mikispin95
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giovedì 1 maggio 2008
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meriti e difetti
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Penso che questo film sia stato effettivamente sopravvalutato, che abbia molte doti e molti difetti. I suoi maggiori punti di forza sono l'entusiasmo con cui è diretto e recitato, la bella ambientazione e la capacità di rendere ogni personaggio simpatico o almeno non odiabile (e a me non fare odiare un fascista non è facile) ogni personaggio è infatti umano, strappa pietà, simpatia magari in modo patetico, ma nessuno di questi personaggi è poco significativo o odioso (apparte alcuni assolutamente marginali. Personalmente penso che Elio Germano in questo film sia bravissimo nel mostrare una persona frustrata, delusa che cerca con accanimento la sua "rivoluzione", prima con il fascismo, poi col comunismo, poi con una specie di eremitaggio, finché non capirà che solo lui può fare la sua rivoluzione (dando una casa a tutto il suo quartiere).
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Penso che questo film sia stato effettivamente sopravvalutato, che abbia molte doti e molti difetti. I suoi maggiori punti di forza sono l'entusiasmo con cui è diretto e recitato, la bella ambientazione e la capacità di rendere ogni personaggio simpatico o almeno non odiabile (e a me non fare odiare un fascista non è facile) ogni personaggio è infatti umano, strappa pietà, simpatia magari in modo patetico, ma nessuno di questi personaggi è poco significativo o odioso (apparte alcuni assolutamente marginali. Personalmente penso che Elio Germano in questo film sia bravissimo nel mostrare una persona frustrata, delusa che cerca con accanimento la sua "rivoluzione", prima con il fascismo, poi col comunismo, poi con una specie di eremitaggio, finché non capirà che solo lui può fare la sua rivoluzione (dando una casa a tutto il suo quartiere). Scamarcio, di cui tutti parlano malissimo (penso soprattutto per i film probabilmente molto stupidi che ha fatto). Luca zingaretti invece nella sua parte di vecchio fascista paternalistico è simpaticissimo (e ripeto:rendermi simpatico un fascista non è una cosa facile). Questi sono i principali punti di forza del film.Iproblemi sono l'icapacità di andare a fondo in tutti i temi che affronta, non tanto per leggerezza ma proprio per incapacità. Il secondo problema è la mancanza di drammaticità, che si può vedere nei personaggi solo verso la fine, (tranne che per quello della Finocchiaro). Insomma non mi sembra che questo film sia il capolavoro a cui molti gridavano ma neanche la schifezza assoluta con cui molti lo definiscono
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(di audreyh)
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martin
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sabato 19 aprile 2008
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ke grande film!
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film grandioso....Elio Germano, a mio parere il più talentuoso attore degli ultimi tempi, è bravissimo avendo il film in pugno per tutto il tempo...altrettanto bravo Scamarcio con un'interpretazione molto convincente....resoconto del film:buono e gradevole
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(di audreyh)
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robert
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domenica 30 marzo 2008
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film superficiale, ma gradevole e ben recitato
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tutti bravi gli attori, nessuno escluso. ma gli anni'60 e 70 un pò superficiali, e la storia del protagonista benchè ben recitato da germano, risulta poco emblematica di un certo tipo di confusione. mensione speciale al ragazzino...ma tutti bravi veramente, anche il tanto odiato scamarcio qui fa la sua bella figura, nel fare da spalla e controaltare a Geramano. begli attori per storia più leggera di quello che popteva essere.
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(di audreyh)
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lucido71
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lunedì 24 marzo 2008
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mio fratello... e' molto meglio!!
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Film che non lascia traccia, addirittura Scamarcio's è in evidente difficoltà recitativa...qualche battuta simpatica, null'altro: lo sconsiglio... e poi quella pellicola in movimento x tutto il film, x dare una credibilità che mai incide... Bruttino!
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(di audreyh)
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andy
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domenica 23 marzo 2008
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complimenti..
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Non smetterò mai di rivederlo...Un film stupendo, denso di emozioni e di significati. E le immagini di Accio e il fratello, due anime diverse ma uguali, ma soprattutto due interpretazioni stupende(Elio Germano favoloso, Scamarcio per una volta attore(questa volta non parliamo di step e baby)). Complimenti, stupendo...
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(di il cavaliere)
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annina
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domenica 16 marzo 2008
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dalla ricerca di un ideale alla maturita'interiore
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Grande Elio Germano nella parte di Accio. Poi ho trovato molto efficace la critica al modo di agire e fare politica dei due “estremi”, che entrambi appaiono distanti dalla vita e dai problemi reali, autoreferenziali, acritici nei confronti di ideologie intoccabili e rigide, legati a doppia mandata all’azione violenta. Siceramente, trovo che troppo spesso l’essere rossi o neri, di sinistra o di destra, quasi come se fosse un qualcosa di congenito, e’ una condizione dietro la quale ci nascondiamo, per evitare di fare uno sforzo critico nei confronti delle proposte e delle azioni adottate dai nostri politici. Ecco perche’ le campagne elettorali sono sempre piu’ una questione di colore, in cui il messaggio principale e’ quello di rimanere fedeli alla squadra del cuore, che, e’ vero, sta cambiando, ma in fondo e’ sempre la stessa e non ci deludera’.
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Grande Elio Germano nella parte di Accio. Poi ho trovato molto efficace la critica al modo di agire e fare politica dei due “estremi”, che entrambi appaiono distanti dalla vita e dai problemi reali, autoreferenziali, acritici nei confronti di ideologie intoccabili e rigide, legati a doppia mandata all’azione violenta. Siceramente, trovo che troppo spesso l’essere rossi o neri, di sinistra o di destra, quasi come se fosse un qualcosa di congenito, e’ una condizione dietro la quale ci nascondiamo, per evitare di fare uno sforzo critico nei confronti delle proposte e delle azioni adottate dai nostri politici. Ecco perche’ le campagne elettorali sono sempre piu’ una questione di colore, in cui il messaggio principale e’ quello di rimanere fedeli alla squadra del cuore, che, e’ vero, sta cambiando, ma in fondo e’ sempre la stessa e non ci deludera’. …I programmi sono solo un piccolo dettaglio.
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severa
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lunedì 10 marzo 2008
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la crescita di un organo......
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ANCHE MIO FRATELLO è FIGLIO UNICO...
PROPRIO COME TE SCAMI!!!
SEI UNO SPLENDORE,ANCHE COME FRATELLO MI TI FAREI COMMETTENDO UN INCESTO....
TUTTE LE MAMME VORREBBERO FARSI UN FIGLIO COME TE!!
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cinephile 62
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lunedì 11 febbraio 2008
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non convince
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Bello spunto per un film non pienamente riuscito.Molta superficialità e minimalismo caratterizzano l'ultima opera di Luchetti.A rovinare tutto la pessima recitazione di Scamarcio(quando si decide a studiare recitazione?).Non capisco tante critiche positive che vedono un riscatto del cinema italiano!!!C'è ancora molto da lavorare.Ottima occasione sprecata.
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josef
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domenica 3 febbraio 2008
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non vedetelo solo x scamarcio...
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Manrico e Antonio, detto Accio, vivono a Latina. Sono profondamente diversi tra loro: Manrico (Riccardo Scamarcio) é socievole ma anche violento col fratello, Accio (Elio Germano) é rissoso e senza pace interiore. In comune hanno una situazione difficile fatta di povertà e severità, che per Accio é quasi mitica perché "sta dalla parte dei poveri". L'unico amico di Accio é Mario Nastri (Luca Zingaretti), segretario della locale sezione dell'MSI, che utilizza le rabbie di Accio per farlo diventare fascista. La sua attività politica é caratterizzata da risse col fratello e in strada, gite a Predappio, ma anche da una posizione di retroguardia: non fa amicizia coi compagni e rimane deluso dal giornale di partito che tratta di corna tra nobili.
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Manrico e Antonio, detto Accio, vivono a Latina. Sono profondamente diversi tra loro: Manrico (Riccardo Scamarcio) é socievole ma anche violento col fratello, Accio (Elio Germano) é rissoso e senza pace interiore. In comune hanno una situazione difficile fatta di povertà e severità, che per Accio é quasi mitica perché "sta dalla parte dei poveri". L'unico amico di Accio é Mario Nastri (Luca Zingaretti), segretario della locale sezione dell'MSI, che utilizza le rabbie di Accio per farlo diventare fascista. La sua attività politica é caratterizzata da risse col fratello e in strada, gite a Predappio, ma anche da una posizione di retroguardia: non fa amicizia coi compagni e rimane deluso dal giornale di partito che tratta di corna tra nobili. Intanto un Manrico divenuto leader sindacale si trova una ragazza, Francesca, che Accio tenta di conquistare, ma proprio quando Francesca sembra al punto di innamorarsi di lui si scontra con il suo caratteraccio. Lei però gli vorrà sempre molto bene e cerca di calmare le sue rabbie. Anche grazie a lei il rapporto tra i due fratelli cambia. Manrico certamente si é reso conto che il fratello tenti di fregargli la ragazza, ma non fa niente, mentre quando Accio scopre che i suoi compagni di partito tentano di bruciare la macchina del fratello, glielo impedisce e si distacca dal fascismo, posizione insolita per uno che si dichiari prima di tutto "dalla parte dei poveri". Intanto Accio ha una relazione con la moglie di Mario, di 30 anni più vecchia. Arriva il '68 e entra nel Movimento Studentesco dove milita Manrico. Qui trova un'ambiente molto migliore di quello dell'MSI: non ci sono capi o decisioni imposte dall'alto e ha la reale possibilità di stare realmente dalla parte dei poveri e di fare qualcosa per loro e di esprimere il suo spirito ribelle. Ma i due fratelli non saranno uniti per molto. Accio vive per un anno in una fattoria al Nord, mentre Manrico va a Torino per entrare nelle BR. I due, però, non saranno più nemici. Tratto dalla biografia "Il fasciocomunista", il film narra l'evoluzione morale di Accio, che si fa fascio più per rabbia contro la famiglia (in particolare il fratello) che per convinzione politica, quando in realtà é molto più affine alle idee di sinistra, e del rapporto tra due fratelli molto diversi tra loro, soprattutto politicamente (ma solo all'inizio), magistralmente interpretati dalla coppia Germano-Scamarcio. Film da non vedere quindi solo per Scamarcio, che anzi deve la forza della sua interpretazione anche grazie all'integrazione di quella di Germano.
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