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riccardo-87
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lunedì 9 marzo 2009
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per dominus
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il finele del film,la scena in cui il senatore si suicida,è a mio avviso una scena estremamente simbolica.max,dopo aver compreso ciò che ha perso dalla vita dalle parole di noodles(ha perso invero la vita stessa,la sua più intima essenza,la vera amicizia),e l'aver compreso dunque d'averl sprecata- significativo in questo senso quando noodles dice"io spero che quella sua inchiesta si risolva in nulla..sarebbe un peccato che il lavoro della sua vita andasse sprecato”-allora max si sente un rifiuto dell'umanità-non a caso si getta in un tritarifiuti. è la vittoria della vita in quanto amicizia e amore contro una visione della vita come mezzo per ottenere potere e denaro,una vita votata ad"arrivare in cima", come spesso dice deborah-simbolica la frase della stessa"siamo due vecchi noodles.
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il finele del film,la scena in cui il senatore si suicida,è a mio avviso una scena estremamente simbolica.max,dopo aver compreso ciò che ha perso dalla vita dalle parole di noodles(ha perso invero la vita stessa,la sua più intima essenza,la vera amicizia),e l'aver compreso dunque d'averl sprecata- significativo in questo senso quando noodles dice"io spero che quella sua inchiesta si risolva in nulla..sarebbe un peccato che il lavoro della sua vita andasse sprecato”-allora max si sente un rifiuto dell'umanità-non a caso si getta in un tritarifiuti. è la vittoria della vita in quanto amicizia e amore contro una visione della vita come mezzo per ottenere potere e denaro,una vita votata ad"arrivare in cima", come spesso dice deborah-simbolica la frase della stessa"siamo due vecchi noodles..ci restano solo dei ricordi"-.ma in una cosa sbaglia deborah:mentre lei e max hanno sprecato la loro vita,noodles no;lui ha provato sentimenti autentici,e anche se la bassenzza dei due è fonte di altissimo dolore per lui,evitando di uccidere max comunque salva i suoi ricordi-"lei non mi deve niente,senatore bailey"dice noodles,che non a caso non chiama mai l'amico max-così facendo noodles non permette a max di manipolare sino in fondo la vita degli altri,perchè non gli permette di manipolare i suoi sentimenti.se noodles avesse sparato in quel momento,max avrebbe vinto.così invece uccide davvero max,perchè gli mostra tutta la sua amicizia,e max comprende cosa a perduto dalla vita,che cosa poteva avere:la vera amicizia,che ben più vale del potere e del denaro.nel capire questo max è distrutto,si rende conto di aver sprecato l'intera sua vita,e si uccide.--questa la mia spiegazione dominus.mi ha fatto piacere che qualcuno mi abbia chiesto qualcosa di intelligente,spero che parleremo ancora,ciao!
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[+] risp!!!!
(di kicco)
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cesare antonio borgia
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sabato 14 febbraio 2009
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c'era una volta sergio leone....
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Sergio Leone ci ha dato le chiavi del suo mondo e non tutti abbiamo risposto Presente al suo invito.
C'era una volta in America non ha vinto un solo premio,forse a qualcuno non sarà piaciuto.Ma allora cosa piace?Il nulla.
E'un film unico,uno specchio che riflette la realtà vissuta da ogni uomo.
E'uno specchio che riflette la vita.
E'uno spettacolo vero e proprio e Robert De Niro è magnifico.
La scena della cena con Deborah nel ristorante sul mare è a mio parere la più bella scena d'amore mai vista al cinema.
Si coglie ogni strascico dello stato d'animo dei protagonisti,questa strana malinconia,la consapevolezza di non potere amare l'altro,la voglia di prendersi e amarsi tutta la vita.
De Niro recita il Canto dei Cantici e commuove con la frase "Nessuno ti amerà come ti ho amato io".
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Sergio Leone ci ha dato le chiavi del suo mondo e non tutti abbiamo risposto Presente al suo invito.
C'era una volta in America non ha vinto un solo premio,forse a qualcuno non sarà piaciuto.Ma allora cosa piace?Il nulla.
E'un film unico,uno specchio che riflette la realtà vissuta da ogni uomo.
E'uno specchio che riflette la vita.
E'uno spettacolo vero e proprio e Robert De Niro è magnifico.
La scena della cena con Deborah nel ristorante sul mare è a mio parere la più bella scena d'amore mai vista al cinema.
Si coglie ogni strascico dello stato d'animo dei protagonisti,questa strana malinconia,la consapevolezza di non potere amare l'altro,la voglia di prendersi e amarsi tutta la vita.
De Niro recita il Canto dei Cantici e commuove con la frase "Nessuno ti amerà come ti ho amato io".
Che dire,film memorabile.In ognuno di noi c'è un pò di questo film.
La scena finale,l'incontro con Max,il traditore,che in realtà ha tradito più se stesso,è stupenda.
Yesterday dei Beatles come sottofondo rende la scena veramente triste.
Veramente un film che merita 11 Oscar.
Il testamento di Leone,girato un'intera vita,va applaudito per ore,anni e secoli.
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[+] napos
(di napos)
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[+] cìera una volta in america
(di montecristo53@gmail.com)
[ - ] cìera una volta in america
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riccardo-87
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mercoledì 4 febbraio 2009
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l'essenza della vita,passioni e volizioni
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Questo film di sergio leone a mio avviso meglio di tutti centra l’obbiettivo del film in quanto film,ovvero riesce a coinvolgere lo spettatore rendendolo partecipe delle emozioni che i personaggi provano.inoltre questo film,grazie ad un cast d’eccezione e ad una sceneggiatura più che perfetta,riesce a trasportare lo spettatore nella realtà in cui gli avvenimenti hanno luogo. ma c’era una volta in america è molto più di un film di gangster,perché se è vero ed innegabile che atti illegali e omicidi sono all’ordine del giorno,tutto questo è semplicemente un sottofondo del film-usando il linguaggio di marx si potrebbe dire senz’altro che tutto ciò è semplice sovrastruttura del film-.la base,la “struttura “del film,è di stampo psicologico-vitalistico,ovvero in questo film emergono rapporti psicologico-esistenziali che lo caratterizzano dalla prima all’ultima scena.
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Questo film di sergio leone a mio avviso meglio di tutti centra l’obbiettivo del film in quanto film,ovvero riesce a coinvolgere lo spettatore rendendolo partecipe delle emozioni che i personaggi provano.inoltre questo film,grazie ad un cast d’eccezione e ad una sceneggiatura più che perfetta,riesce a trasportare lo spettatore nella realtà in cui gli avvenimenti hanno luogo. ma c’era una volta in america è molto più di un film di gangster,perché se è vero ed innegabile che atti illegali e omicidi sono all’ordine del giorno,tutto questo è semplicemente un sottofondo del film-usando il linguaggio di marx si potrebbe dire senz’altro che tutto ciò è semplice sovrastruttura del film-.la base,la “struttura “del film,è di stampo psicologico-vitalistico,ovvero in questo film emergono rapporti psicologico-esistenziali che lo caratterizzano dalla prima all’ultima scena. da non sottovalutare inoltre il ruolo centrale e assolutamente spettacoloso della colonna sonora di ennio morricone,che per questo film a mio avviso a superato se stesso:le sue musiche avvolgono ogni scena del film e l’accompagnano nel vortice di emozioni che queste scene suscitano nel cuore dello spettatore,tanto che affermo senz’altro che senza la colonna sonora di morricone il film perderebbe in gran parte la sua stessa essenza.le musiche del maestro di musica par excellence dicono l’indicibile, ovvero dicono le emozioni dei personaggi:”dove finiscono le parole,là soltanto comincia la vita”;così diceva il filosofo feuerbach,con una frase che coglie perfettamente il senso della mia asserzione precedente.Potrei scrivere pagine e pagine sulle scene di questo film,poiché vi sono decine e decine di scene rimarchevoli,come quella della morte di dominic,o ancora le scene di noodles con l’amico max o con l’amata deborah.ma sarebbe un fuoriuscire dal senso di questo mio commento.ciò che qui mi interessa mettere a fuoco è la centralità del film nelle questioni che riguardano la vita,come l’amicizia e l’amore,le passioni e le volizioni,la povertà e la bramosia dell’arricchimento.noodles è colui che riesce ad accontentarsi,a non voler”arrivare in cima”ad ogni costo come max e deborah-strepitosa in questo senso la frase rivolta all’amico:”a me piace la puzza della strada,mi si aprono i polmoni quando la sento..e mi tira anche di più”-questo perché per noodles vi sono cose più importanti dei soldi e del potere: l’amicizia per max e l’amore per deborah.questi invece,ossessionati”dall’arrivare in cima”,seguono il profumo dei soldi e del successo perdendo dalla vita l’essenza della vita stessa;entrambi infatti si accorgono dell’errore solo troppo tardi;solo allora capiscono di aver passato la vita senza averla vissuta. tutto questo spettacolo di sensibilità,azione,profondità di pensiero e sentimenti non può a mio avviso che costituire il capolavoro assoluto del cinema,capolavoro che mai potrà essere dimenticato.
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riccardo-87
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mercoledì 4 febbraio 2009
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tempo di scrivere con il martello
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Ho letto vari commenti su questo film,ma solo in pochi v’ho trovato vera profondità;innanzitutto devo dire che ho già commentato”c’era una volta in america”,ma che sento il bisogno-dovere di tornare a farlo.non riesco a sopportare gli insulsi commenti di coloro che danno una stella a questo capolavoro,scrivendo solo ”fa schifo”o”soporifero”;ma non meno mi disgusta chi scrive solo”capolavoro”:un commento ad un così grande film non si può ridurre a mezza riga,merita molto di più!ogni bambino vispo potrebbe porre agli autori di questi pseudocommenti la domanda scontata”perché fa schifo?”o anche”perché è un capolavoro? “.riceverebbero come risposta il silenzio specchio della bassezza del pensiero di tali critici cinematografici.
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Ho letto vari commenti su questo film,ma solo in pochi v’ho trovato vera profondità;innanzitutto devo dire che ho già commentato”c’era una volta in america”,ma che sento il bisogno-dovere di tornare a farlo.non riesco a sopportare gli insulsi commenti di coloro che danno una stella a questo capolavoro,scrivendo solo ”fa schifo”o”soporifero”;ma non meno mi disgusta chi scrive solo”capolavoro”:un commento ad un così grande film non si può ridurre a mezza riga,merita molto di più!ogni bambino vispo potrebbe porre agli autori di questi pseudocommenti la domanda scontata”perché fa schifo?”o anche”perché è un capolavoro? “.riceverebbero come risposta il silenzio specchio della bassezza del pensiero di tali critici cinematografici.è questo il momento per me di prendere le distanze da tutti loro:non meritano neanche il mio disprezzo.non li apprezzo abbastanza nemmeno per disprezzarli;così parla il mio martello!ora,dopo aver attaccato alle fondamenta gli insulsi commentatori di questo film,dopo averli spazzati via con poche e semplici parole, l’aria si è purificata,si è fatta più fine-sì,è divenuta aria di montagna!-adesso posso scrivere il mio commento,solo adesso posso dare a questo forum ciò che io sento per”c’era una volta in america”..
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[+] capolavoro di rutti
(di fran87)
[ - ] capolavoro di rutti
[+] un martello parlante?!
(di fracchia)
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[+] il finale
(di dominus)
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snake.86
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giovedì 29 gennaio 2009
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vi siete mai chiesti...
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naturalmente ritengo questo film uno dei capolavori più importanti del cinema, tre ore e mezza di autentico coinvolgimento nelle azione nei dialoghi e nella musica del mitico ennio morricone, il cast non c'è bisogno nemmeno che lo citi, però fate caso ad una cosa, il film inizia con Noodles che si trova dal cinese stafatto di oppio col giornale in mano, e finisce con lo stesso Noodles sempre strafatto di oppio che si mette a ridere senza un motivo ben preciso. vi siete mai chiestise tutto il film non sia altro che un sogno?
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fran87
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mercoledì 28 gennaio 2009
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e questo sarebbe cinema?
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Fate una cosa tutti e andate dall'oculista e dopo dallo psichiatra!
[+] ehilà genio!
(di riccardo-87)
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[+] riccardino
(di et_in_arcadia_ego)
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(di the red ale)
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il visionario
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martedì 13 gennaio 2009
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usignolo sul water
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la morte....miei cari...cos'è? il più grande degli interrogativi dell'uomo,ma anche uno dei più grandi disinteressi,perchè noi cerchiamo sempre di non pensarci e ci costruiamo una vita per sfuggire al solo pensiero della morte,ke per una volta nella vita farà contenta i comunisti rendendoci tutti uguali.
[+] il visionario
(di angelo41)
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david
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giovedì 1 gennaio 2009
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quando tutto era molto più reale.....
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Una grande sceneggiatura, dei grandi interpreti, ed un ottima colonna sonora, rendono questo film un capolavoro da ricordare negl'anni. Bisogna guardare al di là di ciò che si vede per apprezzarlo completamente.
[+] hai colto nel segno
(di pep)
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[+] non hai colto nel segno
(di pep)
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[+] ki diavole sei
(di pep)
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andriy
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giovedì 1 gennaio 2009
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c.a.p.o.l.a.v.o.r.o.
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Sicuramente una dei 10 film più belli della storia del cinema! Dentro uno spaccato di storia Newyorkese c'è tutto ciò che serve a far emozionare sensibilmente lo spettatore..violenza,odio,amore,rabbia ed una forte amicizia, il tutto tenuto insieme da una memorabile e malinconica colonna sonora..Un film che tutti dovrebbero vedere almeno una volta nella vita
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faber
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giovedì 1 gennaio 2009
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grandezza della mediocrità!
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Dire che questo film è ributtante o tutto fumo e niente arroso, è troppo, e, forse, davvero di chi non capisce nulla di arte. Considerarlo o no il più bel film della storia del cinema è da capricciosi o troppo audaci (perchè chiunque abbia un minimo di cultura in merito, sa benissimo che c'è di molto meglio, seppure resti un capolavoro). La questione è un'altra semmai: è il più bel film di Leone? Ecco cosa ne penso: innanzitutto è d'uopo una domanda: cos' è il cinema di Leone? perchè merita tanto plauso, che oggi gli è negato, è aha arrecato una rivoluzione cinematografica ai suoi tempi? Il cinema di Leone, non sono il primo a dirlo, è soprattutto dettaglio, il gusto della minuzia.
Leone, nei western, ci stava alla grande, perchè non essendo quello un genere di chissà quale spessore intellettuale e la trama, diciamolo, gira e rigira era sempre la stessa (cattivo contro buono, ecc.
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Dire che questo film è ributtante o tutto fumo e niente arroso, è troppo, e, forse, davvero di chi non capisce nulla di arte. Considerarlo o no il più bel film della storia del cinema è da capricciosi o troppo audaci (perchè chiunque abbia un minimo di cultura in merito, sa benissimo che c'è di molto meglio, seppure resti un capolavoro). La questione è un'altra semmai: è il più bel film di Leone? Ecco cosa ne penso: innanzitutto è d'uopo una domanda: cos' è il cinema di Leone? perchè merita tanto plauso, che oggi gli è negato, è aha arrecato una rivoluzione cinematografica ai suoi tempi? Il cinema di Leone, non sono il primo a dirlo, è soprattutto dettaglio, il gusto della minuzia.
Leone, nei western, ci stava alla grande, perchè non essendo quello un genere di chissà quale spessore intellettuale e la trama, diciamolo, gira e rigira era sempre la stessa (cattivo contro buono, ecc... ecc...) tutto questo gli lasciava una grande libertà di sbizzarrirsi. E proprio perchè si sentiva libero, riusciva ad ispessire il valore del film conferendogli delle valenze sociologiche e psicologiche che hanno fatto scuola. Sergio Leone è una goccia di sudore che attraversa gli occhi di un pistolero concentrato, la saliva che inumidisce il sigaro di un bandito prossimo a far fuoco, il sole, la puzza del lerciume dei contadini messicani, un cactus pisciato, un poncho ben intessuto, e via discorrendo. In c'era una volta in america di queste imago, ce ne sono pochissime: immortale la sequenza del bimbo che mangia la torta, quella dello stupro (tutt'altro che gratuita, non scherziamo!) quella dei ragazzi che fuggono a rallentatore, e basta, Ed anche qui, ad esser sinceri, non si tratta di imago, ma di sequenze intere, quindi di uno scorrere di immagini, non più di icone, di ritratti immutevoli, come nel caso dei western. Ci si può chieder: e se avesse voluto cambiare stile? E ci si può rispondere: era meglio di no! Come dimenticare poi il sapiente equilibrio di Leone? I suoi personaggi non erano mai nè troppo approfonditi, di modo che conservassero sempre un certo charme e stregassero il pubblico, nè troppo superficiali, con il sapiente primo piano sugli occhi e sui vari tic, indici di personalità più o meno introverse, distese, ecc. Qui personaggi meravigliosi, che meriterebbero tutt'altro trattamento, come la prostiuta vengono lasciati in asso, come abortiti dalla stessa penna dell'autore. E' e rimane un gran film, ma diciamo che forse, la iubris di essersi voluto confrontare con una realtà troppo articolata come quella di un america mafiosa, intrisa di scontri morali, politici e sindacali, hanno sopito di gran lunga il genio vulcanico di Leone che, paradossalmente, liberava al meglio solo in un genere considerato minore, che era il western. Grandezza della mediocrità! Mediocrità della grandezza! Tre stelle e mezzo!
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[+] onore al merito
(di riccardo-87)
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