Anno | 2007 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 89 minuti |
Regia di | Giancarlo Scarchilli |
Attori | Cristiana Capotondi, Primo Reggiani, Anna Galiena, Yvonne Sciò, Daniele De Angelis Ludovico Fremont, Mattia Braccialarghe, Dolcenera, Alessandro Tiberi, Francesca Mezzano, Michael Schermi, Giulio Berruti (II), Elena Ravaioli. |
Uscita | venerdì 21 settembre 2007 |
Distribuzione | Eagle Pictures |
MYmonetro | 2,15 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 19 dicembre 2012
Nel mondo dei giovani writers italiani, fra conflitti e ideali. In Italia al Box Office Scrivilo sui muri ha incassato 941 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Sole è una studentessa universitaria annoiata da Filippo, il fidanzato bene, e "salvata" da Pierpaolo, uno sconosciuto, sul davanzale di una finestra del sesto piano. Il ragazzo la introduce nel mondo colorato dei writer, invitandola a partecipare ai loro esclusivi raid notturni. Treni, auto, muri, facciate, la creatività e le bombolette spray dei C.D. (Civil Disobedience) non risparmiano nessuno spazio urbano. Attirata dalla spettacolarità delle loro azioni, Sole entra ufficialmente nel gruppo riprendendo con la telecamera le loro imprese. Invaghitasi di Alex, il miglior amico di Pierpaolo, la ragazza è decisa a conquistarne il cuore. Tra murales e graffiti, la luce di Sole metterà a dura prova la loro amicizia. Attigendo alla cultura dei writer, nata nei ghetti americani e scoppiata negli anni Ottanta sui muri "immacolati" del vecchio continente, Giancarlo Scarchilli gira una commedia sentimentale "armata" di vernice e bombolette spray. Sulle facciate dei palazzi, sulle pareti di un deposito in periferia, sui finestrini dei treni in sosta nelle stazioni si esprime la creatività di un gruppo di amici che lanciano il loro messaggio per uscire dall'anonimato. I C.D. affrontano la notte per rendere pubblico il loro disegno, il loro amore o il loro disappunto. Dall'altra parte del muro ci sono gli adulti e le irriducibili incomprensioni fra padri, madri, figli e figlie. Una distanza che il regista romano cerca di interrogare ancorando i suoi writer a un paesaggio italiano, più peculiarmente romano. L'originalità del soggetto non è sufficiente però a compensare la caduta, annunciata fin dall'affiche, nei toni melò, con l'immancabile riconciliazione e l'happy end finale. Il film si rattrappisce in una serie di bozzetti sentimentali che ne snaturano il messaggio. Così Scarchilli finisce per girare l'ennesima opera corale-giovanilistica evitando di mettersi dietro a un personaggio e di seguirlo fino a spalancare l'umano, i dilemmi etici e il senso sotto la vernice.
SCRIVILO SUI MURI disponibile in DVD o BluRay |
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Il solito filmetto all'italiana, anzi alla romana che non interessa fuori da Roma. Parla della realtà di emarginati imbrattatori di muri della quale non gliene importa al pubblico italiano.
Lascio un segno, dunque esisto. Le pareti delle metropoli, come lavagne, rimandano colorati graffiti, ma quali mani - e perché - li hanno tracciati? Scrivilo sui muri affronta il fenomeno "writers" romano e mette di fronte due bande che si attengono alla sola regola di non cancellare mai i "pezzi" degli altri. Gli Z.T.K. (Zozzàmo Tutto Kuanto) usano solo "tag" (firme), sono attaccabrighe e nelle risse [...] Vai alla recensione »
Scrivilo sui muri ha fatto parlare di sé ancor prima di uscire nelle sale, e questo come si sa, è solo un bene per un film, garantendogli una pubblicità non prevista e non pagata. Spesso sono i politici delle seconde e terze file a trasformarsi in inconsapevoli direttori di marketing. È toccato a un consigliere regionale di An del Lazio denunciare il film senza neanche averlo visto, solo perché il [...] Vai alla recensione »
Per la prima volta nel cinema italiano, Scrivilo sui muri di Giancarlo Scarchilli vuole indagare sul mondo dei writer, i graffitisti che (di solito nelle ore notturne) affidano ai muri il loro desiderio di esistere e manifestarsi, ma che contraddittoriamente usano un linguaggio di segni incomprensibile per gli estranei, a volte gonfio e barocco, altre volte geometrico e asciutto.
Eccola qui, questa generazione di writers, scheggia non impazzita dei tremendi sotto il cielo, delle notti prima degli esami, dei vecchi malintesi che si chiamavano pantere o cos'altro della specie animale. Spettatori intelligenti di tutto il mondo unitevi! Perché il cinema è altro. La commediola con risvolti paradrammatici di Scarchilli è un insulto persino alla noia.
Chi scegliereste fra i C.D. (Civil Disobedience) e gli Z.T.K. (Zozzamo Tutto Kuanto)? Sole (Cristiana Capotondi) per la verità ignora entrambe le fazioni. D'altronde, non sa nulla dei writers, ragazzi che con il volto coperto e i guanti di lattice dagli zainetti non estraggono pistole, ma bombolette spray. È una ragazza per bene, lei. Pure troppo, perché si annoia a non finire.
Escludendo che possa servire ad altro, Scrivilo sui muri è utilizzabile come test per misurare la differenza che corre tra "giovanile" e "giovanilistico". I protagonisti sono fanciulle in boccio e ragazzi; lo sfondo sociale riguarda i writer; eppure senti subito che non è un film di giovani, ma costruito ad uso dei giovani, per racimolare le briciole dei vari "metri sopra il cielo" e "notti prima degli [...] Vai alla recensione »
E così anche gli imbecilli che imbrattano i muri hanno il loro (degno) cantore. Tale Giancarlo Scarchilli, che questa commediola dell'insopportabile filone giovanile ha ideato e diretto. A Roma la ricca Sole (Cristiana Capotondi), depressa per le incomprensioni con mammà e il tiepido flirt con un tronfio avvocatino, sta per buttarsi dalla finestra. Per fortuna, e purtroppo per il pubblico che risparmierebbe [...] Vai alla recensione »
L'ambiente degli...imbrattamuri. Quei teppistelli, cioè, che con pennarelli e bombolette spray disonorano i muri e i monumenti delle nostre città lasciandosi definire "writers" per scimmiottare lo stesso malvezzo da tempo diffuso in molte periferie americane. Si è preso la briga di raccontarci questo ambiente Giancarlo Scarchilli, regista finora di due film non memorabili, "Mi fai un favore" e "I fobici". [...] Vai alla recensione »