre con il parlare dei risultati e non delle complesse operazioni che portano ad essi. Gli anni e i giorni, dunque, preferisce mettere sotto alla propria lente il materiale umano del discorso, i ragazzi, mostrati da due prospettive diverse: durante e dopo gli anni della formazione; sebbene l'obiettivo sia sempre quello di focalizzare la giusta distanza tra la la figura singola, che sia un dato istituto, una precisa realtà cittadina, anche un solo studente, e lo sfondo, il Paese, con tutto l'insieme legislativo e regolamentare sull'argomento che si porta dietro.
Quello di Beppe Manzi è un progetto che si distingue per essere tanto un documentario sulla formazione che un film di formazione perché lo spazio ideale tra gli studenti della terza liceo e la loro proiezione futura, gli ex studenti che hanno più o meno trovato un posto nel mondo, sa davvero aprire uno squarcio di potente verità. Anche commossa. L'aspettativa, l'entusiasmo, la voglia di crearsi un futuro assumono, inoltre, una carica di indiscutibile nostalgia, dipendentemente dall'età di chi guarda: alla base del titolo stesso c'è la differenza tra i giorni, ognuno ben determinato quando si è studenti, e gli anni, quelli che diventano un amalgama indistinta, variamente piacevole al ricordo, man mano che si cresce. Inevitabilmente nostalgico, nessun film che tocchi anche in maniera tangenziale la scuola non lo è, e diviso in quattro stagioni più un epilogo che coincide con la maturità, Gli anni e i giorni riesce ad essere considerevole anche per le domande che sa porre con estrema semplicità agli operatori del settore, a qualunque livello essi si pongano.
Sostenuto dalla Provincia e dal Comune di Bergamo e dalla Fondazione della Comunità Bergamasca, il documentario di Manzi appare prolisso in alcuni punti, un difetto, in certo modo, comprensibile considerata la mole di argomenti e certamente di girato che una realtà tanto corale e complessa com'è quella fotografata porta con sé.
GLI ANNI E I GIORNI disponibile in DVD o BluRay |
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