Anno | 2003 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Hong Kong |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Johnnie To |
Attori | Simon Yam, Ruby Wong, Maggie Siu, Suet Lam, Eddy Ko, Hoi-Pang Lo Kenneth Cheung. |
Tag | Da vedere 2003 |
MYmonetro | 3,65 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 5 gennaio 2017
CONSIGLIATO SÌ
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Il goffo poliziotto Lo Sa perde la propria pistola d'ordinanza. Per non perdere il posto chiede all'amico Mike Ho, sergente della PTU, di aiutarlo a ritrovarla. Attraverso una serie di reazioni a catena, che coinvolgeranno altri poliziotti e membri delle Triadi, la ricerca si trasforma nella notte più lunga e agitata di Tsim Sha Tsui.
Nella notte nera di Hong Kong non c'è spazio per errori. Bene e male, legge e suo opposto, non esistono più. È solo lotta per la sopravvivenza: di se stessi e di un brandello residuo di quel che un tempo era noto come "codice d'onore".
Dopo anni di successi commerciali in serie, ma di caduta libera presso la critica e gli aficionados, Johnnie To risorge grazie a un'opera costruita con pazienza certosina, nelle pause tra la lavorazione di un film e l'altro, in una gestazione semiclandestina. PTU - acronimo che sta per Police Tactical Unit, unità speciale della polizia di Hong Kong - è un poliziesco, è un noir, ma insieme è molto di meno e molto di più di questo. PTU è soprattutto un atto d'amore per il cinema, che passa da Fuori orario di Scorsese e da Cane randagio del maestro prediletto di To, Kurosawa Akira, oltre che da Melville e molto polar d'oltralpe.
La capacità di To, quando mette da parte le necessità alimentari e si lascia andare con la macchina da presa, è però quella di innervare di contemporaneità il tessuto cinefilo, di riuscire a raccontare il già raccontato, rendendolo unico e incredibilmente innovativo. Il ricorso a plongée e piani sequenza, o a inquadrature corali perfettamente orchestrate non è mai esibizionismo fine a se stesso. Come nella memorabile sequenza delle diverse suonerie di cellulare che si alternano nella tavola calda: una delle tante "gag", spesso mute, che compongono il più tragico degli slapstick e insieme il più farsesco dei noir. La matassa del plot si dipana infatti attraverso una serie di equivoci, come nella più antica delle commedie degli errori, concludendosi con una serie di falsità e di versioni non coincidenti. Fino all'incontro col Fato, in un finale circolare e beffardo, che annulla ogni ipotesi eroica per indulgere sulle disgrazie di strada di un'umanità implosa. Personaggio ricorrente, trait d'union delle diverse scene e osservatore privilegiato della notte di sangue di Tsim Sha Tsui, è un "innocente" bambino sulla sua bicicletta.
Lam Suet, eterno caratterista del cinema di To, interpreta ancora una volta il poliziotto imbranato. A levarlo da ogni impiccio è il personaggio di Simon Yam, il duttile istrione del cinema di Hong Kong, dal volto talora dolce talaltra feroce, ma quasi sempre indimenticabile. Nella confusione di ruoli tra guardie e ladri e nelle loro lotte intestine la morale, l'unica che conti, sta nelle parole semplici di uno degli agenti: «Qualsiasi cosa avvenga, niente è più importante di tornare a casa sani e salvi».
PTU disponibile in DVD o BluRay |
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