Titolo originale | The Ones Below |
Anno | 2015 |
Genere | Thriller |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 87 minuti |
Regia di | David Farr (II) |
Attori | Clémence Poésy, Laura Birn, David Morrissey, Stephen Campbell Moore, Natasha Alderslade Laila Alj, Franc Ashman, Alex Avery, Grace Calder, Tuyen Do, Deborah Findlay, Jonathan Harden, Christos Lawton, Sam Pamphilon, Robert Roman Ratajczak, Blaise Simmons-Johnson, Sarah Malin, Anna Madeley, Daniel Easton, Joseph Mills, Elliot Mills, Stephanie Jacob, Blanard Prior-Byrne. |
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Ultimo aggiornamento martedì 17 maggio 2016
Il thriller segna l'esordio alla regia dello sceneggiatore e commediografo britannico David Farr.
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CONSIGLIATO N.D.
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Kate è in attesa del suo primo bambino, quando nell'appartamento sotto al suo si trasferiscono Theresa, un'altra donna incinta, e il suo compagno. Quando un giorno si incontrano, Kate e Theresa instaurano immediatamente un'amicizia che si intensificherà con l'avvicinarsi del momento del parto. Un'improvvisa tragedia, però, cambierà per sempre le loro vite.
Il film è stato presentato in anteprima mondiale al Toronto Film Festival 2015 ed è stato inserito successivamente nella sezione Panorama della Berlinale 2016.
Psicothriller abbastanza elegante e in grado di mantenere una certa ansia, ma la narrazione è eccessivamente compassata e l'epilogo non eccessivamente sorprendente. Nel complesso, un film che si può anche non vedere.
Esordio alla regia per David Farr II, che ha curato anche la sceneggiatura. La pellicola si pone a metà tra Rosemary's Baby e La mano sulla culla. Il primo è uno dei film più iconici di Roman Polanski, sui vicini inquietanti che in modo diabolico "si impossessano" del proprio figlio tanto atteso. Il secondo, meno noto, è un thriller di inizio anni '90, di quelli che la Rai ha trasmesso per anni fino [...] Vai alla recensione »
"the ones below" è un film che ha superato le mie aspettative, tenuto conto della scarsa pubblicizzazione e dell'essere stato relegato a un passaggio televisivo non certo di prima audience (Rai4). Già la trama, e da subito il contesto filmico rimandano a "Rosemary's baby", il capolavoro di Polanski. Che a suo volta non inventò nulla essendosi ispirato [...] Vai alla recensione »