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il cinefilo
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mercoledì 11 gennaio 2017
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una trama davvero confusionaria...peccato...
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Proseguo l'analisi: dopo la caduta del proibizionismo, vediamo gli affari di Max e Noodles andare a ramengo...distrutti dalla perdita della loro attività malavitosa, decidono di passare il tempo a combinare scherzi ai poliziotti: memorabile la sequenza dello scambio dei neonati(anche se non si comprende per quale motivo Sergio Leone abbia deciso di dedicare più di venti minuti di film ad un semplice pesce d'aprile, senza alcun risvolto significativo ai fini della trama).
La morte della baronessa, poi, pone finalmente fine all'esilio in Giappone di Elizabeth...tuttavia la rivedremo in America solo molti anni dopo, quando ormai sia lei che Noodles sono ridotti a due vecchie carampane.
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Proseguo l'analisi: dopo la caduta del proibizionismo, vediamo gli affari di Max e Noodles andare a ramengo...distrutti dalla perdita della loro attività malavitosa, decidono di passare il tempo a combinare scherzi ai poliziotti: memorabile la sequenza dello scambio dei neonati(anche se non si comprende per quale motivo Sergio Leone abbia deciso di dedicare più di venti minuti di film ad un semplice pesce d'aprile, senza alcun risvolto significativo ai fini della trama).
La morte della baronessa, poi, pone finalmente fine all'esilio in Giappone di Elizabeth...tuttavia la rivedremo in America solo molti anni dopo, quando ormai sia lei che Noodles sono ridotti a due vecchie carampane...l'età avanzata, pur tuttavia, non le impedisce di recitare la parte di"Cleopatra"a teatro, dove rivedrà il suo ex amante perduto.
De Niro/Noodles, intanto, non riesce a comprendere per quale motivo il patto satanico con i cinesi oppiomani, che avrebbe dovuto garantirgli sia l'eterna giovinezza che una serie di poteri legati a doppio filo alla telecinesi, non sta sortendo gli effetti sperati...Sergio Leone tenta di amalgamare l'elemento soprannaturale e demoniaco a quello gangsteristico...ma riuscendovi solo in parte, poiché l'espressione perennemente catatonica di De Niro manda in fumo qualsiasi tentativo serio di dare credibilità a l'intera faccenda.
A complicare le cose ci si mette anche il corrotto Rodulphus Brazoff, padre del latitante Ajeje e noto zoofilo(in una scena-shock lo si vede ingropparsi ripetutamente la femmina di un ippopotamo bianco del Bengali)il quale, tentando di rifarsi una reputazione, tenta di inserirsi nel giro del contrabbando di cetrioli in salamoia al confine con il Messico...la sua morte verrà soltanto menzionata, con la quale scopriamo che è stato ripetutamente sodomizzato dal robusto marinaio portoricano Sebastian Rico, in arte"el vibrator".
Dell' incontro finale tra Max e Noodles, del ritorno alla fumeria d'oppio cinese, del subdolo coinvolgimento di Biancaneve e i sette nani per l'elezione di Max al senato americano, del doppiogiochismo dei cinesi adoratori del Diavolo, dei legami spazio-temporali che muovono tutta la storia, dell'apparizione vista da Ambrogio pochi istanti prima dello schianto e di diversi altri dettagli inquietanti parlerò nelle prossime analisi.
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il cinefilo
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martedì 10 gennaio 2017
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c'era una volta in america...purtroppo.
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ONCE UPON A TIME IN AMERICA, del maestro Sergio Leone
La vicenda inizia a New York, nell'East Side di New York: Max e Noodles si conoscono fin dall'infanzia, cioè da quando sbarcarono ambedue come immigrati, dopo un lungo e periglioso viaggio trans-oceanico...iniziano una promettente carriera nella malavita e si arricchiscono con il proibizionismo.
Noodles/De Niro, intanto, si innamora di una ballerina del suo quartiere illudendosi d'essere ricambiato.
Passano gli anni, Robert De Niro e James Woods crescono...e con loro crescono anche le ambizioni, cioè quelle di Max che è stufo di rimanere un delinquente di mezza tacca: vorrebbe entrare in politica e farne di soldoni.
Noodles, intanto, è entrato in contatto con una misteriosa setta di cinesi dediti alle messe nere e alla venerazione del maligno.
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ONCE UPON A TIME IN AMERICA, del maestro Sergio Leone
La vicenda inizia a New York, nell'East Side di New York: Max e Noodles si conoscono fin dall'infanzia, cioè da quando sbarcarono ambedue come immigrati, dopo un lungo e periglioso viaggio trans-oceanico...iniziano una promettente carriera nella malavita e si arricchiscono con il proibizionismo.
Noodles/De Niro, intanto, si innamora di una ballerina del suo quartiere illudendosi d'essere ricambiato.
Passano gli anni, Robert De Niro e James Woods crescono...e con loro crescono anche le ambizioni, cioè quelle di Max che è stufo di rimanere un delinquente di mezza tacca: vorrebbe entrare in politica e farne di soldoni.
Noodles, intanto, è entrato in contatto con una misteriosa setta di cinesi dediti alle messe nere e alla venerazione del maligno...essi, nel tempo libero, si rivelano dediti anche alle pratiche oppiomani...in cambio della sua anima promettono a Noodles la vita eterna, oltre all'amore dell'amata fanciulla che lo ha accompagnato durante tutta l'infanzia.
Questo per quanto riguarda la prima parte del film...invece, la seconda, si muove su binari narrativi incredibilmente diversi dai primi, mentre le donne assumono un importanza sempre maggiore: Deborah e Carol rubano spazio a Max e Noodles, anche se per brevissimo tempo, poi gli uomini tornano a imporre la loro opprimente presenza mascolina.
La carriera di Max e Noodles va a gonfie vele, gli alcolici importati illegalmente navigano abbastanza a vele sciolte per le strade ma le ambizioni di Max, infine, spingono Noodles a doverlo denunciare onde evitare che si rovini la vita con una rapina ai limiti dell'impossibile: quella alla banca federale americana...fin qui tutto bene, dimostrazione di alto senso civico da parte di un cittadino meritevole.
Il problema grave del film sorge immediatamente dopo: quando la malvagia baronessa Lady Von Kochfresk, in accordo con il vile senatore Rodolphus Brazoff senior(padre naturale di Ajeje Brazoff, disgraziatamente inchiodato in Italia a causa di un caso di evasione tariffaria sul biglietto del tram), decide di mandare via Elizabeth dagli Stati Uniti per farla accogliere nella sontuosa residenza dell'imperatore del Giappone, il grande Mineo Sakahata.
L'obiettivo è quello di demoralizzare Noodles...piano riuscito, poiché è proprio da questo momento che inizierà la parabola discendente del protagonista.
Parabola discendente che proseguirà nonostante la morte dell'infida baronessa slovena, la quale andrà a sfracellarsi con l'auto contro un albero di mele cotogne nel Klondike, dopo che il suo autista Ambrogio si è lasciato distrarre dall'apparizione di un oggetto volante non identificato nei cieli dell'East Side di New York.
Comunque sia, e tornando a Max e Noodles, quest'ultimo è convinto che Max sia crepato nell'agguato che la polizia gli ha teso in seguito alla sua soffiata.
Soltanto molti anni dopo Noodles verrà a sapere la verità: max non è mai morto, ha sposato la donna amata e ha cambiato il proprio nome in senatore bailey.
Concluderò la mia lucida analisi nella prossima recensione.
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sabato 7 gennaio 2017
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certi film andrebbero rivisti più volte. non in tv
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Non in tv.
Ieri sera, l'Epifania, RaiTre l'ha massacrato facendolo finire alle 2 del 7. Ho resistito per vedere con quale faccia avrebbero tirato così in lungo. C'è di fatto che qualche titolo di coda l'hanno poi lasciato, miracolo.
Comunque:
vi sono state aggiunte delle parti in lingua originale con sottotitoli in italiano (doppiaggio di De Niro di Ferruccio Amendola), la cui qualità era pessima, nel senso della chiarezza d'immagine dove la fotografia di Delli Colli andava a farsi benedire.
Non so se queste aggiunte abbiano dato ulteriore pregio al film: in una certamente però sì: quella in cui -nella scena della Cappella del cimitero- De Niro si trova di fronte a Louise Fletcher, l'infermiera cerbera (Oscar) di 'Qualcuno volò sul nido del cuculo".
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Non in tv.
Ieri sera, l'Epifania, RaiTre l'ha massacrato facendolo finire alle 2 del 7. Ho resistito per vedere con quale faccia avrebbero tirato così in lungo. C'è di fatto che qualche titolo di coda l'hanno poi lasciato, miracolo.
Comunque:
vi sono state aggiunte delle parti in lingua originale con sottotitoli in italiano (doppiaggio di De Niro di Ferruccio Amendola), la cui qualità era pessima, nel senso della chiarezza d'immagine dove la fotografia di Delli Colli andava a farsi benedire.
Non so se queste aggiunte abbiano dato ulteriore pregio al film: in una certamente però sì: quella in cui -nella scena della Cappella del cimitero- De Niro si trova di fronte a Louise Fletcher, l'infermiera cerbera (Oscar) di 'Qualcuno volò sul nido del cuculo".
Ci sono poi degli 'errori': come la Mc Govern ancora 'giovane' dopo trentanni dei suoi iniziali 15 o16, quando Noodles-De Niro s'innamora di lei. E poi dei miracoli di mestiere: come far passare il Des Bains al Lido di Venezai (già degli hotel Ciga) come ubicato negli Hamptons.
Anche caratterizzazioni sublimi poi: come quel pranzo mafioso con un magnifico Burt Young (quello in seguito nei vari 'Rocky'); Joe Pesci al contrario non è stato inquadrato al suo meglio ( lo impiegò meglio Scorsese).
Adoro Sergio Leone:
meno, qui, la risata-ghigno finale che fa fare a De Niro-oppiato alla fine di questo film; e sebbene questo su quei 40 anni d'America gangsteristica sia un'opera di notevole caratura, ho preferito il regista in "C'era una volta il West", dove fa morire il bandito Cheyenne (uno splendido Jason Robards, secondo me il vero protagonista) con grande dignità piuttosto che con un ghigno intriso d'oppio (ma forse Leone dibatté per giorni con gli altri sceneggiatori su come farlo finire "C'era una volta in America", e forse quella risatasublima tutto).
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johncor1960
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venerdì 6 gennaio 2017
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un capolavoro come un dipinto su di una tela ..
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Un capolavoro che come un dipinto su di una tela che cela il vero tesoro sotto un opera eseguita a questo scopo.Avevo visto diverse volte questo film ma mai in questa maniera con una cronologia perfetta,e rispondente secondo me ,al volere del regista: un immenso Sergio Leone.Che con questo film mi ha fatto cambiare la graduatoria dei lavori del Regista,con questo film al vertice della classifica.Un film che restutuito alla sua cronologia originaria si srotola come una imagine story con una elaborazione della nostalgia,dei sentimenti come l'amicizia e dell'attaccamento del protagonista a dei valori che anche se dopo quasi 40 anni si sono persi non vuole e non può separarsene.Le atmosfere,le cadenze una pseudo lentezza che fa meglio apprezzare ciò che vuol significare,anzi riesce persino a sottolinearlo meglio che se avesse avuto un ritmo da action movie.
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Un capolavoro che come un dipinto su di una tela che cela il vero tesoro sotto un opera eseguita a questo scopo.Avevo visto diverse volte questo film ma mai in questa maniera con una cronologia perfetta,e rispondente secondo me ,al volere del regista: un immenso Sergio Leone.Che con questo film mi ha fatto cambiare la graduatoria dei lavori del Regista,con questo film al vertice della classifica.Un film che restutuito alla sua cronologia originaria si srotola come una imagine story con una elaborazione della nostalgia,dei sentimenti come l'amicizia e dell'attaccamento del protagonista a dei valori che anche se dopo quasi 40 anni si sono persi non vuole e non può separarsene.Le atmosfere,le cadenze una pseudo lentezza che fa meglio apprezzare ciò che vuol significare,anzi riesce persino a sottolinearlo meglio che se avesse avuto un ritmo da action movie.Insomma un capolavoro che finalmente molti critici e persone comuni si sono ricreduti e lo hanno apprezzato come merita.Uno dei pochi 5 stelle che appartengono alla storia del cinema.Da non perdere,anzi da rivedere più volte magari a distanza di un pò di tempo.
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vighi
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lunedì 5 settembre 2016
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numero 1 nella storia dei film!
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Perche' dico che non vi siano pari?..perche' in un paragone con altri immensi film ingiustamente piu' blasonati (vd.il padrino..)qui la grande differenza la FA Il sistema narrativo fondato sul geniale collage fra piu'momenti storici. Assolutamente immensa e'anche l'atmosfera degli anni venti Americana a New YORK che ti FA sentire "dentro" il film..Io ho dovuto/voluto vederlo piu'volte ed ogni volta ho apprezzato una sempre maggiore grandezza nei meandri e nelle sfumature del film..
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step666
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lunedì 13 giugno 2016
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il capolavoro assoluto!!!
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C'era una volta in America non è un film, è IL film. Il Capolavoro di Leone, caposaldo del cinema internazionale, io che guardo film di ogni epoca, dai lumiere a oggi posso
dire con certezza che questo è uno di quelli più completi per regia, coerenza di trama, sceneggiatura, fotografia, recitazione (un grande De Niro all'epoca già consacrato 2 volte)e colonne sonore del maestro Morricone che sembrano prendere vita dal film stesso, un mix perfetto di tutto, uno dei film più completi sotto tutti i punti di vista, per non parlare del
montaggio (quello di leone) che ti porta in un finale tutt'altro che lineare e scontato che ancora oggi divide il pubblico tra una teoria e l'altra.
Un film che ripercorre malinconicamente tramite l'ellissi, il passato il
presente e futuro del protagonista Noodles e dell'America degli anni venti fino al post-proibizionismo ripercorrendo con nostalgia tramite mirate citazioni anche
classici film, musica e letteratura di un tempo.
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C'era una volta in America non è un film, è IL film. Il Capolavoro di Leone, caposaldo del cinema internazionale, io che guardo film di ogni epoca, dai lumiere a oggi posso
dire con certezza che questo è uno di quelli più completi per regia, coerenza di trama, sceneggiatura, fotografia, recitazione (un grande De Niro all'epoca già consacrato 2 volte)e colonne sonore del maestro Morricone che sembrano prendere vita dal film stesso, un mix perfetto di tutto, uno dei film più completi sotto tutti i punti di vista, per non parlare del
montaggio (quello di leone) che ti porta in un finale tutt'altro che lineare e scontato che ancora oggi divide il pubblico tra una teoria e l'altra.
Un film che ripercorre malinconicamente tramite l'ellissi, il passato il
presente e futuro del protagonista Noodles e dell'America degli anni venti fino al post-proibizionismo ripercorrendo con nostalgia tramite mirate citazioni anche
classici film, musica e letteratura di un tempo. Emergono inoltre temi quali amicizia, amore, sesso, intrighi e tradimenti.
La regia con ripetute scene e piani di orologi è sempre azzeccata e coerente al tema principale del tempo che passa, potrei fare mille riferimenti ma il più clamoroso per me resta l'orologio che fà avvicinare noodles e l'amico max nell'infanzia e che ritroveremo poi come se anche lui fosse invecchiato.
Un film inoltre che mantiene la sua veridicità proprio perche ispirato
all'autobiografia di un criminale realmente esistito David Aroonson appunto.
Un film perfetto in tutto che qualunque regista dovrebbe vedere, di gran lunga il mio preferito.
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gustibus
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giovedì 2 giugno 2016
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il via col vento...italiano!
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Sicuramente il film più' completo della filmografia italiana!il capolavoro assoluto..attori "americani"in stato di grazia...dialoghi da oscar..."il cantico dei cantici"..una delle colonne sonore più"belle al mondo..non me ne voglia Fellini...leone qui d'immenso!!!
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aristoteles
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lunedì 27 luglio 2015
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c'era una volta sergio leone
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Bellissimo commovente ed emozionante capolavoro di Sergio Leone.
L'ambientazione e' una delle migliori mai viste e sembra di stare proprio li' ,nelle stradine della New York anni'20.
Le scene di azione sono di grande impatto ,crude e violente.
Tutto il periodo del proibizionismo viene raccontato con dovizia di particolari come le carriere crimanali degli interpreti.
Il film scorre sull'onda di forti sentimenti come l'amicizia ,l'amore,la condivisione,la malinconia ,ma raggiunge il suo apice raccontandoci il piu' grande dei tradimenti,quello che non ti aspetti,quello che fa male veramente.
Da vedere e rivedere,inferiore solo a Il Padrino
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simone magli
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giovedì 16 aprile 2015
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indimenticabile
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Capolavoro emozionante che ti fa venire i brividi a visionarlo e a ricordarlo nel tempo, una volta visto.
La storia di formazione dei personaggi principali è la parte che più mi ha affascinato, assieme alla scenografia e all'iperespressività degli attori, in primis Bob De Niro.
La colonna sonora è meravigliosa e mette le ali alla poesia della varie scene.
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alessandro vanin
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martedì 7 aprile 2015
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pessimo film
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sceneggiatura lacunosa, inno allla violenza e allo stupro, flash back assurdi e forbianti, mal recitato e mal diretto se questto è un capoloavoro ...
[+] ?
(di isin89)
[ - ] ?
[+] sono curioso
(di giorgio)
[ - ] sono curioso
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