fannyp.
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martedì 8 febbraio 2011
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capolavoro cinematografico
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Grandissimo film.....geniale, ben studiato, originale ma difficile da capire.....non credo sia un film adatto a tutti perchè in alcuni tratti è un po' difficile tenere il passo anche se la sceneggiatura è perfetta....tutto è collegato nel modo giusto, non ci sono errori, non c'è banalità!!!!Di caprio cosi' come gli altri attori mostrano una bravura assoluta.....anche Nolan ovviamente un creatore magnifico!!!!!
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ipno74
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mercoledì 9 febbraio 2011
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nolan non finisce mai di stupire!!!
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Questo film non è per tutti, bisogna avere una mente aperta alla fantasia, al mondo dei sogni.
Questo film sembra tratto da un racconto di Scarltt Thomas, perchè unisce scienza a fantascienza, è un giallo unito al, fantasy.
Non riesco a relegarlo ad un genere di film, quindi lo metto nella lista dei film di " non genere".
Un Di Caprio sempre più bravo.
Un film va va visto e rivisto quanto volete perchè troverete sempre un argomento diverso di cui parlare.
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(di weach)
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il cinefilo
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domenica 27 marzo 2011
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inception:labirintico capolavoro di stile
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Non è facile analizzare un film come inception ma voglio tentare:innanzitutto cosa si intende con questo titolo?risposta:ci si riferisce a un"innesto"...definizione di"innesto"per questo film:inserimento di un idea nella mente di qualcuno al fine di modificarne una determinata opinione o obiettivo prioritario.
Le premesse fantascientifiche iniziali,però,parlano di"estrazione"dei sogni e delle"idee"che quei sogni contengono ovvero esattamente il contrario dello scopo successivo...Dom Cobb(Di Caprio nella sua interpretazione migliore fino ad oggi)è uno specialista nel"prelevare"i sogni altrui inaugurando,in tal modo,una sorta di nuova generazione del crimine.
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Non è facile analizzare un film come inception ma voglio tentare:innanzitutto cosa si intende con questo titolo?risposta:ci si riferisce a un"innesto"...definizione di"innesto"per questo film:inserimento di un idea nella mente di qualcuno al fine di modificarne una determinata opinione o obiettivo prioritario.
Le premesse fantascientifiche iniziali,però,parlano di"estrazione"dei sogni e delle"idee"che quei sogni contengono ovvero esattamente il contrario dello scopo successivo...Dom Cobb(Di Caprio nella sua interpretazione migliore fino ad oggi)è uno specialista nel"prelevare"i sogni altrui inaugurando,in tal modo,una sorta di nuova generazione del crimine.
Gli ovvi riferimenti a MATRIX sono di natura strettamente estetica poichè i pilastri ideologici di base sono completamente diversi:l'idea di una realtà immaginaria non si basa su un"inganno"totalitario delle"macchine"(come era nella famosa trilogia)bensì,in questo caso,sulla realtà stessa nella quale ci si ritrova a muovere ogni giorno e in cui le persone che si incontrano da svegli vengono memorizzate nel"subconscio"ovvero un altro modo per definire,in termini psicanalitici,il concetto di"inconscio".
Quelle stesse persone sopra citate,nel sogno,mantengono intatto il loro aspetto fisico assumendo,però,la connotazione di"proiezioni dell'subconscio"e,all'interno dell'immaginario molto abilmente concepito dal regista-sceneggiatore Christopher Nolan,si apre un labirinto fatto di pensieri,emozioni e riflessioni difficili da controllare come dimostra l'immagine-ricordo della moglie del protagonista la quale è resa sempre più pericolosa dall'ossessivo senso di colpa che affligge Don Cobb per il timore di essere stato il responsabile della sua morte.
Da notare anche la figura dell'"architetto"(l'attrice è Ellen Page)che ha il compito di concepire la struttura della realtà nella mente in cui ci si deve muovere...i sogni,per quanto possano essere effettivamente incontrollabili,sono e rimarranno una"proiezione"dei nostri desideri o paure più nascosti e che,nel film,si mescolano letteralmente ai ricordi dell'individuo come dimostra la sequenza in cui D.Cobb e l'architetto si muovono su un ascensore visionando i vari"piani"del suo drammatico passato...da notare che il bottone più in basso rappresenta l'ultimo grado del senso di colpevolezza da cui si sente imprigionato.
La procedura dell'innesto dell'idea su Robert Fischer passa attraverso tre livelli ovvero che a ogni"livello"corrisponde una situazione sempre più"militarizzata"(si parla di"difesa")del cervello umano e qui la bellezza della storia viene ulteriormente e fascinosamente radicalizzata poichè si finisce,dopo innumerevoli peripezie,a sfociare nella"città immaginaria"che,nel passato,venne lentamente"costruita"dai coniugi Cobb...non si può parlare di questo"passato" senza tenere in considerazione che il tempo nel sogno appare come allungato rispetto al"tempo reale" (per cui cinque minuti possono diventare un ora nel sogno e un attesa ancora maggiore può comportare,nella mente,un periodo che può oscillare tra i mesi e,addirittura,gli anni).
Il confronto-scontro finale con la proiezione della moglie(e non con quella vera,sia chiaro)si può interpretare come una lotta contro sè stesso...una lotta in cui Cobb rischia di mettere in pericolo anche la propria salute mentale ma il cui esito potrà essere la liberazione dei propri sensi di colpa...una volta che si prenderà coscienza del fatto che un immagine non può sostituire la persona vera e che non si può vivere nei ricordi ma,al contrario,guardare al futuro con serenità...e lui riesce a vincere questa battaglia.
INCEPTION di Christopher Nolan è un innovazione cinematografica malgrado sia un innovazione che non riesce,però,a diventare una vera rivoluzione ma tanto basta a farne un complesso capolavoro e consacrare definitivamente il regista sopra citato come uno dei più importanti degli ultimi anni.
NOTA:i critici cinematografici che non ne parlano,se non come un capolavoro,almeno come qualcosa che ci va abbastanza vicino farebbero meglio a cambiare mestiere oppure ritirarsi in campagna a coltivare le melanzane.
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darkenry
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lunedì 9 maggio 2011
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straordinario!
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Nolan è un grande. Ormai chi ha visto i suoi film può confermarlo (soprattutto dopo aver visto il cavaliere oscuro). Ma questo qui è un capolavoro di quelli che rimaranno nella storia! Un film che ti fa restare incollato allo schermo fino alla fine mentre ti stupisci dell'originalità e della bravura del regista, del cast e delle persone che hanno realizzato il film. Gli oscar del tutto meritati (anche se mi dispiace che Nolan non sia stato candidato come miglior regista). Nolan è uno di quei pochi registi che riesce a regalarti grandissime emozionie che riesce, senza tralasciare neanche il più piccolo dettaglio, a coinvolgerti in film meravigliosi pieni di suspense e colpi di scena.
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Nolan è un grande. Ormai chi ha visto i suoi film può confermarlo (soprattutto dopo aver visto il cavaliere oscuro). Ma questo qui è un capolavoro di quelli che rimaranno nella storia! Un film che ti fa restare incollato allo schermo fino alla fine mentre ti stupisci dell'originalità e della bravura del regista, del cast e delle persone che hanno realizzato il film. Gli oscar del tutto meritati (anche se mi dispiace che Nolan non sia stato candidato come miglior regista). Nolan è uno di quei pochi registi che riesce a regalarti grandissime emozionie che riesce, senza tralasciare neanche il più piccolo dettaglio, a coinvolgerti in film meravigliosi pieni di suspense e colpi di scena. Che dire? Da vederselo e rivederselo centinaia di volte!
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francesco84
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sabato 25 settembre 2010
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bello, complicato e movimentato. come piace a me!!
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Nolan non delude le aspettative e dopo Memento, The Prestige e i due episodi di del nuovo Batman... ecco arrivare Inception, nato da una idea di Nolan più di 10 anni fa arriva adesso sugli schermi.
Il film conferma quanto di buono il giovane regista aveva fatto vedere fino ad ora, mai banale o scontato, ottimo per quanto riguarda la propensione alle scene action e agli effetti speciali, ma mai fini a se stessi, bensì al servizio di una trama abbastanza complessa e ben articolata, che sicuramente non deluderà chi trascura la banalità.
Unico appunto, magari 10 minuti in meno al film avrebbero giovato a rendere il tutto più fluido in alcune parti.
Comunque Consigliatissimo!!!
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andrearuberto
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sabato 25 settembre 2010
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l'esperienza onirica secondo nolan
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Christopher Nolan, accantonato per un momento l'uomo pipistrello-Christian Bale che sorveglia le strade di Gotham City, ci delizia con un'opera di tutt'altro genere. Inception, nel quale ritroviamo l'azione degli ultimi film del regista insieme ad un approfondimento psicologico che abbiamo ammirato in film di più vecchia data come Memento, trova la sua forza oltre che nella sceneggiatura e nella regia, nell'ottima interpretazione di Leonardo DiCaprio. L'attore che ha fatto le ossa in ruoli del genere, diretto da un regista del calibro di Martin Scorsese, è perfetto per la parte, o forse è la parte ad essere perfetta per lui, dato che a sentire le dichiarazioni di Nolan, era da diversi anni che questi cercava un punto d'incontro con DiCaprio per un progetto futuro.
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Christopher Nolan, accantonato per un momento l'uomo pipistrello-Christian Bale che sorveglia le strade di Gotham City, ci delizia con un'opera di tutt'altro genere. Inception, nel quale ritroviamo l'azione degli ultimi film del regista insieme ad un approfondimento psicologico che abbiamo ammirato in film di più vecchia data come Memento, trova la sua forza oltre che nella sceneggiatura e nella regia, nell'ottima interpretazione di Leonardo DiCaprio. L'attore che ha fatto le ossa in ruoli del genere, diretto da un regista del calibro di Martin Scorsese, è perfetto per la parte, o forse è la parte ad essere perfetta per lui, dato che a sentire le dichiarazioni di Nolan, era da diversi anni che questi cercava un punto d'incontro con DiCaprio per un progetto futuro.
I temi sono interessanti, ed è interessante il modo in cui vengono trattati. Il sogno è il mezzo attraverso il quale DiCaprio, può infiltrarsi nel subconscio delle persone e rubarne le idee. Ma più che con in subconscio altrui, come si vedrà nel corso del film, il protagonista dovrà fare i conti con il proprio, attraverso i propri ricordi e rimpianti. Nella loro missione principale i personaggi dovranno muoversi in un sogno su tre livelli (sogno nel sogno nel sogno), che diventeranno poi quattro. Possiamo così in un certo senso dividere anche il film: l'inizio ci catapulta già nel mezzo dell'azione, lasciandoci spaesati; nelle scene successive viene svelato su cosa si regge il complesso mondo del sogno, chiarendoci i legittimi dubbi e perplessità; si giunge a una eccezionale dilatazione del tempo di scena in cui dalla difficile missione di "innesto" (impiantare un idea nel subconscio) si giungerà al finale a lieto fine (?).
Un film che portava un gran carico di aspettative che non sono state deluse, ma anzi forse superate, con una regia magistrale ed interpretazioni che non sono da meno, in un lavoro che anche dopo il finale vi darà da pensare.
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dvdfrnc
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domenica 26 settembre 2010
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non ho parole
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Un film veramente incredibile. Fantastico il modo in cui si intrecciano storia (pur complicatissima, guai a distrarsi!) e azione! Effetti Speciali grandiosi, un cast eccezionale per non parlare della regia!!! Traumatico il ritorno alla realtà! E' stato un film costosissimo ma ogni centesimo è stato ben investito, in America ha avuto il successo che meritava, spero lo abbia anche in Italia, dove purtroppo di solito si preferisce il cinema di pancia con le storielle quotidiane! Lasciando comunque stare la parentesi politica, trovo che questo sia un film consigliatissimo!!!
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flegias87
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domenica 26 settembre 2010
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nuovo film in stile matrix
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Benche' il viaggio in dimensioni parallele non è una novità nel mondo nel cinema, Inception appare meno fantascientifico di Matrix. Infatti l'unico elemente realmente "fantastico" è la valigetta che permette di fare l'esperienza di "sogno condiviso". Se accettiamo questo elemento a priori -come un postulato in geometria- il resto della trama scaturisce dalle capacità della nostra mente ancora oggi non del tutto conosciute.In altre parole, la trama e' molto complessa ma è coerente se si accetta il postulato alla base. Certo lo svolgimento non certo lineare,rischia di allontanare buona parte del pubblico e della critica.
Questo film è un "polpettone"? Forse, ma dal sapore estremamente gradevole.
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Benche' il viaggio in dimensioni parallele non è una novità nel mondo nel cinema, Inception appare meno fantascientifico di Matrix. Infatti l'unico elemente realmente "fantastico" è la valigetta che permette di fare l'esperienza di "sogno condiviso". Se accettiamo questo elemento a priori -come un postulato in geometria- il resto della trama scaturisce dalle capacità della nostra mente ancora oggi non del tutto conosciute.In altre parole, la trama e' molto complessa ma è coerente se si accetta il postulato alla base. Certo lo svolgimento non certo lineare,rischia di allontanare buona parte del pubblico e della critica.
Questo film è un "polpettone"? Forse, ma dal sapore estremamente gradevole.
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diddo63
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lunedì 27 settembre 2010
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viaggio fantastico
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Un vero capolavoro : rende credibile l'incredibile. La trama complessa si dipana con facilità a beneficio dello spettatore che può godersi 140 minuti di pura evasione. La musica di Hans Zimmer supporta magistralmente immagini e situazioni. Erano anni che non si vedeva un film così : Cinema con la "C" maiuscola. Assolutamente consigliato e da non perdere.
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kalamin
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lunedì 27 settembre 2010
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pietra miliare nell'intrattenimento intelligente
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Nolan unisce la sua abilità a intrattenere il pubblico con l'azione, mai fine a se stessa (ma bensì parte di un meccanismo che comprende anche sfumature di tensione narrativa tipica del thriller, meglio ancora che nei due capitoli precedenti di Batman), alla volontà di creare architetture narrative complesse e non banali (con risultati anche più immediati e godibili rispetto al suo precedente Memento).
Ad ogni modo, l'elemento più profondo e capace di permanere più a lungo con la riflessione dello spettatore riguarda senz'altro i temi intrecciati dell'amore coniugale, della mancanza degli affetti, del senso di colpa e della necessità di "lasciare andare" gli spettri dell'attaccamento e del passato; una dimensione, questa, che ovviamente deve convivere con elementi più spettacolari e più indulgenti nei confronti degli obiettivi del puro intrattenimento ma che, ciò nonostante, si mantiene costante lungo tutto il film fino al finale volutamente lasciato aperto ed enigmatico.
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Nolan unisce la sua abilità a intrattenere il pubblico con l'azione, mai fine a se stessa (ma bensì parte di un meccanismo che comprende anche sfumature di tensione narrativa tipica del thriller, meglio ancora che nei due capitoli precedenti di Batman), alla volontà di creare architetture narrative complesse e non banali (con risultati anche più immediati e godibili rispetto al suo precedente Memento).
Ad ogni modo, l'elemento più profondo e capace di permanere più a lungo con la riflessione dello spettatore riguarda senz'altro i temi intrecciati dell'amore coniugale, della mancanza degli affetti, del senso di colpa e della necessità di "lasciare andare" gli spettri dell'attaccamento e del passato; una dimensione, questa, che ovviamente deve convivere con elementi più spettacolari e più indulgenti nei confronti degli obiettivi del puro intrattenimento ma che, ciò nonostante, si mantiene costante lungo tutto il film fino al finale volutamente lasciato aperto ed enigmatico. In esso, ciascuno potrà scegliere la lettura che preferisce, a seconda di quanto creda nel potere immaginifico della natura umana, e di quanta Salvezza riponga nell'Illusione. Dopotutto, la Vita è Sogno, diceva Calderón de La Barca.
In definitiva, Inception è un film assolutamente godibile su più livelli (come la stessa sceneggiatura invita a fare), da quello scenografico (effetti speciali straordinariamente credibili e integrati al racconto, come capita di rado) a quello narrativo/simbolico; privo (per fortuna) dell'ambizione (e presunzione) di disegnare un capolavoro del genere, Inception segna invece il tentativo riuscito di creare una sintesi virtuosa di più generi (action movie, thriller, sci-fi, drammatico, melodramma) e si pone come pietra miliare in quella tendenza artistico-commerciale che vuole intrecciare cultura alta e bassa, "inseguimenti e sparatorie" a riflessioni esistenziali più intime, prodotto tecnologico e racconto capace di intrattenere spettatori dai gusti molto diversi (e senza ottunderli od offenderli, ma bensì stimolandoli e arricchendoli).
Una sfida difficilissima ma senz'altro vinta, che merita quindi rispetto e il successo che sta raccogliendo.
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