Qui e là

Film 2012 | Drammatico, 110 min.

Regia di Antonio Méndez Esparza. Un film con Pedro De los Santos, Teresa Ramírez Aguirre, Lorena Guadalupe Pantaleón Vázquez, Heidi Laura Solano Espinoza, Néstor Tepetate Medina. Cast completo Titolo originale: Aquí Y Allá. Genere Drammatico, - Spagna, Messico, USA, 2012, durata 110 minuti. Uscita cinema giovedì 12 dicembre 2013 distribuito da Distribuzione Indipendente. - MYmonetro 3,05 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 7 gennaio 2015

Pedro torna al suo paese pieno di speranze per il ricco raccolto previsto, ma i sogni sono duri a morire.

Consigliato sì!
3,05/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 3,10
CONSIGLIATO SÌ
Un'opera prima di grande rigore e verità, che affronta di petto piaghe sociali devastanti.
Recensione di Paola Casella
martedì 10 dicembre 2013
Recensione di Paola Casella
martedì 10 dicembre 2013

Pedro è un padre di famiglia messicano di ritorno al suo villaggio dopo una lunga permanenza negli Stati Uniti, dove ha lavorato "tanto e sodo" come lavapiatti in un ristorante e come uomo di fatica in un supermercato. La moglie Teresa lo accoglie con gioia ma anche con la diffidenza di chi ha subìto una lunga assenza macerandosi fra i sospetti di un tradimento lontano. Le due figlie, Lorena e Heidi, lo vedono quasi come un estraneo, e la più grande ha trasformato l'assenza paterna in un'apatia che si è estesa al suo rendimento scolastico.
La vita "qui", ovvero in Messico, si svolge ad un livello minimo, e Pedro lavora lentamente a riconquistare l'intimità domestica che senz'altro è mancata a lui per primo. A poco a poco, attraverso conversazioni delicate e lunghe notti nel lettone di famiglia, il nucleo si ricompatta, e si accresce di una nuova bambina. Ma le pressioni di un'economia disastrata che trasforma il paese in un vivaio di manodopera a basso costo per i vicini Stati Uniti (quel "là" che fa da minaccioso contraltare al qui del titolo) tornano a farsi strada e a cercare di scardinare l'unità famigliare ritrovata.
Raramente nel cinema recente, a qualunque latitudine, si è visto un ritratto così commovente di un padre che, senza sottolineature retoriche ma con la quieta concretezza di un amore che si dispiega nella quotidianità, fa sentire la sua cara presenza, e per questo rende insopportabile la sua assenza. Raramente è stato spiegato in maniera così elementare, con un linguaggio naturalistico che sfiora il documentario (i ruoli sono incarnati da non attori che per la maggior parte interpretano se stessi) se non fosse per la cura e l'eleganza della narrazione filmica, quanto le difficoltà economiche di chi vive al limite della sopravvivenza impongano su individui che avrebbero diritto ad un'esistenza normale scelte strazianti e a rischio di alienamento da se stessi e dai propri legami.
Vincitore della Settimana della critica di Cannes nel 2012, Qui e là è un'opera prima di grande rigore e verità scritta e diretta da Antonio Méndez Esparza, e affronta di petto piaghe sociali devastanti come l'assenza di un sistema sanitario pubblico efficiente o di un orizzonte economico umanamente raggiungibile. Il villaggio di Pedro è una Spoon River di morti e di emigrati dove rimangono solamente i vecchi, le donne (senza lavoro) e i bambini.
La lentezza esasperante della narrazione mette a dura prova la pazienza di noi spettatori abituati a ritmi e tagli di montaggio assai più frenetici. Ma è proprio la gradualità con cui Méndez Esparsa ci fa sentire fisicamente tutta la dolcezza dell'intimità riconquistata da Pedro a rendere devastante la minaccia di una sua nuova assenza. Non ci dimenticheremo facilmente dello sguardo di Pedro sdraiato accanto alla moglie, alternativamente pacificato e inquieto, a seconda di come il mondo intorno decide di giocare con la sua vita, e quella della sua adorata famiglia.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Roberto Nepoti
La Repubblica

A fronte del tradizionale proliferare di cartoon e commedie scacciapensieri che affollano gli schemi festivi, una distribuzione indipendente propone un Natale alternativo con un film bello, pudico e struggente da consigliare senza riserve. Pedro, che ha lavorato a New York da abusivo, torna al suo villaggio messicano per assistere la moglie Teresa, in attesa della terza figlia.

Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Qui e là (A quì y Allà), Messico e States, divisi da una frontiera che tutto può e poco concede. Regia dell'esordiente messicano Antonio Méndez Esparza, si inquadra docu-style in un impossibile ritorno: Pedro rientra nel nativo villaggio di Guerrero, dopo l'immigrazione clandestina negli Usa. Obiettivo, il solito: guadagnare all'estero per campare la famiglia.

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