Anno | 1988 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Francesca Archibugi |
Attori | Stefania Sandrelli, Micheline Presle, Leonardo Ruta, Massimo Dapporto, Daniela Morelli Francesca Antonelli, Valentina Cervi, Céline Beauvallet, Eleonora Sambiagio, Flavio Chiappalone, Lorenzo De Pasqua, Giuseppe Giordani, Roberto Berini, Daniele Zaccaria, Giulio Marcello, Jean-Pierre Duriez. |
Tag | Da vedere 1988 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,23 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 14 settembre 2011
Una famiglia romana è scombussolata dall'arrivo di una bella cuginetta parigina che fa innamorare il terzogenito. Piacevole esordio nella regia di un'... Ha vinto un premio ai Nastri d'Argento, ha vinto 5 David di Donatello,
CONSIGLIATO SÌ
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Una famiglia romana è scombussolata dall'arrivo di una bella cuginetta parigina che fa innamorare il terzogenito. Piacevole esordio nella regia di un'ex attrice. Non una notazione fuori posto. È tanto, per un epigono della vecchia commedia all'italiana.
Opera prima di Francesca Archibugi, Mignon è partita narra un anno della vita di Giorgio, un lasso di tempo che segna il suo passaggio dall’infanzia all’adolescenza: è un racconto di formazione, ondeggiante tra commedia sentimentale e critica di costume, tra umbratili atmosfere intimiste e momenti umoristici, tra autobiografia e richiami al cinema e alla letteratura (vengono citati due romanzi di formazione: Grandi speranze di Charles Dickens e L’isola di Arturo di Elsa Morante). La maturazione di Giorgio è rappresentata su un piano visivo-simbolico per mezzo del cancello di casa Forbicioni, attraverso le cui sbarre, all’inizio del film, Giorgio passa tranquillamente e giocosamente, e che alla fine invece lo blocca, configurando una crescita fisica e insieme interiore. La spinta a questa crescita è data dall’amore per Mignon. I due ragazzi s’incontrano nel sentirsi diversi dagli altri, più sensibili e profondi. Le loro corrispondenze spirituali vengono però demolite dall’istinto, che porta Mignon a preferire a Giorgio un ragazzo più volgare e superficiale. Il film è basato sull’amorosa indagine psicologica di tutti i personaggi, è focalizzato sul minuto realismo quotidiano e domestico di interni piccolo-borghesi dal sapore cechoviano, e mette in scena uno scontro aperto tra ragazzi e adulti: l’accesa vitalità, l’energia creativa, il processo di crescita dei ragazzi si contrappongono al rassegnato torpore, alla mediocrità, al processo di appassimento degli adulti. Nella famiglia di Giorgio, il padre è assente, mentre la madre, Laura, è amorevole e indulgente con i figli, puerile e ondivaga con il marito e il cognato. Laura diventa un punto di riferimento per Giorgio quando i due giungono a un rapporto paritario e la madre mostra al figlio le proprie debolezze, abdicando al ruolo di inattaccabile figura autoritaria.
MIGNON È PARTITA disponibile in DVD o BluRay |
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Mignon, una ragazza francese molto raffinata, giunta da Parigi in vacanza per dieci giorni, è attesa con ansia a Roma (quartiere Flaminio, piazza Melozzo) da cinque scalmanati fratelli (Giorgio, Chiara, Tommaso, Antonella ed il piccolo Giacomino). La cugina d' oltralpe, che è stata mandata nella capitale dalla mamma a causa di un guaio del marito, si sente a suo agio solo col [...] Vai alla recensione »
La quindicenne francesce Mignon, a causa dei problemi giudiziari del padre, viene ospitata per qualche tempo a Roma presso la numerosa famiglia dello zio paterno, composta da una coppia di genitori in crisi e da cinque figli. Tra questi il 13 enne Giorgio, sensibile e riflessivo, instaura con lei un forte legame umano ed affettivo. La permanenza di Mignon si protrae oltre le attese e per Giorgio, [...] Vai alla recensione »
Un ritorno (felice) alle famiglie italiane di qualche anno fa. Oggi, però, nell’ottica di un tredicenne che si affaccia alla vita; con la scuola, un papà, una mamma sempre indaffarati, molti fratelli o troppo grandi o troppo piccoli perché sappiano tenergli compagnia. E con l’improvvisa incursione in casa di una cuginetta francese che si ferma quel tanto che basta per suscitare nel tredicenne dei sentimenti [...] Vai alla recensione »
Uno dei debutti più sinceri degli ultimi tempi in Italia. Francesca Archibugi, più che il senso dello stile, possiede un'attenzione speciale per riconoscere la vitalità dei personaggi, attende che i suoi interpreti si facciano un nido di sentimenti e di emozioni e poi li lascia vivere con affetto e discrezione, è una suggeritrice consapevole prima che una creatrice.