La mia prima recensione, mi farebbe molto piacere un commento.
auguri a tutti
C'era una volta in america
il Western,nell'immaginario del cinema moderno,trova la sua massima raffigurazione nei film degli anni sessanta del maestro romano Sergio Leone.
Ma a nostro avviso, il regista trova l'apice della sua competenza quando nel 1984 gira il capolavoro ''C'era una volta in America''. Il commento piu' banale sul film potrebbe essere:lungo, difficile da comprendere, ma una volta visto l'ambiguo sorriso di Noodles seguito da una toccante aria ancora una volta composta dal grande Morricone,si rimane appagati.
Le chiavi di lettura sono molteplici: l'amicizia, il tradimento,l'ambizione, la violenza,l'amore,l'istinto...e il pentimento..
Il finale, ad oggi ancora opinabile, è un grande ed attraente espediente del regista.
Un grande attore è tale quando non fa' trasparire una personalita' definita.
O meglio, quando rappresenta l'essere umano in tutte le sue caratteristiche.Nel bene e nel male. DeNiro, con la sua sensibile interpretazione raccoglie questa grande qualita'. In Toro Scatenato di Scorsese, Bob studio' all'estremo per ottenere di immedesimarsi in un personaggio violento ed orgoglioso..sfacciato, ma in questo caso la strada è stata ben piu' ardua.
Le sfaccettature caratteriali sono assai piu numerose.
Un romantico stupratore;un leale ladro;un onesto gangster. Simboli di tutte le debolezze e le virtu' intrinsiche nell'essere umano.
James Wood,all'apice della sua carriera; i competenti giovani attori che interpretano la gang agli arbori; cameo esemplare di Joe Pesci.
Un regista è apprezzabile quando a discapito dell'intrattenimanto e di conseguenza del business, non viola la sua sensibilita' e la sua narrativa. Leone in questo film ne è l'esempio eclatante.
Aneddoto: A chi (tra i produttori de ''il buono il brutto e il cattivo'') osservava che probabilmente non valeva la pena di acquistare costosi orologi da taschino, poco visibili perche' inquadrati per qualche frazione di secondo, il maestro rispondeva con un paradossale ed elegante romanesco: ''aoh!!, non stamo al circo!!,stamo al cinema!!, se vede tutto!!
E poi.. New York, il Brooklin Bridge,la Central Station,il porto, l'edificazione dei grattacieli.Suggestivi negli anni 2000 ma magici negli anni del sogno degli immigrati Americani.
La malavita:Macabra ma pur sempre affascinante.
E per finire le musiche:Yesterday dei Beatles, e ancora una volta Morricone, pioniere,insieme a Kubrick del pericoloso binomio tra musica classica e violenza.
Chiudiamo con le due immagini piu' commoventi del film, a cui vorremmo accostare la purezza presente nei bambini, Patsy che è tentato da un dolce che doveva essere utilizzato come merce di scambio per perdere la sua verginita', e Dominic, che troppo presto paga la sua scelta di entrare nella malavita venendo freddato da un rivale. Le sue ultime parole: ''qualcosa mi ha punto''. Lo sfondo è il famoso scorcio del Brooklin Bridge visto da un vicolo della grande mela, simbolo nell'immaginario comune della coesistenza tra la modernita' e passato.
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