Titolo originale | Zhao shi gu er |
Anno | 2010 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Cina |
Regia di | Chen Kaige |
Attori | Man Cheuk Chiu, Fan Bingbing, You Ge, Hai-Qing, Xiaoming Huang, William Wang Xueqi Wang, Zhang Fengyi. |
Tag | Da vedere 2010 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,25 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 24 gennaio 2011
Al massacro della famiglia Zhao sopravvive un bambino che, allevato da un medico e da sua moglie, crescerà bramando vendetta.
CONSIGLIATO SÌ
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Il clan degli Zhao ha dominato in Cina. Ora uno di loro e' Primo Ministro e l'altro e' un giovane e vittorioso generale, Zhao Shuo, che e' sposato con la sorella del re. Ma un giorno il generale Tu'an Gu stermina il clan e si mette in cerca del figlio neonato di Zhao Shuo. La madre, prima di ucciderlo, lo ha affidato ad un povero medico. Tu'an Gu ordina che tutti i neonati vengano strappati alle famiglie e la moglie del medico consegna, invece del suo piccolo, il figlio di Shuo. Ora il padre e' costretto a dire che quello e' invece suo figlio, convinto che la moglie possa salvare l'altro e che cosi' venga evitata una strage degli innocenti. Ma Tu'an Gu scopre la donna con il bambino e li uccide entrambi essendo certo di aver eliminato il pericoloso erede. La vendetta del medico richiedera' tempo ma sara' lucida: fara' in modo che il bambino sopravvissuto viva a stretto contatto con il perfido generale, che costui gli si affezioni e che proprio da lui riceva la morte. Il progetto e' ambizioso ma non tiene conto dei sentimenti del bambino divenuto giovane uomo. Si potrebbe definire shakespeariano questo film di Chen Kaige se l'aggettivazione non fosse troppo usurata. Shakesperiano perche' gli elementi dei drammi del Bardo vengono rivisitati nello loro componenti piu' pregnanti all'interno di una narrazione impeccabile in quanto a stile visivo e a recitazione. Chen Kaige mostra e dimostra come si possa fare un cinema veramente popolare senza perdere un fotogramma sul piano della qualita' e dello spessore dei temi affrontati. L''ambiguita' del Male e' ben rappresentata da Tu'an Gu un uomo pronto a sterminare con ogni mezzo i propri nemici ma altrettanto disponibile e tenero con un bambino che sente sempre piu' come 'suo'. Viene in mente l'Hitler de La caduta vedendo Sacrifice ma e' talmente ampia la tavolozza di temi affrontati (dall'amore fraterno alla vendetta covata a lungo, dall'innocenza dell'infanzia che reca al suo interno una dose di malvagita' al bisogno di trovare in un essere in formazione una copia di se stessi) che le due ore di durata sembrano faticare nel contenerla. Invece la vicenda scorre via in un baluginare di armi e di colori secondo la piu' consolidata tradizione del cinema cinese di alto livello proponendo agli spettatori quesiti sul senso della vita e delle relazioni che sono e restano eterni e validi sotto qualsiasi latitudine e in ogni epoca.