Anno | 2010 |
Genere | Thriller |
Produzione | USA |
Durata | 121 minuti |
Regia di | Monte Hellman |
Attori | Waylon Payne, Bonnie Pointer, Lathan McKay, Mallory Culbert, Gregory Rentis, Rob Kolar, Nic Paul, Michael Bigham, Fabio Testi, John Diehl, Cliff De Young Dominique Swain, Tygh Runyan, Shannyn Sossamon. |
Tag | Da vedere 2010 |
MYmonetro | 3,25 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 29 luglio 2010
Al Box Office Usa Road to Nowhere ha incassato 38,6 mila dollari .
CONSIGLIATO SÌ
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Mitch Haven è un giovane regista che vuole realizzare un film basato su una vera crime story che coinvolge un maturo politico del North Carolina e la sua giovane amante, Velma Duran. Mentre lavora alla sceneggiatura e cerca il giusto volto per la protagonista, s'imbatte nel provino della semisconosciuta Laurel Graham, che pare la reincarnazione del personaggio reale. E così è: Laurel è Velma Duran, lo sa lei e lo sa anche un detective assicurativo prestato al set come muratore. Intanto, Mitch Haven trasforma malauguratamente la passione per il film che sta girando in passione cieca per la sua musa.
All'inizio lo vediamo mostrare il girato alla blogger (l'ex Lolita di Adrien Lyne) che per prima, con un articolo sui misteri del fatto di cronaca, aveva risvegliato il suo interesse. Della fine, invece, non possiamo dire nulla, se non lasciar parlare il titolo, Road to Nowhere, che si adatta al film nel film quanto alla strada imboccata dal protagonista. Quel che è certo è che lo stesso titolo non parla, invece, per la pellicola primaria, complessa ma indubbiamente ben strutturata, né per il vecchio Monte Hellman, che torna dopo 22 anni con un film insolito per lui ma nel quale sostiene di ritrovarsi pienamente per la prima volta. Che sia una provocazione o semplicemente l'esternazione del miglior pensiero che un regista possa pensare (la certezza di aver guardato con occhi nuovi, ogni volta tornati miracolosamente vergini) poco importa. Il maestro indie chiamato da Coppola per tagliare Apocalypse Now, produttore de Le Iene e dunque fautore dell'esordio di Quentin Tarantino, poteva raccontare qualsiasi storia e ... così ha fatto, raccontando, di fatto, il dispositivo.
Road to Nowhere è dichiaratamente un film sul cinema, che si apre come un film del tardo Godard e si accomoda a metà tra Hollywood Vermont e Mulholland Drive. Un regista, una bellissima ragazza (Shannyn Sossamon), un mondo che non conosce la nozione di identità ma solo quella di travestimento, una gita a Londra, una a Roma e una sul lago di Garda, a casa di Fabio Testi: questi gli ingredienti del ritorno di Monte. Impossibile prenderlo troppo sul serio, impossibile non goderselo dall'inizio alla fine.
Visto stanotte (grazie RAI 3) per la prima volta, edizione originale sottotitolata. Stupendo, sono rimasto per tutto il tempo affascinato ed incantato. Film nel film, come nel migliore Truffaut, con un magistrale senso del tempo. Qualcuno ha detto che non si capisce la trama: e questo cosa c'entra col cinema? Ragazzi, siamo al livello di chi dice che i quadri di Picasso sono "brutti" [...] Vai alla recensione »
Le ultime parole di questo film, dopo tutti i titoli di coda, recitano letteralmente : "This is a true story". Infatti Hellman ci racconta la vera storia del cinema, storia di finzione, di commistione indefinibile fra realtà e sogno, tra fatti che succedono e fatti che sono stati solo scritti, ma per i quali la scrittura filmica è come una formula magica, che trasforma la vicenda [...] Vai alla recensione »