Anno | 2007 |
Genere | Horror, |
Produzione | Corea del sud |
Durata | 104 minuti |
Regia di | Shin Terra |
Attori | Hwang Jung-min, Kang Shin-il, Kim Seo-hyung, Kim Jung-suk . |
Uscita | venerdì 25 luglio 2008 |
Distribuzione | Ripley's Film |
MYmonetro | 2,17 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Un assicuratore viene coinvolto in una losca faccenda. Dietro l'apparente suicidio di un bambino si cela infatti un killer. Nel tentativo di fare chiarezza verrà a sua volta minacciato di morte. In Italia al Box Office Black House ha incassato 26,7 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Jun Juno vive con la convinzione di aver provocato il suicidio del fratellino e a distanza di molti anni continua a colpevolizzarsi della sua morte. L'antefatto fa di lui un perito assicurativo coscienzioso che sin dal primo giorno di lavoro mostra empatia nei confronti dei suoi clienti cercando, allo stesso tempo, di smascherare i furfanti. Quando viene chiamato a casa di Choong Bae Park e scopre, dietro l'insistenza dell'uomo, il corpo senza vita del figliastro appeso al soffitto della sua cameretta, deduce che dietro l'apparente suicidio del bambino si nasconda la mano del patrigno e decide di congelare la polizza assicurativa. Temendo per la sorte della moglie di Choong Bae, che in caso di morte farebbe guadagnare all'uomo un bel gruzzoletto, si rivolge alla polizia la quale, tuttavia, non gli crede. Deciso a indagare sulla faccenda, inizia a ricevere telefonate mute e una serie di minacce rivolte a lui e alla fidanzata.
Il celebre romanzo di Kishi Yusuke, già adattato per il grande schermo nel 1999 dal giapponese Yoshimitsu Morita, ottiene una seconda vita cinematografica grazie al regista coreano Shin Terra. Etichettato come horror, ma più precisamente di psycho-thriller si tratta, Black House non resiste alla tentazione di schiaffare in prima battuta la vera identità del killer. Da lì in poi allo spettatore viene solo da chiedersi quando il protagonista - il simil nerd Jun Juno interpretato con poca grazia da Hwang Jung-min - scoprirà il reale architetto della losca faccenda. L'Oriente, che pur ha contribuito notevolmente al genere, sembra trovare in un certo cinema occidentale e, nello specifico, statunitense, gli elementi più gore con i quali suscitare il terrore. Se gli scantinati della casa oscura del titolo si rifanno quasi certamente a Non aprite quella porta e al primo Saw - L'enigmista (con tanto di braccia e gambe mozzate e altre diaboliche mutilazioni), le scene in esterno notte, con la fatiscente costruzione in secondo piano, conservano il ricordo dell'horror di Tobe Hooper. La buona fotografia e lo sforzo in ambito scenografico non riescono a sollevare le sorti di un filmetto che svia dal materiale originale trovando nel passato del protagonista una giustificazione per renderlo oltremodo vulnerabile, dimenticando di tratteggiare l'oscura natura del killer. Il triplo finale (dal risvolto paranormale) fa rabbrividire, ma non di paura.
BLACK HOUSE disponibile in DVD o BluRay |
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Intanto puntualizziamo che non e' un horror, ma un semplice thriller. Io non disprezzo i film orientali, anzi quelli horror li vedo quasi tutti. Ma questo e' un'incredibile oscenita'!! Esalto solo alcune cose: 1- Il protagonista e' un totale rimbambito....prendi un ragazzo di 15 anni se non addirittura il nostro Fantozzi, sarebbero + svegli! 2- La donna.
Il film è coreano, però non bisogna aspettarsi la solita storia di bambine venute dall'aldilà con la faccia color cenere e i capelli animati. Il soggetto riguarda il confronto tra un killer psicopatico e un agente delle assicurazioni, forzato a convertirsi in eroe per caso. L'impiegato Jeon Juno crede nel principio che le assicurazioni servano a proteggere gli assicurati.
Cinema dalla Corea. In linea con la moda asiatica dei film dell'orrore. Si comincia in modo tranquillo. Per il protagonista, Juno (lo pronunciano Junò alla francese) è il primo giorno di lavoro in una società di assicurazioni e subito si trova alle prese con falsi infermi e dubbi infortunati di cui deve scoprire le intenzioni truffaldine. In quella riceve una telefonata in cui una voce di donna gli [...] Vai alla recensione »