Anno | 1958 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Messico |
Durata | 94 minuti |
Regia di | Luis Buñuel |
Attori | Francisco Rabal, Marga López, Rita Macedo, Jésus Fernandez, Ignacio Lopez Tarso Luis Aceves Castañeda, Ofelia Guilmáin, Noe Murayama, Rosenda Monteros, Victorio Blanco, Arturo Castro 'Bigotón', José Chavez, Cecilia Leger, Ignacio Peón, Ramón Sánchez. |
Tag | Da vedere 1958 |
MYmonetro | 3,33 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 8 maggio 2019
Nazarin è un poveraccio che vive di elemosine nel Messico prerivoluzionario. Ma è qualcosa di più del solito peone emarginato: a suo modo è un profeta... Il film è stato premiato al Festival di Cannes,
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Nazarin è un poveraccio che vive di elemosine nel Messico prerivoluzionario. Ma è qualcosa di più del solito peone emarginato: a suo modo è un profeta, un idealista che cerca di realizzare in terra l'ideale di bontà e di carità di Cristo. Ma gli van tutte male. Dopo umiliazioni e batoste, viene condannato e mandato al patibolo.
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In un mondo dove non c'e' ideale e speranza,chi puo' portarla?Nazarin e' il suo nome.Nazarin e' un prete missionario che vive tra i poveri e tenta di donare tutto quello che ha vivendo di carita'.Un giorno una prostituta dopo aver ucciso una donna si rifugera' da lui dando vita alle malelingue che lo provocano,e come se non bastasse anche un altra donna molto sensibile [...] Vai alla recensione »
Siamo nel Messico d'inizio '900. Un Messico povero, stretto nella morsa dei soprusi della dittatura militare da un lato e da una Chiesa poco incline alla comprensione e alla carità dall'altro. Oasi nel deserto sembra essere Nazarin, giovanissimo sacerdote dalla francescana vicinanza ai poveri e alle cose semplici della vita. Aiuta una donna ricercata dalle autorità tenendola [...] Vai alla recensione »
NAZARIN (MEX, 1958) diretto da LUIS Buñuel. Interpretato da FRANCISCO RABAL, MARGA LòPEZ, RITA MACEDO, JESùS FERNàNDEZ, IGNACIO LòPEZ TARSO, OFELIA GUILMàIN, LUIS ACEVES CASTAñEDA, ROSENDA MONTEROS Dal romanzo, edito per la prima volta nel 1895, di Benito Pérez Galdós. Intorno al 1900 Nazarin, giovane prete messicano, vive nel suo paese [...] Vai alla recensione »
Definire "Nazarin" un film di denuncia anti-cristiana,vorrebbe dire analizzare solo la superfice di questo mirabile affresco Buñuelliano,affresco che affronta con razionale freddezza una società logorata nelle sue più radicate credenze,che ci viene mostrata,mediante l'uso un realismo esasperato,portato al paradosso e quindi fatto esplodere in autentici sprazi di surrealismo puro,nella sua più brutale [...] Vai alla recensione »
..perchè continui a lavorare in questo mondo se non conosci il cinema, se non lo capisci, se non lo ami?!!! Come sempre pessimo sia nella valutazione che nella recensione..Le trame ogni volta sono banalizzate e spesso inesatte, quasi sempre poi viene svelato il finale (errore imperdonabile per un dizionario di cinema), ma soprattutto la critica è sempre di una superficialità paurosa, demoralizzante. [...] Vai alla recensione »
Ecco cosa succede se segui il vangelo. Ti prenderanno tutti per matto, ti alzeranno le mani, ti scambieranno per eretico, blasfemo, eppure quello è il vangelo! Bunuel da ateo fa vedere chi sono i veri cristiani, mentre negli altri film ha criticato le ipocrisie e i vizi dei presunti cristiani. Qui si vede chi è cristiano e chi non lo è, chi mette in pratica il vangelo e [...] Vai alla recensione »
Ecco cosa succede se segui il vangelo. Ti prenderanno tutti per matto, ti alzeranno le mani, ti scambieranno per eretico, blasfemo, eppure quello è il vangelo! Bunuel da ateo fa vedere chi sono i veri cristiani, mentre negli altri film ha criticato le ipocrisie e i vizi dei presunti cristiani. Qui si vede chi è cristiano e chi non lo è, chi mette in pratica il vangelo e [...] Vai alla recensione »
Il tema dei film - grandezza e sconfitta di un cristianesimo radicale, vissuto sino al "paradosso" - si risolve tutto nell'unicità del protagonista, che ha lo spessore di un personaggio ricco e contraddittorio e la trasparenza dell'implacato discorso etico che lo sottende, mentre le altre figure vivono solo di riflesso, attratte o respinte dal concentrato fervore di questo Cristo spodestato e febbrile [...] Vai alla recensione »