Torna il team dell'Enterprise. Col marchio di «Lost»
di Federica Lamberti Zanardi Il Venerdì di Repubblica
Il capitano Kirk e Mr. Spock sbarcano al cinema con un nuovo capitolo della saga stellare, e ritrovano il fascino delle origini. Cosi il genio della tv J.J. Abrams, con l'esperienza dell'isola dei sopravvissuti, ora si cimenta con un mito della fantascienza un mito come J.J. Abrams per far ringiovanire i personaggi di una delle saghe di fantascienza più «vecchie» della tv. Il genietto dall'aria allegra e normale che ha creato i culi televisivi degli ultimi dieci anni (Alias, Lost e ora Fringe) è riuscito a ridare smalto e leggerezza a Capitan Kirk (il giovane Chris Pine) e Mr Spock (Zachary Quinto).
«Pensare che non sono mai stato un fan della serie» commenta lui. Ma lo Star Trek ha diretto e cosceneggiato e che esce oggi in quasi tutto il mondo, undicesimo film della serie, è uno dei più fedeli al sentimento originale. «Volevo consegnare quell'ottimismo, quella speranza in un futuro in cui la gente coopera, senza differenze di cultura c: di razza, che ha sempre contraddistinto l'equipaggio della Enterprise. Un futuro che tutti sogniamo e in cui vorremo vivere. Una visione molto diversa da altri film di fantascienza, come Matrix e Star War, che sono i miei preferiti, ma molto più cupi e angoscianti».
Il nuovo Star Trek quindi parte raccontando le origini dei personaggi principali: il capitano Kirk è un giovane ribelle e attaccabrighe che si iscrive alla Starfleet Academy- dopo vite il padre è morto in una missione per salvare la vita dei suoi compagni. (lui incontra l’ufficiale venuto dar Vulcano, che alle ragioni del cuore fa prevalere quelle delle mente. «Lo scontro tra passione e ragione, che finiscono poi per completarsi, sono in fondo il nucleo di questo film. Io penso davvero che sia la collaborazione di un gruppo a dare i frutti migliori. In ogni campo. Tutte le mie creazioni intellettuali nascono dal lavoro che faccio con i miei collaboratori. Anche Alias o Lost».
A proposito di Lost, ci sarà un finale, con una spiegazione coerente, per la serie più complessa della tv. «Ci sarà. E vi sorprenderà davvero».
Da Il Venerdì di Repubblica, 8 maggio 2009
di Federica Lamberti Zanardi, 8 maggio 2009
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