Non in tv.
Ieri sera, l'Epifania, RaiTre l'ha massacrato facendolo finire alle 2 del 7. Ho resistito per vedere con quale faccia avrebbero tirato così in lungo. C'è di fatto che qualche titolo di coda l'hanno poi lasciato, miracolo.
Comunque:
vi sono state aggiunte delle parti in lingua originale con sottotitoli in italiano (doppiaggio di De Niro di Ferruccio Amendola), la cui qualità era pessima, nel senso della chiarezza d'immagine dove la fotografia di Delli Colli andava a farsi benedire.
Non so se queste aggiunte abbiano dato ulteriore pregio al film: in una certamente però sì: quella in cui -nella scena della Cappella del cimitero- De Niro si trova di fronte a Louise Fletcher, l'infermiera cerbera (Oscar) di 'Qualcuno volò sul nido del cuculo".
Ci sono poi degli 'errori': come la Mc Govern ancora 'giovane' dopo trentanni dei suoi iniziali 15 o16, quando Noodles-De Niro s'innamora di lei. E poi dei miracoli di mestiere: come far passare il Des Bains al Lido di Venezai (già degli hotel Ciga) come ubicato negli Hamptons.
Anche caratterizzazioni sublimi poi: come quel pranzo mafioso con un magnifico Burt Young (quello in seguito nei vari 'Rocky'); Joe Pesci al contrario non è stato inquadrato al suo meglio ( lo impiegò meglio Scorsese).
Adoro Sergio Leone:
meno, qui, la risata-ghigno finale che fa fare a De Niro-oppiato alla fine di questo film; e sebbene questo su quei 40 anni d'America gangsteristica sia un'opera di notevole caratura, ho preferito il regista in "C'era una volta il West", dove fa morire il bandito Cheyenne (uno splendido Jason Robards, secondo me il vero protagonista) con grande dignità piuttosto che con un ghigno intriso d'oppio (ma forse Leone dibatté per giorni con gli altri sceneggiatori su come farlo finire "C'era una volta in America", e forse quella risatasublima tutto).
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