Titolo originale | En Natt |
Anno | 1931 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Svezia |
Durata | 80 minuti |
Regia di | Gustaf Molander |
Attori | Bjorn Berglund, Uno Henning, Karin Swanström, Ingert Bjuggren, Gerda Lundequist . |
MYmonetro |
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CONSIGLIATO N.D.
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Conflitto tra due fratelli finlandesi: il più giovane (Björn Berglund) è per i russi (siamo nel 1918 in Finlandia), il secondo (Uno Henning) per le armate bianche di liberazione nazionale. Riconciliazione e morte del primo.
Chiaramente influenzato dalla scuola sovietica, e polemicamente ricercato nelle immagini, in un'epoca di delirio per il sonoro, questo film di Molander, regista prolifico, è uno dei suoi migliori, ma più per la padronanza tecnica che per i contenuti alquanto melodrammatici. Ne venne fatta anche una versione francese (Serments) per la regia di Henri Fescourt.
Da Dizionario dei film, Firenze, Sansoni, 1968
Leggi la storia e pensi subito a un Grande freddo in salsa partenopea. Salvatore, Annamaria, Alfonso e Riccardo, borghesi quarantenni originari di Napoli ma residenti altrove per lavoro, ritornano in città per il funerale dell'amico più caro. Amici di una vita che non si vedevano da una vita. Poi vedi il film d'esordio del figlio d'arte Toni D'Angelo (papà Nino interpreta un tassista un po' troppo [...] Vai alla recensione »
Un bell'esordio, sorprendente per assenza di stereotipi, Una notte, diretto dal figlio di Toni D'Angelo, che si fa notare per la padronanza di alcuni elementi non facili da trattare senza banalità: l'ambientazione notturna (qui la Napoli dei jazz club e delle strade da percorrere in auto o in taxi, come se a guidare, in sovrimpressione su Nino D'Angelo ci fosse Abel Ferrara a Brooklyn), e la recitazione [...] Vai alla recensione »
Il cognome, si sa, può essere un propellente o una palla al piede. Toni D'Angelo, per di più, non esita a utilizzare il versatile e popolare papà Nino in un ruolo-cerniera di «Una notte», il film con cui esordisce nella regia: a questo punto, per rendergli giustizia critica, bisogna svincolarsi dalla tentazione di soppesare storia & stile con la tara della parentela.