Titolo originale | Un amour de jeunesse |
Anno | 2011 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia, Germania |
Durata | 111 minuti |
Regia di | Mia Hansen-Løve |
Attori | Lola Creton, Sebastian Urzendowsky, Magne-Håvard Brekke, Valérie Bonneton, Serge Renko Özay Fecht, Gregoire Akcelrod, Olivier Yglesias. |
Uscita | venerdì 22 giugno 2012 |
Tag | Da vedere 2011 |
Distribuzione | Teodora Film |
MYmonetro | 2,90 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 22 gennaio 2015
La regista Mia Hansen-Løve dirige un film sul tema dell'adolescenza vissuta attraverso l'animo dei due protagonisti, Camille e Sullivan. In Italia al Box Office Un amore di gioventù ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 56,8 mila euro e 17,8 mila euro nel primo weekend.
Un amore di gioventù è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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CONSIGLIATO SÌ
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Camille ha quindici anni e un amore grande. Sullivan ne ha diciannove ed è l'oggetto di quell'amore immaturo e totale. Innamorato perdutamente di Camille, il ragazzo è comunque deciso a partire per il Sudamerica in cerca di se stesso e lontano dall'abbraccio soffocante di lei, che non concede margini, respiro, alternativa. La partenza di Sullivan sconvolge la vita di Camille, che tenta il suicidio e poi prova a vivere la sua vita tra le braccia di un maturo architetto norvegese di cui diventa assistente e compagna. Diversi anni dopo, lungo le strade di Parigi, ritroverà Sullivan e con lui un sentimento mai sopito. Ossessionata da quell'amore, Camille si tufferà di nuovo nel suo amplesso e nelle sue promesse disattese.
Attrice ieri per Assayas (che poi la sposa), regista oggi, Mia Hansen-Løve gira il suo terzo film e alla maniera di Truffaut ricrea e reinventa sul set momenti e situazioni vissute nella vita. Come il 'primo amore', quello che non si scorda mai, quello esagerato, quello né con te, né senza di te, quello idealizzato che produce l'imprinting soprattutto se consumato in condizioni di 'affetto'. Quello che Camille nutre per Sullivan e che non la fa respirare. Pedinando due adolescenti in amore, la giovanissima regista francese, classe 1981 e un passato tra le pagine dei Cahiers, racconta la quotidianità di un sentimento ossessivo, di una tempesta emozionale che prende la vita e la rivolta come un guanto.
Aderendo con grazia alla tradizione cinematografica francese, la Hansen-Løve esibisce un'idea di cinema che si nutre dei casi della vita, delle pagine dei libri letti e dei film visti (quelli di Rohmer, quelli di Bresson), restituendo all'amore l'immediatezza dei corpi. Libera dalle gabbie narrative imposte molto (e troppo) spesso dalle produzioni, l'autrice si prende tutto il tempo e i silenzi del mondo mettendo a punto una relazione dove a dire è il linguaggio fisico e materico del corpo e degli sguardi. Eppure qualcosa non va. Dentro un film che pratica con indubbio stile i topoi dell'amore in guerra e prende luce dalla freschezza e dal talento imbronciato di Lola Créton, non c'è nessuna sensibilità da incendiare, nessuna immagine da visualizzare. Il bello stile diventa maniera e la regista manca l'appuntamento con quell'età della vita che presenta in sé una natura drammatica.
Il tempo dell'adolescenza di Camille non diventa simbolo di una 'condizione umana' generale, di una dimensione che è insieme anagrafica ed esistenziale. Incapace di autodeterminarsi e di affrancarsi da un primo amore fallimentare, l'irritante e cocciuta protagonista della Créton governa il film fino a esasperarlo, fino a non riuscire a parlare d'altro, fino a non dire niente altro. Mai inserita in un quadro più ampio di osservazione del paesaggio umano che la circonda, delle figure che incontra e delle loro relazioni, Camille insegue testarda un 'cappello' e una deriva abilitata a promuovere esclusivamente la sconfitta e la negazione della maturità.
UN AMORE DI GIOVENTÙ disponibile in DVD o BluRay |
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Lei ha quindici anni, corpo ancora adolescenziale, tenacia nel perseguire l’obiettivo primario, ombrosa e di poche parole, totalitariamente innamorata. Lui ha qualche anno di più, è già fisicamente un ragazzo, voglia d’amore ma anche di mondo, estroverso, intriso d’amore fino al midollo. Ma c’è una differenza tra l’amore dell’una [...] Vai alla recensione »
Nella vita di ognuno esistono degli incompiuti, siano essi un progetto abbandonato, un incontro fallito, un amore mai compiuto. E questi incompiuti restano sospesi sopra di noi, incombenti come nubi che impediscono a volte di vedere il più limpido dei cieli. Un primo amore vissuto male è sicuramente uno fra gli incompiuti più frequenti, e più dolenti, che accompagnano i primi anni dell' adultità ed [...] Vai alla recensione »
Quanto fa male l'amore e l'abbandono in amore. Il film racconta di Camille e Sullivan che vivono un profondo e intenso amore adolescenziale, ma lui ha bisogno di esplorare il mondo e nonostante il legame fortissimo con la ragazza parte per il Sudamerica. Tornerà quando lei si è rifatta una vita con un architetto, ma l'amore riesplode, non si é mai spento.
Condotto con mano leggera ed assoluta linearità (troppi registi sono ancora convinti che ingarbugliando la vicenda con continui flash-back i film migliorino), vorrebbe, sembrerebbe narrare la vicenda della maturazione sentimentale di due ragazzi, fra i quali l'adolescente Camille, la protagonista, interpretata con infinita grazia malmostosa da una Lola Créton di cui non è difficile [...] Vai alla recensione »
Film nel complesso mediocre. Il tema non è particolarmente originale (piuttosto banale), e non è ben sviluppato. La caratterizzazione dei personaggi è scarsa. La regia mediocre, il ritmo lento. Pessima e inadeguata anche la colonna sonora. Buona la fotografia. Il tutto si risolve in un mucchio di immagini che si susseguono senza alcun filo conduttore, lasciando lo [...] Vai alla recensione »
Visto in lingua originale, do tre stelle, ma ne vale di più. E' raccontata una storia in sè non originale, un amore adolescenziale che man mano, tra pause e vicissitudini, diventa amore fra giovani ingabbiato in una coazione relazionale cui l'epilogo finale non sembra dare sbocchi. Il racconto, e qui è il pregio del film, è fatto con un linguaggio fuori [...] Vai alla recensione »
Passione e sofferenza giovanile. lavoro accettabile, un poco troppo lungo ma tuttosommato gradevole. Una buona fotografia, un montaggio buono.Le musiche appropiate e il doppiaggio eccellente.
Un film che si prende i suoi tempi. Sa di vecchia cinematografia francese con tutti i suoi pregi e i suoi difetti. Per cinefili e appassionati del cinemà francese.
Con il titolo ho reso l'idea di quello che ha trasmesso (nonostante che abbia cercato di SFORZARMI VERAMENTE di capire la profondità del film e dei commenti positivi che ha lasciato la gente) penso che siamo arrivati ad un mondo talmente artefatto che quando vediamo qalcosa di semplice ci si rimane incantati..... ??????? Si ok... mettiamoci la bellezza dell'amore adolescienziale, [...] Vai alla recensione »
A me non è piaciutto come film. Mi aspettavo qualcosa di più. Secondo me ogni film deve avere qualcosa che ti fa entrare nelle scene che ti fa parte di tutto quello che succede, in questo film è quello che mancava. Non c'era niente che ti attirava veramente. Un personaggio come Camille che non è mai sicuro di quello che fa.
L’amore a 15-20 anni, quello che cresce all’insaputa, senza proclami o grandi dichiarazioni, ragazzi che si accompagnano quasi d’istinto e che poi, a volte con un cinismo che fa paura, s’interrompono, finiscono, si riprendono. Sullivan che ha 19 anni sostiene che “dobbiamo fare le nostre esperienze per condividerle”, è spensierato, proteso a scoprire [...] Vai alla recensione »
Esemplificazione filmica del motto: «Il primo amore non si scorda mai» (on oublie jamais son premier amour), Un amore di gioventù di Mia Hansen-Løve, menzione speciale al festival di Locarno, ha una narrazione ricca di interessanti divagazioni di costruzione e di tipo letterario, crepuscolare e capace di dilatare l'adolescenza oltre i suoi confini. Da qualche anno il cinema francese, come del resto [...] Vai alla recensione »
E ben vengano i film francesi, se a dirigerli è qualcuno come Mia Hansen-Løve: che alla sua terza regia (dopo Tutto sarà perdonato e Il padre dei miei figli) ci regala una delle perle di questa stagione. Durante un'estate Camille, 15 anni, vive con Sullivan un amore che sembra possederla interamente. Ma il ragazzo, che ha qualche anno in più di lei, parte per il Sud America; si scrivono; un giorno [...] Vai alla recensione »
È sottile il margine che divide la leziosità dal preziosismo. Specialmente quando il tema è quello dell’adolescenza e dei suoi disorientamenti indecifrabili innanzitutto per chi li vive sulla propria pelle. La trentunenne regista ex attrice Hansen-Love viaggia in bilico sul fatidico limite, ma toccando secondo noi corde degne di Truffaut e Rohmer: «Un amore di gioventù» è un film destinato, comunque, [...] Vai alla recensione »
Sospinto dal vento, un cappello di paglia scivola nell’acqua di un fiume dell’Ardèche, nella Francia del Sud. Cercando di riprenderlo, in quel fiume entra Camille (Lola Créton). Così finisce “Un amore di gioventù” (“Un amour de jeunesse”, Francia e Germania, 2011, 110'). Ora, nel 2007, Camille ha ventitré anni, ma Mia Hansen-Løve ce la racconta da quando non ne aveva che quindici (e lei stessa solo [...] Vai alla recensione »
Mia Hansen-Love è una regista di appena 31 anni, con già quattro lungometraggi al suo attivo. Il quinto, Un amore di gioventù (v.o. Un amour de jeunesse), ha un titolo che rischia di far fuggire chi è allergico a storie d’amore adolescenziali. Sarebbe un errore scartarlo come roba da teenager, poiché l’autore ha un talento semplice ed evoluto distante dalla banalità: i suoi film lasciano il segno. Vai alla recensione »
Mia Hansen-Love è una giovane regista francese (classe 1981 e moglie di Assayas) nota per la grazia e la sensibilità con cui è capace di parlare di sentimenti. L’amore, soprattutto, che è filo conduttore di tutti i suoi film: tre appena, ma tutti e tre premiati ai festival e lodati dalla critica che ha persino scomodato il mondo poetico di un irrangiungibile come Eric Rohmer.
Sullivan non ha ancora vent’anni ma ha già capito cosa vuole. Vuole muoversi, fare esperienze, insomma viaggiare. Anche Camille, che di anni ne ha appena quindici, sa cosa vuole, o così crede. Vuole Sullivan. Non può finir bene, ma per il momento Camille e Sullivan (Lola Créton e Sebastian Urzendowsky) si amano con tutta la passione e la tenerezza del mondo.
Estate 1999, Parigi, una coppia di giovanissimi: lei è innamorata di un amore totale e testardo, mentre lui, pur ricambiandola con tenero ardore, non è disposto a rinunciare alla sua libertà e si prepara a partire per un lungo viaggio in Sud America. Il distacco getta nell’infelicità la quindicenne Camille che arriva a tentare il suicidio. Tuttavia ne riemerge, passano i mesi, gli anni: iscritta all’univers [...] Vai alla recensione »
Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende, e i versi successivi sono di Mia Hansen-Løve. Un amore di gioventù non è il suo più bel film, ma è un bel film: boy-meets-girl, il grado zero della narrazione cinematografica, ma con una convenzionalità così efferata da riscoprirsi arma non convenzionale. In effetti, è la chimica a mettere insieme Sullivan (Sebastian Urzendowslcy) e Camille (Lola Créton, rimane [...] Vai alla recensione »
Mia Hansen-Løve è davvero brava a mettere in scena le storie d’amore. La passione, i tormenti, il dolore, la fatalità, la forza con cui, a volte, ci lasciano nella disperazione. Si può dire quello che si vuole sul fatto che sia un tema un po’ abusato, ma in ogni caso, a trent’anni e con tre film all’attivo, Mia Hansen-Løve s’impone come uno dei più luminosi talenti emergenti del cinema francese.