Anno | 2007 |
Genere | Documentario, |
Produzione | USA |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Catherine Owens, Mark Pellington |
Attori | Bono, Adam Clayton, Larry Mullen jr., The Edge . |
Uscita | venerdì 28 maggio 2010 |
Tag | Da vedere 2007 |
Distribuzione | Digima |
MYmonetro | 3,11 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 4 giugno 2010
Le riprese del tour Vertigo realizzate con la tecnologia 3D che sembra aver trovato una nuova qualita'. In Italia al Box Office U2 3D ha incassato 190 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Non è indispensabile essere dei fans degli U2 per godere di questo documentario presentato a Cannes in una versione più breve di quella definitiva che sarà di 80 minuti. La nuova sperimentazione della tecnologia tridimensionale (innumerevoli sono stati i tentativi di riportarla in auge) questa volta sembra avere delle chances in più. È infatti grazie a essa che anche un non appassionato della band trascinata dal front man Bono può trovare piacere in una visione che dinamizza le performances del tour "Vertigo", che ha visto impegnato il gruppo nel corso del 2005/06.
Le riprese hanno avuto come oggetto in particolare le tappe di Mexico City e Buenos Aires nel corso delle quali le parole di canzoni come "Love and Peace or Else" o "Bullet the Blue Sky" si sono unite a quelle della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. Sperimentatori di nuove dinamiche di sensibilizzazione nei confronti delle problematiche che affliggono il mondo contemporaneo gli U2 si dimostrano ancora una volta all'avanguardia nella ricerca di modalità espressive che favoriscano una più ampia diffusione dei loro messaggi. Il 3D sembra davvero poter essere in tal senso un efficace strumento di sensibilizzazione. Sarà il mercato a darcene o meno conferma.
Premetto, sono fan degli U2 dal 1985 e da allora non mi sono perso mai ne un concerto ne l'uscita di film, se devo comparare le emozioni che provai all'uscita della proiezione di Rattle and Hum ........meglio non farlo! Cmq tornando al film in questione, mi ha lasciato indifferente, ne ho sicuramente gustato la straordinaria proiezione tridimensionale e l'ottimo audio, ma mi aspettavo del calore, che [...] Vai alla recensione »
Bono Vox è lì sul palco che quasi lo puoi toccare. Una spirale rosso fuoco e nera avvolge la band irlandese, mentre la folla di Buenos Aires comincia a urlare: «uno, dos, tres, catorce!». Un ritmo che trascina, anche se si è seduti a guardare, a sentire e a vivere la musica live comodamente su una poltrona del cinema. Stiamo parlando di U2- 3D, il concerto-documentario girato con le nuove tecniche [...] Vai alla recensione »
Sebbene negato di pomeriggio agli occhi dei critici (avendo subito i ritardi di un blocco aereo sull'asse Irlanda-Costa Azzurra), Bono si è materializzato nella proiezione fuori concorso di mezzanotte e mezza. A evocare il carisma degli U2 e del suo divino frontman ha provveduto un film-documentario diretto in simbiosi dall'irlandese Catherine Owens e dall'americano Mark Pellington, già autore dell'ottimo [...] Vai alla recensione »
Vi siete mai chiesti cosa provassero gli spettatori del cinema delle origini di fronte alle prime immagini in movimento? Vi siete emozionati la prima volta che, in una sala con sonoro Dolby, avete udito i rumori tutto intorno a voi? Vi stupisce quando nel cinema d'animazione, digitale o tradizionale poco importa, notate come anche i più piccoli particolari sono animati? Ebbene non potete perdervi uno [...] Vai alla recensione »
The musical documentary “U2 3D,” which stitches together three performances by this Irish rock band during a recent tour of South America, is not merely a technical landmark — shot entirely in digital 3D — but also an aesthetic one, in that it's the first Imax movie that deserves to be called a work of art. The person most responsible for the film's vision, Catherine Owens — one of the movie's two [...] Vai alla recensione »
Stralcio di concerto bonairense della band irlandese: scaletta da greatest hits FM, inquadrature da speciale Mtv e le solite pose politico/messianico/predicatorie del multimiliardario Bono. Tutta plastica. La novità è la terza dimensione digitale, con infernali occhialoni: esaltante per dieci minuti, poi boh. Ma dicono che sarà il futuro del cinema: mala tempora currunt.
Il primo concert movie a tre dimensioni, protagonista la band irlandese capitanata da Bono Vox, è un'esperienza multisensoriale che per certi versi entusiasma e per altri delude. Entusiasma perché il 3D e un agile lavoro di regia fanno sì che ci accostiamo ad un concerto da stadio come non potremmo fare neanche se fossimo fisicamente lì: la chitarra di The Edge ci arriva a un centimetro dal naso, la [...] Vai alla recensione »
Proprio adesso che Bono s'è fatto male e il tour in Usa è stato annullato (si riparte da Torino il 6 agosto), esce U23D, il primo film-concerto (o rockumentary) girato in 3D, naturalmente dagli U2. Già presentato a Cannes e uscito in tutto il mondo, il film è una festa per i fan della band, anche se è un'illusione regalata da un paio di occhialini neri.
Strette fra la crisi economica e gli effetti nefasti (per loro) delle meraviglie del download (gratuito), le star del rock e le major discografiche non sanno più cosa inventarsi per far quadrare i conti. Prendi la rock band più famosa del mondo, gli U2, dai tour macina incassi ma i cui dischi affascinano ormai sempre meno i ragazzini; per mantenere saldo l' impero economico si reinventa anche in versione [...] Vai alla recensione »
Nella messe di film che portano nel titolo l' acronimo 3D, arriva anche, con due anni di ritardo dall' uscita, il film-concerto degli U2, realizzato da Catherine Owens e Mark Pellington. È stato il primo film girato in 3D dal vivo e ha vinto innumerevoli premi, non solo perché è opera di pionieri (Avatar era ancora di la da venire), quando per l' eccellente resa delle immagini, che restituiscono profondità [...] Vai alla recensione »
Some people just won't stop believing in the romance of rock. Hip-hop and dance pop are more innovative; country has a more loyal audience; Josh Groban makes way more money. But being a rock fan is just like getting seduced: You have to believe that your partner is the most potent lover out there. So people still pump their fists for middling talents like Nickelback and keep swooning for the great [...] Vai alla recensione »