gella
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martedì 7 giugno 2011
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nolan ci mette tutti a dormire e ci fa sognare
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Ci ha entusiasmato con Memento, angosciato con Insomnia, ingannato con The Prestige, turbato i sonni con Il Cavaliere Oscuro e ora ci mette tutti a dormire e ci fa sognare con Inception. A esattamente un decennio di distanza dal suo primo capolavoro, Cristopher Nolan continua a regalarci emozioni.
Dom Cobb è un ladro professionista che si occupa di «estrarre» delle informazioni dalle menti delle persone mentre queste dormono, insinuandosi nei loro sogni. Contattato da un potente industriale di nome Saito, riceve da quest'ultimo un incarico particolare. Non si tratta di un'estrazione, ma di un «innesto» (Inception). Cobb dovrà dunque inserire un'idea che attecchisca nella mente di una persona.
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Ci ha entusiasmato con Memento, angosciato con Insomnia, ingannato con The Prestige, turbato i sonni con Il Cavaliere Oscuro e ora ci mette tutti a dormire e ci fa sognare con Inception. A esattamente un decennio di distanza dal suo primo capolavoro, Cristopher Nolan continua a regalarci emozioni.
Dom Cobb è un ladro professionista che si occupa di «estrarre» delle informazioni dalle menti delle persone mentre queste dormono, insinuandosi nei loro sogni. Contattato da un potente industriale di nome Saito, riceve da quest'ultimo un incarico particolare. Non si tratta di un'estrazione, ma di un «innesto» (Inception). Cobb dovrà dunque inserire un'idea che attecchisca nella mente di una persona. La persona in questione è Robert Fischer, figlio del rivale d'affari di Saito. L'idea è semplice: alla morte del genitore, il figlio dovrà convincersi che l'unica cosa da fare è quella di frammentare e quindi distruggere l'impero economico del padre. In cambio Saito offrirà a Cobb la possibilità di tornare negli Stati Uniti, dov'è ricercato per omicidio, e di poter rivedere i propri figli. Cobb accetta e insieme al fidato socio Arthur, al chimico Yusuf, al falsario Eames, all'architetto Arianna e allo stesso Saito, organizza l' «innesto» a Fischer.
Il fatto che Nolan abbia mantenuto la trama del film avvolta nel mistero (durante il casting faceva leggere la sceneggiatura agli attori solo nel suo ufficio, e lo stesso trailer risultò alquanto oscuro ed enigmatico) ci fa capire come al regista piaccia ingannare gli spettatori. L'illusionista Nolan sembra quasi che voglia prendersi gioco di noi. Lo fece con Memento, in maniera ancora più evidente in The Prestige, e ora si ripete con Inception. Tuttavia non si limita a imbrogliarci, ma esplora il mondo onirico, soffermandosi a studiare le complesse dinamiche della psiche umana. Nonostante la pellicola duri quasi due ore e mezza, Nolan riesce a condurci, con maestria, attraverso il tortuoso universo dei sogni mantenendo alta l'intensità dell'azione, grazie soprattutto a sequenze spettacolari (la lotta all'interno del corridoio senza gravità e la caduta del furgone dal ponte sono mozzafiato), ad un'incalzante colonna sonora e ad un cast eccellente: Leonardo di Caprio ci ha abituati a performance monumentali e qui non è certo da meno. Eccellenti anche le prove degli altri attori, dall'astro nascente Joseph Gordon-Levitt all'altrettanto talentuosa Ellen Page, passando per l'affascinante Marion Cotillard (che interpreta la tormentata, ma allo stesso tempo bellissima Mal Cobb) e al sempre carismatico Michael Caine. Davvero affascinanti gli effetti speciali e sonori (non a caso il film si è aggiudicato l'oscar in entrambe le categorie) e ugualmente suggestiva la fotografia di Wally Pfister, anche lui premiato con l'oscar. Il tutto diretto magistralmente da Nolan, che si concede pure dei rimandi alla mitologia (Arianna è la figura mitologica che aiutò Teseo ad uscire dal labirinto), al cinema (la canzone «Non, je ne regrette rien» è di Edith Piaf, personaggio interpretato dalla stessa Marion Cotillard nel film La vie en rose) e a se stesso (Cobb è infatti lo stesso nome del ladro nel film Following, primo lungometraggio diretto da Nolan).
In conclusione se non avete ancora visto questo capolavoro, ma siete intenzionati a farlo, un solo consiglio posso darvi: entrate in sala con la consapevolezza che questo non è un film come tutti gli altri. Sedetevi, liberate la mente e lasciatevi condurre attraverso il favoloso labirinto di Inception. Ma se per caso vi piacciono i film dalla trama lineare, allora andate a sognare da un'altra parte.
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ilconterik
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giovedì 7 luglio 2011
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il trionfo del subconscio
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Leonardo di Caprio nell’ultima fantasia di Chrisopher Nolan interpreta Dom Cobb, un esperto in sicurezza del subconscio, che in quanto tale è anche il miglior ladro di idee esistente al mondo.
La storia infatti è ambientata in un futuro in cui è possibile accedere ai sogni altrui, modificarne l’architettura e popolarli con il subconscio del soggetto sognante. In questa maniera le idee che ognuno di noi vorrebbe mantenere segrete prendono corpo e possono essere scovate in luoghi difficilmente raggiungibili all’interno del sogno, come, ad esempio, una banca o una cassaforte.
Nolan è abile nel ricreare delle regole specifiche per il mondo dei sogni, che gli permettono di rendere quello che, alla prova dei fatti, è un film di azione, in un’ opera universale che può contare anche su un buon apporto filosofico.
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Leonardo di Caprio nell’ultima fantasia di Chrisopher Nolan interpreta Dom Cobb, un esperto in sicurezza del subconscio, che in quanto tale è anche il miglior ladro di idee esistente al mondo.
La storia infatti è ambientata in un futuro in cui è possibile accedere ai sogni altrui, modificarne l’architettura e popolarli con il subconscio del soggetto sognante. In questa maniera le idee che ognuno di noi vorrebbe mantenere segrete prendono corpo e possono essere scovate in luoghi difficilmente raggiungibili all’interno del sogno, come, ad esempio, una banca o una cassaforte.
Nolan è abile nel ricreare delle regole specifiche per il mondo dei sogni, che gli permettono di rendere quello che, alla prova dei fatti, è un film di azione, in un’ opera universale che può contare anche su un buon apporto filosofico.
Guardando il film, infatti, viene spontaneamente da chiedersi se quello che noi chiamiamo “il mondo reale” sia davvero la realtà, o se invece il sogno non sia una dimensione più autentica, o almeno una di pari dignità a quella tradizionale. A rigor di logica, ogni essere umano trascorre quasi la metà della sua vita dormendo e dunque sognando: con che argomenti allora si può affermare che il mondo dei sogni non sia reale?
Analoghe riflessioni erano già state suggerite da altri titoli del cinema degli anni ’90, come Matrix ad esempio, ma nel finale Nolan riesce a mettere ancora più in crisi lo spettatore di quanto non lo sia già. Infatti, l’unico modo per svegliarsi coscientemente da un sogno è quello di morire. In questo modo la morte assume un significato nuovo: non è più la fine di tutto ciò che è sensibile, ma non è altro che un momento di transizione verso una realtà più autentica.
Inception non è un film semplice da decifrare alla prima visione.
Il montaggio confonde l’ordine cronologico degli eventi e li unisce in un unico flusso, confondendo anche i diversi livelli di sogno e realtà. Anche il sound design, che è molto curato e di pregevole fattura, è un elemento di connessione fra le varie dimensioni in cui i personaggi si muovono, ed è in grado trasportare lo spettatore nel cuore dell’azione e contemporaneamente di fare da filo conduttore fra una dimensione e l’altra, in modo che il pubblico non si smarrisca, come il protagonista rischia di fare, all’interno della fitta trama di realtà parallele.
E’ curioso che Nolan, nell’era degli effetti digitali e della computer graphic, non si affidi al canonico green screen per le riprese delle scene d’azione in assenza di gravità, ma scelga la via ben più dispendiosa di far costruire il set su argani idraulici in grado di far recitare per davvero gli attori in condizioni di gravità estreme.
Anche se non è semplice notarlo, lo spettatore dall’occhio più esperto potrebbe apprezzare questa scelta, che rende questa grande finzione ancor più realistica, in perfetto accordo con l’idea creare confusione fra realtà e sogno. Sebbene tale scelta abbia comportato un ingente lievitazione dei costi produttivi, il record di incassi della pellicola, che nel mondo ha ormai superato gli 815 milioni di dollari a fronte di un budget di dimensioni, ha reso la spesa tranquillamente sostenibile.
Come suggeriscono gli incassi, Inception è un grande film, capace di riempire le sale cinematografiche grazie alla sua spettacolarità, ma senza scadere velocemente nel banale. Un film per tutti, dunque, anche se chi non ama i film d’azione potrebbe storcere il naso.
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bella earl!
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sabato 15 ottobre 2011
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il sogno di nolan; di caprio in estasi mistica.
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- Nessuna idea è semplice quando devi piantarla nella mente di un'altra persona -
Dominic Cobb ha un'abilità particolare: riesce a infilarsi nei sogni delle persone per prelevare i segreti più nascosti del loro subconscio. Questa particolare abilità gli ha portato un sacco di lavori che lo tengono lontano da casa e dai suoi figli complice anche un'accusa di omicidio che grava sulle sue spalle. Quando Mr. Saito, un multimilionario, gli offre un ultimo lavoro con la promessa di un sano ritorno a casa senza alcuna accusa Cobb accetta. Il lavoro è difficile: deve impiantare un'idea nella testa di un rivale in affari di Saito. Il compito sarà arduo.
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- Nessuna idea è semplice quando devi piantarla nella mente di un'altra persona -
Dominic Cobb ha un'abilità particolare: riesce a infilarsi nei sogni delle persone per prelevare i segreti più nascosti del loro subconscio. Questa particolare abilità gli ha portato un sacco di lavori che lo tengono lontano da casa e dai suoi figli complice anche un'accusa di omicidio che grava sulle sue spalle. Quando Mr. Saito, un multimilionario, gli offre un ultimo lavoro con la promessa di un sano ritorno a casa senza alcuna accusa Cobb accetta. Il lavoro è difficile: deve impiantare un'idea nella testa di un rivale in affari di Saito. Il compito sarà arduo.
E' Christopher Nolan, mago delle sensazioni e cineasta che, negli ultimi anni, ha presentato film dalla carica emotiva notevole e dalla grande qualità, a dirigere questo Inception dai toni cupi e melodrammatici. Da quando i produttori d'oltreoceano danno al regista inglese carta bianca per i suoi lavori, Nolan non si risparmia e da prova di essere dignitario di quella fiducia sfornando un grande film dalla trama contorta e dal finale ambiguo a lui tanto caro. Grande lavoro è stato svolto anche nella scelta e nell'interpretazione degli attori: Di Caprio, in stato di grazia, da grande prova di sé sfornando un'interpretazione che molti hanno definito degna di un Oscar; Gordon-Levitt si conferma come una grande promessa del cinema americano; la bellissima Marion Cotillard dimostra di essere un'attrice completa e degna d'ogni ruolo. La vera sorpresa di questo film è, però, Tom Hardy che al suo primo, vero, grande trampolino di lancio non si fa sfuggire una chiara occasione mettendo a segno un grande colpo per la sua carriera. Forza Chris continua a lavorare così e stai tranquillo che i tuoi film saranno apprezzati da tutti.
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bibi1978
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lunedì 27 settembre 2010
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da vedere al cinema !!!
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Anche se non è il mio genere (azione, fantascienza) è stata un'ottima esperienza! da vedere assolutamente al cinema, sia per gli effetti speciali, sia per il livello di concentrazione necessario ed indispensabile per comprendere l'intreccio... il regista è geniale, ma cosa sogna la notte???
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kayton
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giovedì 30 settembre 2010
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nolan chiude il cerchio
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Da Memento, pellicola cult che gli ha dato la fama appena 30enne, a Inception sono passati esattamente 10 anni: Christopher Nolan ha chiuso il cerchio, dimostrando una piena maturità. Dimostrando, come nessun'altro, di saper piegare una storia alla potenza dell'immagine.
Dominic Cobb (Leonardo Di Caprio) è un ladro di pensieri, capace di entrare nei sogni delle persone ed estrarre i loro segreti. L'industriale giapponese Saito lo ingaggia per effettuare il processo inverso: innestare nella mente di un suo concorrente un'idea, per avere così campo libero nel controllo del settore energetico. La trama è quasi impossibile da raccontare, perché le parole non basterebbero a spiegare tutto quello che accade davanti alla macchina da presa, guidata da Christopher Nolan per 142 minuti.
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Da Memento, pellicola cult che gli ha dato la fama appena 30enne, a Inception sono passati esattamente 10 anni: Christopher Nolan ha chiuso il cerchio, dimostrando una piena maturità. Dimostrando, come nessun'altro, di saper piegare una storia alla potenza dell'immagine.
Dominic Cobb (Leonardo Di Caprio) è un ladro di pensieri, capace di entrare nei sogni delle persone ed estrarre i loro segreti. L'industriale giapponese Saito lo ingaggia per effettuare il processo inverso: innestare nella mente di un suo concorrente un'idea, per avere così campo libero nel controllo del settore energetico. La trama è quasi impossibile da raccontare, perché le parole non basterebbero a spiegare tutto quello che accade davanti alla macchina da presa, guidata da Christopher Nolan per 142 minuti. 142 minuti che scorrono bagnati dall'adrenalina allo stato puro. La sceneggiatura complessa - Nolan ha impiegato ben 12 anni per scriverla - è messa al servizio delle scelte estreme in chiave di regia. I sogni nei sogni, in cui Cobb e la sua squadra si addentrano, diventano la base perfetta per effettuare continui salti tra una scena e l'altra, tra un livello di sogno e l'altro. Ne nasce un montaggio movimentato che sembra disegnare spirali, mantenendo sempre alta la cifra stilistica nolaniana. Eccetto nella parte (quasi finale) in cui i protagonisti si ritrovano a scappare nel bianco della neve, armati di motoslitte e pistole come in una classica pellicola con James Bond. Forse un richiamo voluto perché Nolan dice di essere un grande fan dell'agente 007, ma sicuramente una lieve incrinatura nel risultato complessivo di Inception.
Dopo Shutter Island, Di Caprio sembra ormai essersi impossessato del ruolo-feticcio del padre-marito impegnato a gestire un rapporto tormentato con la propria moglie (Marion Cotillard). Tra le altre prove da segnalare quella di Ellen Page, la ragazza-madre di Juno, qui nel ruolo di un architetto di realtà virtuali, che risulta purtroppo ancora intrappolata nel corpo e nel viso di una liceale.
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a2magazine
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lunedì 11 ottobre 2010
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nolan "prestigiatore" della mente!
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Siete sicuri che la realtà che state vivendo non sia un sogno? Christopher Nolan conferma le sue capacità di “prestigiatore ” della mente e ci regala un'altra storia intrigante e perversa. Come perverso è il triplice salto nell’inconscio e allo stesso modo la volontà di mettere su grande schermo tutto questo! Non resta che fare i complimenti al regista di Memento, Il Cavaliere Oscuro e di The Prestige, perché non solo il film funziona, ma rende anche abbordabile al pubblico la trama alquanto intrecciata. Impresa non facile, se si considera che Nolan, non contento della complessità dell’operazione, realizza il tutto con una fotografia molto suggestiva.
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Siete sicuri che la realtà che state vivendo non sia un sogno? Christopher Nolan conferma le sue capacità di “prestigiatore ” della mente e ci regala un'altra storia intrigante e perversa. Come perverso è il triplice salto nell’inconscio e allo stesso modo la volontà di mettere su grande schermo tutto questo! Non resta che fare i complimenti al regista di Memento, Il Cavaliere Oscuro e di The Prestige, perché non solo il film funziona, ma rende anche abbordabile al pubblico la trama alquanto intrecciata. Impresa non facile, se si considera che Nolan, non contento della complessità dell’operazione, realizza il tutto con una fotografia molto suggestiva. La pellicola si arricchisce di effetti speciali e scene di azione molto rapide; entrambe sono dosate con saggezza e diventano funzionali all’intreccio narrativo, non ne sostituiscono la sostanza. La sceneggiatura è il vero capolavoro di questo film, non stuipisce che il regista abbia impiegato molti anni alla sua stesura. Lontano dal trend del 3d, ma con un cast accurato e ricco di interpreti famosi, scorre veloce e vi trascina tra i meccanismi della mante umana, reali o interpretativi. Sarete sovrastati dalle proiezioni del subconscio dei protagonisti, rapide e inaspettate. Un lavoro “non catalogabile”, unico nel suo genere, capace di creare suspense da thriller in un contesto da fantascienza (quale migliore ambientazione della mente umana?), con sequenze da action-movie che non appiattiscono il pensiero ma anzi, lo tengono sempre attento sulla scena. Due ore e mezzo incollati allo schermo: se non si può definire un “capolavoro” questo, allora ci siamo molto vicini!
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mr.duff
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venerdì 15 ottobre 2010
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complicato ma d'impatto!
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Film molto complicato, bisogna seguirlo con molta attenzione, cosa un po difficile se si va a vederlo con gli amici però basta poco! Dura 2 oree mezza...il film ti prende forse non all'inizio, appena compare l'attrice di Juno l'interesse aumenta e il film prende una nuova svolta. Effetti spaziali spettacolari, d'effetto, dialoghi ben curati alcune battute ti fanno pensare...Il finale è complesso e forse ha diverse interpretazioni.Se si volesse dare una spiegazione a tutto e entrare nei particolari con la logica secondo me non avrebbe piu nessun senso questo film però soffermandosi a cio che viene mostrato e facendosi trasportare è un ottimo film. Consigliato a chi è aperto mentalmente e vuole vedere un film serio e impegnativo.
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ntn93
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lunedì 18 ottobre 2010
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cs desiderereste da 1 film?in una parola..unsogno
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Cosa desiderereste da un film? In una parola...Un Sogno! E' proprio quello che riesce a regalare Inception: l'illusione che il sogno si stia sostituendo alla realtà, e che il subconscio prenda il sopravvento sulla parte razionale del nostro Io. E' puro estro, il sogno, è voglia di evadere, brio! Così tutte le tappe di questo viaggio sono egregiamente rappresentate da Christopher Nolan in 150 minuti di puro spettacolo, azione, suspance, sentimento ed immaginazione...Se poi tra gli interpreti ci sono Di Caprio, notevolmente maturato come attore, e Ken Watanabe, altrettanto abile nella sua parte da "cattivo", allora nn ci si può meravigliare se il risultato di questo film è sensazionale! L'inizio, la conclusione, ogni attimo.
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Cosa desiderereste da un film? In una parola...Un Sogno! E' proprio quello che riesce a regalare Inception: l'illusione che il sogno si stia sostituendo alla realtà, e che il subconscio prenda il sopravvento sulla parte razionale del nostro Io. E' puro estro, il sogno, è voglia di evadere, brio! Così tutte le tappe di questo viaggio sono egregiamente rappresentate da Christopher Nolan in 150 minuti di puro spettacolo, azione, suspance, sentimento ed immaginazione...Se poi tra gli interpreti ci sono Di Caprio, notevolmente maturato come attore, e Ken Watanabe, altrettanto abile nella sua parte da "cattivo", allora nn ci si può meravigliare se il risultato di questo film è sensazionale! L'inizio, la conclusione, ogni attimo...tutto perfettamente misurato e compiuto! Non potrà diventare altro che esempio di ottimo cinema, quello che oggi non è più così comune!!
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lorenzo goria
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lunedì 7 febbraio 2011
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inception
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Un film spettacolare in tutto e per tutto! Con Inception si torna a sorprendere e ad emozionare senza abuso di effetti speciali computerizzati, con un audio davvero coinvolgente e scene d'azione veramente mozzafiato!
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lorenzo goria
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lunedì 7 febbraio 2011
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inception
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Un film spettacolare in tutto e per tutto! Con Inception si torna a sorprendere e ad emozionare senza abuso di effetti speciali computerizzati, con un audio davvero coinvolgente e scene d'azione veramente mozzafiato!
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