Anno | 2011 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Corea del sud |
Regia di | Jang Jin |
Attori | Kim Su-ro, Kim Dong-wook, Kim Ji-Won, Shim Eun-kyung, Kim Mu-Yeol Lim Won-hie, Kim Won-He, Soon-jae Lee, Lee Han-Wi. |
MYmonetro | 2,75 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 19 aprile 2011
Diverse persone incrociano le proprie vite all'interno di un ospedale
CONSIGLIATO SÌ
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La madre di Mimi lotta contro il cancro, aspetta un trapianto di midollo e spera di guarire presto ma il donatore viene accusato di omicidio dalla polizia e così la figlia decide di rincorrerlo ovunque pur di dare una speranza alla madre. Nel frattempo un avvocato cerca dappertutto una borsa che apparteneva alla moglie scomparsa da poco e un tassista scopre che il nonno in punto di morte non ha mai dimenticato una donna conosciuta in passato.
Apparentemente slegate tra loro, le storie di Jang Jin fanno parte di un sistema complesso che, attorno alla musica paradisiaca di un cd caduto dal cielo, unisce le personalità più disparate. Malgrado il film sia stato un fiasco in patria e sia un'opera non conclusa, troppo prevedibile nelle risoluzioni finali, rappresenta ancora una volta la prova di un talento artistico votato ad una comicità raffinata, insieme di brio ricercato e pathos melodrammatico. Tutti i personaggi hanno tic nervosi o manie ossessive che li rendono molto più umani di quello che potrebbero apparire all'inizio. Il regista conferma così la sua predilezione per uno stile ricco e barocco (la rappresentazione onirica del Paradiso è curata nei dettagli, dalla morbida poltroncina per i sonnellini agli alberi rosa dei giardini), coloratissimo e fin troppo surreale (la pioggia di cd dovrebbe avere un effetto catartico ma risente di un'intenzionalità troppo ancorata alla voglia di stupire).
Quando il film racconta le storie terrene, forma e contenuto si assemblano con forza, ma nel momento in cui entra in gioco il soprannaturale, per imporsi abbondantemente nel finale, i caratteri perdono di credibilità e anche le vicende umane, tutte risolte con il raggiungimento conciliante del bene assoluto, assumono le caratteristiche più stucchevoli di una favola per bambini. Un peccato, perché la prima parte del film è un'interessante rappresentazione umana, fatta di ironia e bonarietà.