Titolo originale | The Magdalene Sisters |
Anno | 2002 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 119 minuti |
Regia di | Peter Mullan |
Attori | Eileen Walsh, Geraldine McEwan, Dorothy Duffy, Annie-Marie Duff, Anne-Marie Duff Nora-Jane Noone, Mary Murray, Britta Smith. |
Tag | Da vedere 2002 |
MYmonetro | 3,25 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 28 agosto 2020
1964, Irlanda. Giovani donne, ragazze-madri, violentate, orfane o solo troppo "vivaci", vengono rinchiuse dai familiari in uno dei conventi Magdalene gestiti dalle sorelle della Misericordia. Il film è stato premiato al Festival di Venezia, Al Box Office Usa Magdalene ha incassato 4,6 milioni di dollari .
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1964, Irlanda. Giovani donne, ragazze-madri, violentate, orfane o solo troppo "vivaci", vengono rinchiuse dai familiari in uno dei conventi Magdalene gestiti dalle sorelle della Misericordia. Le ragazze, per espiare i loro peccati, sono costrette a lavorare fino allo stremo delle forze e a subire percosse e ogni genere di violenza psicologica se non ubbidiscono agli ordini delle suore. Il film racconta la storia di quattro giovani vittime e sono, purtroppo, storie vere. Peter Mullan, dopo un film sopra le righe come Orphans, sceglie un registro molto più realistico e ci parla di ognuna di loro con lo stile di una camera a mano che rende ogni inquadratura cruda e dolorosa. Lo fa con la sensibilità e la partecipazione a un destino segnato dalle convenzioni sociali e morali che negano il rispetto, la Fede e la libertà.
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In Irlanda verso la fine degli anni Sessanta venivano relegate dalle proprie famiglie,nei conventi Magdalene,le ragazze accusate di azioni disonorevoli in ambito sessuale, al fine di espiare i loro peccati tramite la preghiera e il lavoro non retribuito di lavandaie a tempo pieno.Sono poste in primo piano le vicende di quattro giovani ragazze nelle quali due di loro riescono a fuggire,una impazzisce [...] Vai alla recensione »
Nel 2002 Magdalene è stato premiato con il Leone d'Oro a Venezia. Il film è ambientato nel 1964, in Irlanda. Racconta la storia di 4 ragazze, rinchiuse dai propri familiari a espiare i loro peccati in un convento Magdalene.Alcune di queste giovani donne sono delle ragazze madri, allontanate dalle proprie famiglie, separate dai loro figli. Margaret invece ha subito una violenza sessuale da parte di [...] Vai alla recensione »
Ho iniziato ieri, in tarda serata verso le 0,30, a seguire il film in TV così per caso. Un po’ per curiosità, un po’ perché il film ad ogni fotogramma ti prendeva e sempre di più ti chiedevi come mai fosse stato possibile che la realtà fosse così pregna di una crudeltà inumana. Mi sono reso conto pienamente di quanto male possono fare le [...] Vai alla recensione »
Le Magdalene erano istituti gestiti dalle Suore della misericordia dove finivano ragazze madri, spesso violentate ma ugualmente ritenute colpevoli. Nonché prostitute o semplicemente ragazze alle quali piaceva farsi corteggiare dai ragazzi. Non mancavano abusi, azzeramento della personalità.Le tre protagoniste raffigurano tre casi tipici di ragazze che finivano in questi istituti.
Magdalene è il nome delle “lavanderie” gestite dalle Suore, dove tra gli anni 60 e 90 in Irlanda, venivano letteralmente rinchiuse, tutte quelle ragazze che a giudizio della rigida morale comune, erano considerate poco di buono. Sottoposte ad un regime di rigida clausura, a torture psicologiche e fisiche finivano nella maggioranza dei casi con l’accettare la condizione, scegliendo [...] Vai alla recensione »
Le case Magdalene (dal nome della prostituta convertita Maria Maddalena) avrebbero dovuto essere un luogo per ritrovare sè stesse, dopo aver perso la retta via. Generare un figlio fuori dal matrimonio, avere atteggiamenti troppo disponibili verso i ragazzi, essere vittima di una violenza sessuale: questi erano i comportamenti consideranti deviati in una società dall'alto profilo [...] Vai alla recensione »
Mi è piaciuto molto questo film! L'ho vissuto intensamente dall'inizio alla fine, con rabbia inaudita, con comprensione, con sofferenza. Un enorme senso di impotenza pervade e un impulso di ira profonda diventa sempre più devastante. L'ho visto già tre volte...lo rivedrò ancora.Bello...molto bello!
Un bel film,l'ho visto al cinema quando era appena uscito,poi non si è più sentito parlare di questo film.Chissà perchè!!!
Emidio e Maryann, ma vi siete fatti un quartino? (rispondo ad entrambi dato che siete sulla stessa lunghezza d'onda), non so quale film abbiate guardato, ma non è certamente lo stesso che abbiamo visto noi (mi associo ad altri utenti, tra cui Silvia)! Spero che possiate sperimentare la stessa cecità e mancanza di misericordia da parte di chi vi starà intorno nei momenti più [...] Vai alla recensione »
BELLISSIMO FILM. PECCATO K LA FINE SIA TROPPO FLUIDA...QUASI TUTTO CORRE LISCIO COME L'OLIO MA A PARTE QUESTO IL FILM è DAVVERO MOLTO BELLO.E SE PENSO K SN STORIE VERE MI VENGONO I BRIVIDI!
La narrazione, da una storia vera, è monotona, tutta voltata a una crudelltà che indispone. Colpa di una regia di maniera, povera di idee, solo descrittiva. Brave le interpreti. Buona la scenografia.
Il film di mullan denuncia senza tanto girarci intorno il disagio familiare di natura ottusa tipico di quegli anni, la storia pesante, nel film è racconta con impotenza, rabbia ma senza ipocrisia mettendo in scena l'animo umano così com'è, lasciando che suore, genitori e affini scaglino la prima pietra! Saluti.
Inginocchiata davanti a Sorella Bridget (Geraldine McEwan), Margaret (Anne-Marie Duff) recita il Padrenostro. Dopo quattro anni di paura, sono queste le prime parole che la giovane donna pronuncia in piena, consapevole autonomia di fronte alla sua persecutrice. È questo il momento più intenso di Magdalene ( The Magdalene Sisters, Gran Bretagna, 2002, 119’).
Peter Mullan, scozzese, 43 anni, attore ( My name is Joe di Ken Loach) e regista, parla con la massima severità dell´impasto di ipocrisia e spietatezza mostrato in Irlanda e anche in Scozia dalla Chiesa cattolica, della crudeltà e mancanza di compassione delle suore, delle storture della educazione cattolica, del fatto d´aver potuto personalmente restare cristiano soltanto diventando marxista: ed è [...] Vai alla recensione »
Si chiamano Margaret, Rose, Bernadette, tre ragazza che vivono nella contea di Dublino: una è stata violentata da un amico durante una festa nuziale, una ha avuto un bambino senza essere sposata e la terza ha scambiato alcune parole con dei coetanei fuori dalla cancellata dell'orfanotrofio nel quale vive. Considerate peccatrici, tutte e tre vengono rinchiuse in uno dei conventi Magdalene gestiti dalle [...] Vai alla recensione »
Uno sguardo di troppo può essere fatale. Nell’Irlanda anni 60, grettamente sessuofobica e perbenista, alle ragazze è in pratica vietato tutto: niente civetterie, niente scappatelle, la morale va difesa a ogni costo. E per chi, nonostante tutto, sgarra, ci sono pronte le "lavanderie", agghiaccianti conventi-carcere nei quali si può finire rinchiuse per sempre, letteralmente murate vive.
La copertina del concorso va senz'altro a Magdalene del regista scozzese classe 1959 Peter Mullan, già miglior attore a Cannes per My name is Joe: un film che esprime senza mezzi termini un atto d'accusa contro la Chiesa cattolica irlandese degli Anni 60, ma si fa poi apprezzare per le sottili qualità di composizione e la ferrea unità dell'azione drammaturgica.
Ambientato nell'Irlanda alla metà degli anni Sessanta, Magdalene di Peter Mullan, opera seconda dopo il corrosivo Orphans, racconta una pagina oscura della religione cattolica, conclusasi relativamente di recente: le case Magdalene erano conventi gestiti da suore consacrate a Santa Maddalena e fungevano da case d'accoglienza per giovani peccatrici. Dietro questo paravento formale molto spesso si celavano [...] Vai alla recensione »