Titolo originale | Par le sang des autres |
Anno | 1974 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 86 minuti |
Regia di | Marc Simenon |
Attori | Bernard Blier, Mylène Demongeot, Francis Blanche, Mariangela Melato, Yves Beneyton Jackie Bourdilleau, Robert Castel, Monita Derrieux, Denise Filiatrault, Jacques Godin, Nathalie Guérin. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 18 febbraio 2015
Un pazzo minaccia di uccidere due ostaggi se non gli verrà consegnata la più bella ragazza del paese.
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CONSIGLIATO SÌ
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In un paesino della provincia francese arriva un giovane psicopatico che prende in ostaggio due parigine che hanno appena preso possesso di una casa isolata. Ferisce gravemente la madre e poi chiama le forze dell'ordine: per lasciare gli ostaggi vuole che gli venga consegnata la ragazza più bella del paese. Sindaco, prefetto, poliziotti e tiratori scelti raggiungono l'esterno dell'abitazione e debbono decidere il da farsi.
Simenon è un cognome pesante da portare quando si è figli del celebre Georges e si vogliono dirigere dei thriller. Se a questo si aggiunge che davanti alla macchina da presa si ha la propria giovane consorte Mylène Demongeot nel ruolo di una prostituta la cosa si fa ancor più complicata. In questo caso però il buon sangue non ha mentito e la sceneggiatura di Jean Max ha fornito un valido apporto alla riuscita del film ambientato nelle Cévennes. Quella che emerge è un'analisi minuziosa delle reazioni di autorità statali e piccoli borghesi di campagna (sindaco e medico condotto in primis) nei confronti di un evento che coinvolge scelte che possono riguardarli in prima persona. Inizialmente ad uscirne con le ossa rotte sembra essere solo il vanaglorioso prefetto preoccupato solo della propria posizione di autorità priva di autorevolezza. Progressivamente però vengono alla luce le grandi o piccole meschinità di chi apparentemente sembra solo un buon uomo e un buon amministratore come il sindaco interpretato da un sempre efficace Bernard Blier.
Perché il sacrificio è sempre fondamentale se a compierlo sono gli altri e i capri espiatori sotto le sembianze di fanciulle possono essere facilmente trovati in una prostituta o in ragazze con ritardi mentali. La scelta di non avere i mezzi di informazione presenti sul luogo del sequestro consente di far emergere più liberamente le varie etiche individuali mostrando così un più ampio mosaico di reazioni. L'unica pecca può essere individuata nel ruolo affidato a Mariangela Melato, certo non per come viene portato sullo schermo da un'attrice sempre straordinaria nell'indossare i panni di personaggi che richiedono lo studio approfondito delle loro psicologie.
È semmai il giustificazionismo un po' aprioristico del suo atteggiamento che assegna colpe alla famiglia e alla società finendo così per far passare il sequestratore dalla parte delle vittime che convince poco ma che è un segno dell'epoca in cui il film è stato girato. Giorgio Gaber, che della Melato fu compagno sulla scena, in un suo celebre pezzo con sagace ironia affermava: "Se vi faccio del male non reagite: sono debole di dentro".