Anno | 2003 |
Genere | Azione |
Produzione | Corea del sud |
Durata | 112 minuti |
Regia di | Baek Woon-Hak |
Attori | Kim Seok-hun, Park Sang-min, Doona Bae, Kwon Oh-jung . |
Uscita | venerdì 30 luglio 2004 |
MYmonetro | 2,00 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 13 marzo 2015
Fra Cassandra Crossing e 58 minuti per morire eccovi servita un'esplosiva ricetta coreana. In Italia al Box Office Tube ha incassato 18,6 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Un action thriller tinto di catastrofico e di melò poteva nascere solo dalle menti coreane. The tube, volontariamente o involontariamente, è una sorta di "disaster movie" anni '70, con un eroe dal mignolo mozzato, l'agente Jay, romantico e introverso, che al momento della verità prende in mano le sorti della sua città per consumare una vendetta maturata nel passato.
Una sparatoria terrificante all'aeroporto dà inizio alle danze, e numerosi attentati si susseguono facendo numerose vittime. In città chi guida le danze è T, ex governativo che vuole la pelle del Ministro Song, anche lui coinvolto in passati e malsani progetti dei servizi segreti. Jay, poliziotto scaltro e votato alla giustizia, ha un saldo in sospeso con il terrorista e si mette sulle sue orme, seguito da una ragazza sedotta con un colpo di fulmine durante un fugace incontro. Un convoglio della metropolitana senza freni sarà il campo di battaglia finale.
Indiscutibilmente prodotto con un budget consistente, il film è spettacolare (e anche poco chiaro per come è girato) negli scontri a fuoco e nelle esplosioni, e ridicolo nelle dolci scene che coinvolgono Jay e Kay, la fanciulla del caso. Cosa fareste se vicini alla morte una donna vi offrisse una caramella o volesse accendervi la sigaretta che da tempo tenete in bocca spenta, voto verso un amore perso? Forse meglio la morte. Fra Cassandra Crossing e 58 minuti per morire eccovi servita un'esplosiva ricetta coreana.
Credibilità e logicitá zero, e non sarebbe un eccessivo peccato se il film fosse divertente. Solo che non lo è! E poi mi dovrebbero spiegare: ma chi diaminevli fa i corsi di tiro ai poliziotti? 😁😂😃
Dai su ancora un piccolo sforzo, e anche sui nostri grandi schermi si potrà vedere quel cinema di cui andiamo favoleggiando da tempo. Quel cinema di genere che pare morto in Occidente, mentre dimostra vitalità altrove. Certo, ci vorrebbe qualcuno tra i nostri santissimi distributori che avesse perlomeno una parvenza dei criteri con i quali scegliere.
Velocità, minaccia, rischio, più politica sporca e vendetta antistituzionale, rendono Tube di Woon-Hak Baek un thriller coreano piuttosto riuscito. All'aeroporto, un mitra nascosto in un gran fascio di rose rosse fa un massacro: è una delle azioni terroristiche compiute per vendetta dai Rhodes, un gruppo capeggiato da T., prima reclutato dal governo per eseguire missioni segrete e poi licenziato bruscamente [...] Vai alla recensione »