Anno | 2001 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia, Francia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Francesca Comencini |
Attori | Chiara Mastroianni, Toni Bertorelli, Fabrizio Rongione, Mimmo Calopresti, Claudia Coli Viola Graziosi. |
MYmonetro | 2,57 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ispirato a due capitoli di "La coscienza di Zeno" di Italo Svevo il film è un tentativo interessante di esplorare i tentativi di un figlio maschio di liberarsi della memoria castrante paterna
CONSIGLIATO NÌ
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Alla morte del padre il trentaduenne Zeno si ritrova solo con una giovinezza che ritiene ormai alle spalle. Per combattere questa idea che lo deprime si mette a cercare un lavoro nel mondo degli affari. Il padre, in un suo ultimo testo a lui indirizzato, gli aveva suggerito di rivolgersi a Giovanni Malfenti, un ricco mercante d'arte che gli presenta la moglie e le sue quattro figlie (Ada, Augusta, Alberta e Anna). Le ragazze sono tutte molto legate al padre il quale però trova in Zeno il figlio maschio che non ha avuto. Tra i due si costituisce un legame molto forte e Zeno finisce con l'innamorarsi, una dopo l'altra, delle tre figlie maggiori.Ispirato a due capitoli di La coscienza di Zeno di Italo Svevo, il film della più appartata delle sorelle Comencini racconta dei tentativi di un figlio maschio di liberarsi della memoria castrante una volta tanto non materna ma paterna. Il problema è la sceneggiatura che si fa di sequenza in sequenza sempre più letteraria e anticinematografica. Costituendo una pesante zavorra per tutta l'operazione.
La cosa più sana da fare prima di vedere Le parole di mio padre di Francesca Comencini è dimenticare l'esistenza del capolavoro al quale s'ispira, ovvero La coscienza di Zeno di Italo Svevo. Altrimenti con il discorso dei tradimenti e dei fraintendimenti (di spirito, non solo di forma) non si finisce più. Abbandonata la struttura narrativa del romanzo, notoriamente costruito sul flusso di coscienza [...] Vai alla recensione »
Ispirandosi al grande romanzo di Italo Svevo La coscienza di Zeno, Francesca Comencini, una delle figlie di Luigi Comencini, isola una parte del libro, sposta l'ambientazione da Trieste a Roma, e dalla fine dell'Ottocento ai giorni nostri, elimina ironia e paradosso dalla storia del protagonista che s'innamora della bella Ada ma sposa la sorella di lei Augusta.