Tru Calling

Film 2003 | Thriller

Una serie con Eliza Dushku, Jessica Collins, Shawn Reaves, Jason Priestley, A.J. Cook, Zach Galifianakis. Cast completo Genere Thriller - USA, 2003,

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Ultimo aggiornamento martedì 15 marzo 2011

Consigliato assolutamente no!
n.d.
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CRITICA
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CONSIGLIATO N.D.

Con quella bocca fa risorgere anche i morti. Nel senso che parla con loro dopo che gli hanno chiesto aiuto. Tru Davies (Eliza Dushku) è una giovane neolaureata in medicina che dopo aver visto naufragare la possibilità di fare la tirocinante in ospedale trova lavoro come assistente notturna all’obitorio di New York, là dove “la maggior parte di queste persone dovrebbe essere ancora viva”. Tru fa di necessità virtù almeno fino a quando, durante la prima notte di lavoro, crede di sentire la vittima di un omicidio appena trasportata all’obitorio dirle “Solo tu puoi aiutarmi”. L’indomani mattina la protagonista si sveglia realizzando di essere all’inizio della giornata precedente, dodici ore prima che l’omicidio della “morta parlante” venga compiuto. Con i minuti contati alla 24 e un ritmo degno del film Lola corre, Tru è costretta a perlustrare la città per fermare il delitto prima che sia consumato. Ma per riuscire nell’intento deve prima di tutto entrare in contatto con la futura vittima: “Non so come dirtelo, ma te lo dico lo stesso: oggi morirai, devi fidarti di me. Forse possiamo evitarlo, abbiamo nove ore. Tu mi hai chiesto aiuto, ora io ho bisogno del tuo…”. Parallelamente alla sua nuova “missione” – “Perché si rivolgono proprio a me?” si chiede Tru nella puntata-pilota; “Forse perché sanno che tu li ascolti”, le viene risposto – la protagonista cerca di aiutare i suoi familiari a migliorare le loro vite infelici e autodistruttive: quella della sorella maggiore Meredith (Jessica Collins), ricca avvocatessa di promettente carriera ma dedita alle droghe, nonché quella del più giovane Harrison (Shawn Reaves), affascinante scansafatiche con il vizio del gioco d’azzardo e l’inclinazione a ficcarsi nei guai. I tre fratelli hanno perso la madre – uccisa quando la protagonista aveva 12 anni da un uomo che non è mai stato catturato – e Meredith rimprovera a Tru: “Non puoi cambiare le persone, non puoi salvarle, non ci sei riuscita con nostra madre 10 anni fa e non ci riuscirai nemmeno con me”. A metà del secondo ciclo entra in scena Jack Harper (interpretato da un redivivo Jason Priestley), il nuovo assistente dell’obitorio che denota la stessa capacità flasback di Tru, sebbene con intenti opposti a quelli della redenzione. Completano il cast: Lindsay Walker A.J. Cook), la leale amica del cuore dell’eroina che parla coi morti e che è all’oscuro del suo “dono”; Davis (Zach Galafianakis), l’eccentrico collega del turno di notte. Se nella serie omonima del 1997 Buffy era la “cacciatrice”, qui Tru è la “redentrice”: non è un caso che la sexy Dushku abbia partecipato al vampcult nei panni di Faith e abbia rinunciato in tal vesti a un possibile spin-off di Buffy. Sul serial ha scritto Alessandra Comazzi su “La Stampa”: “Il senso degli americani per il paranormale. Ma quanto piace ai maestri indiscussi del telefilm frequentare quella sottile linea di confine tra la vita e la morte, tra l’inconscio e il conscio, tra l’anima e la mente, tra la psiche e il corpo. Non spiegano nulla, naturalmente, i suddetti telefilm, e ci mancherebbe altro, ma descrivono. Siccome descrivono storie per esportarle e fare business, devono contare molto, loro e gli autori, sul fascino della preveggenza e della divinazione. Curioso, interessante, che questo avvenga nella società del pragmatismo, nella terra che rappresenta il cammino della speranza della televisione mondiale. Uno di questi telefilm s’intitola Tru Calling, dove s’intraprendono strane assurde storie, non prive di fascino, per la verità. Soprattutto per chi non esclude che, in fondo, la preveggenza non sia del tutto impossibile. Certo, un telefilm americano riesce a banalizzare tutto, ma nello stesso tempo a renderlo estremamente spettacolare. Ancorché inverosimile. Sarebbe proprio bello vedere che cosa accadrebbe a una ragazza che va a dire a un’altra: guarda che oggi morirai. Come minimo ordinano il ricovero coatto. Qualcuno usa la macchina del tempo, qualcuno i suoi semplici talenti”. L’ideatore Jon Harmon Feldman è altresì produttore esecutivo della serie, in compagnia di Marty Adelstein, R.W. Goodwin, Neal H. Moritz, Dawn Parouse, Phillip Noyce (quest’ultimo solo della puntata-pilota da lui diretta). Il tema musicale è “Can Somebody Help Me” dei Full Blown Rose; la colonna sonora è composta da Robert Duncan e Jon Ehrlich. Le riprese sono state effettuate tra Boston e Vancouver. Evangeline Lilly ed Erica Durance compaiono da guest-stars.

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