Titolo originale | La vie et rien d'autre |
Anno | 1989 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 133 minuti |
Regia di | Bertrand Tavernier |
Attori | Philippe Noiret, Sabine Azéma, Maurice Barrier, François Perrot, Michel Duchaussoy Pierre Trabaud, Jean-Roger Milo, Daniel Russo, Pascale Vignal, Jean-Pol Dubois, Arlette Gilbert, Louis Lyonnet, Charlotte Maury, François Caron, Thierry Gimenez, Frédérique Meninger, Frédéric Pierrot. |
MYmonetro | 3,03 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 4 agosto 2015
Il film diretto da Bertrand Tavernier è ambientato nel dopoguerra e racconta una storia d'amore travagliata. Ha vinto un premio ai David di Donatello,
CONSIGLIATO SÌ
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La prima guerra mondiale è terminata da due anni e in Francia si cerca di identificare i corpi dei caduti. Si incontrano il capitano Dellaplane e un donna che cerca il corpo del marito. I due s'innamorano, ma lui si ritrae dinanzi alla dichiarazione di lei. Solo due anni dopo le scriverà dicendo di amarla. Il film, pur essendo drammatico, sottende un sottile umorismo, descrive un'epoca, è molto attento alla psicologia degli individui. Oltre al regista un plauso va a Philippe Noiret.
La guerra, la Grande guerra, è finita due anni, eppure il suo strascico di immane dolore non si è ancora arrestato. Nei pressi di Verdun, in uno dei luoghi del Fronte occidentale che più di ogni altro hanno visto spaventosi massacri, si continua a scavare per riportare alla luce cadaveri quasi sempre senza nome. Nel frattempo i familiari dei dispersi cercano, vagando per i vari «giacimenti» (così vengono [...] Vai alla recensione »
Al centro di La vita e nient'altro c'è una galleria scura, piena di morte: cadaveri di soldati, bombe, gas. In quella galleria la macchina da presa non riesce mai a entrare, salvo che per poche decine di metri. Ogni volta, qualcosa la respinge: ora lo sviluppo della storia, ora un'esplosione, ora il panico e l'angoscia. La sola immagine che, di essa, il cinema riesca a dare è quella di una bocca nera, [...] Vai alla recensione »