Proof - La prova

Film 2005 | Drammatico +13 100 min.

Titolo originaleProof
Anno2005
GenereDrammatico
ProduzioneUSA
Durata100 minuti
Regia diJohn Madden
AttoriGwyneth Paltrow, Anthony Hopkins, Hope Davis, Jake Gyllenhaal, Gary Houston Anne Wittman, Danny McCarthy.
Uscitavenerdì 3 marzo 2006
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 2,89 su 18 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di John Madden. Un film con Gwyneth Paltrow, Anthony Hopkins, Hope Davis, Jake Gyllenhaal, Gary Houston. Cast completo Titolo originale: Proof. Genere Drammatico - USA, 2005, durata 100 minuti. Uscita cinema venerdì 3 marzo 2006Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,89 su 18 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 29 novembre 2011

Gwyneth Paltrow è Catherine, sulle tracce del genio e della follia del padre matematico, diretta ancora una volta dal regista di Shakespeare in Love. Con lei il gettonato Jake Gyllenhaal e Sir Anthony Hopkins. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, In Italia al Box Office Proof - La prova ha incassato nelle prime 8 settimane di programmazione 1,3 milioni di euro e 427 mila euro nel primo weekend.

Consigliato sì!
2,89/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,10
PUBBLICO 3,57
CONSIGLIATO SÌ
Interessante e affascinante come una formula complessa che potrebbe in qualsiasi momento essere risolta.
Recensione di Mattia Nicoletti
Recensione di Mattia Nicoletti

Gwyneth Paltrow calca frequentemente i palcoscenici teatrali, e il ritorno al cinema le è sicuramente più congeniale quando questo è un adattamento di una pièce. L'attrice interpreta la parte di Catherine, figlia 27enne di un matematico geniale, affetto da pazzia. Il padre è appena morto, e ora è tempo per Catherine di camminare con le proprie gambe e liberarsi del peso inevitabile di un genitore così "problematico".
Proof significa letteralmente "prova". Il film di John Madden, che aveva già diretto Gwyneth Paltrow in Shakespeare in love, è una prova per diversi aspetti. Il primo è chiaramente nel contenuto del film, in cui una prova matematica rappresenta il confine con la libertà dall'ossessione paterna; il secondo, è la prova che un testo teatrale complesso da rendere cinematograficamente, avvince per un'ora e quaranta; il terzo, è che Gwyneth Paltrow si dimostra sorprendente nel disegnare una donna che vive paure e forti contrasti interiori, convincendo anche i più scettici.
Proof è un film non facile da interpretare per l'omogeneità del suo impianto drammatico. Non ci sono momenti particolarmente rivelatori, è una linea continua e retta in cui la protagonista ricerca l'autorevolezza della prova, e quindi se stessa, con la consapevolezza che potrebbe non riuscirci mai. Interessante e affascinante come una formula complessa che potrebbe in qualsiasi momento essere risolta.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 19 febbraio 2014
Luigi Chierico

Un piccolo gioiello del cinema Americano moderno, è merito del regista e dell’argomento trattato, ma soprattutto per due grandi protagonisti: Gwyneth Paltrow ed Anthony Hopkins.La loro partecipazione è già da tempo una garanzia, non ci sarebbe stato bisogno di altre prove, ma hanno voluto forse superare se stessi. Il film scivola apparentemente su due binari: genio e follia, ma per la verità è il [...] Vai alla recensione »

sabato 28 agosto 2010
Manu^^

Un film decisamente unico per trama e interpretazione. Da vedere.

Frasi
Un pazzo non sta lì seduto a chiedersi se è pazzo, ha altro di meglio da fare.
Una frase di Robert (Anthony Hopkins)
dal film Proof - La prova - a cura di Maddy
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Alessandra Levantesi
La Stampa

Su cosa si basa una scienza esatta se non sulla possibilità di verifica di una pur azzardata intuizione teorica? Ma la scienza della vita è più complicata, lo stesso evento non si ripete mai e ogni volta le componenti in gioco sono tante e tali da giustificare dubbi e remore. Non si ha mai la «prova» che si sta facendo la cosa giusta, se un amore è sincero o interessato, quando è il caso di fidarsi [...] Vai alla recensione »

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

È lo scontro di una giovane donna, Catherine, con la memoria di un padre, celebre matematico, da lei assistito fino alla fine quando lo aveva sopraffatto una demenza senile. Con il risultato, però, di portare avanti i suoi studi e di risultare lei il vero genio matematico della famiglia. Alla base, un testo teatrale molto apprezzato e premiato di David Auburn che l’ha riscritto poi per il cinema lasciando [...] Vai alla recensione »

Alberto Crespi
L'Unità

Ispirato a un testo teatrale pluripremiato di David Aubum, che John Madden (regista) e Gwyneth Paltrow (attrice) hanno portato sulle scene, Proof (in concorso) è un dignitoso prodotto hollywoodiano medio. É di gran lunga il miglior film di Madden, regista che trovammo banale nell’ipervalutato Shakespeare in Love e addirittura irritante nel Mandolino del capitano Corelli.

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Che cosa succede se un grande matematico sprofondato da anni in una quieta demenza, amorosamente accudito dalla figlia intelligente (l’altra, più pratica, ha tagliato la corda), cosa succede dunque se questo amabile relitto muore d’improvviso lasciando centinaia di quaderni deliranti e uno, uno solo, zeppo di formule rivoluzionarie? L’avrà scritto lui, chissà come, o sarà stata la figlia, che col dono [...] Vai alla recensione »

Roberto Silvestri
Il Manifesto

Se il rapporto Nobel-matematica è pessimo, quello tra il cinema e la matematica è molto intenso, forse perché ci sono affascinanti legami tra la fotogenia dell'adolescenza e l'apice del più geniale virtuosismo numerico: Good Will Hunting, Non ho tempo (su Evariste Galois)... per non parlare poi di quell'acuto studioso di cinema horror e prof di matematica che è Teo Mora, il più giovane della nouveaux [...] Vai alla recensione »

Francesco Bolzoni
Avvenire

Racconto moderno, non nuovissimo nel dettato che tuttavia è appropriato alla situazione psicologica analizzata, Proof descrive il caso di un matematico che, per troppa dedizione allo studio, scivola nella folla ordinata, priva di deliri, ma faticosissima da gestire. Chi lo cura è la figlia Catherine. anche lei matematica di valore tanto che un giorno elabora un problema e lo risolve in forma originale. [...] Vai alla recensione »

Alessandra De Luca
Ciak

Cosa si eredita da un padre geniale matematico che ha perso la bussola, La scienza o la follia? Questa è la domanda alla base del film di John Madden che adatta per lo schermo la commedia di David Auburn da lui diretta sul palcoscenico nel 2002 e già interpretata da Gwyneth Paltrow. L’attrice (candidata ai Golden Globe nella categoria performances drammatiche) veste i panni di Catherine, che ha consacrato [...] Vai alla recensione »

Silvia Colombo
Nick

Al cinema, il rigore e l’esattezza delle scienze matematiche vanno a braccetto con il loro opposto: l’attività intellettuale del matematico è spesso segnata dal delirio, dalla follia e dalla minaccia dell’insania. Così è nel celebre A Beautiful Mind, così è anche nel lungometraggio firmato da John Madden, che dopo Sheakespeare in Love e Il mandolino del Capitan Corelli torna a lavorare con Gwyneth [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Il testo è Proof di David Auburn, il regista John Madden ( Shakespeare in Love ), ma bisogna dire che il prodotto, poiché questo è Proof , è perfettamente riuscito. Che succede se un grande matematico sprofondato da anni in una quieta demenza e amorosamente accudito dalla figlia intelligente (quella scema ma pratica se n’è andata anni prima) muore d’improvviso lasciando centinaia di quaderni deliranti [...] Vai alla recensione »

Raffaella Giancristofaro
Film Tv

All’Università di Chicago, Catherine vive in una cocciuta solitudine dopo la morte del padre, eminente matematico e gloria della facoltà. Hal, uno degli studenti del padre, le chiede di consultare gli appunti in cerca di una formula matematica rivoluzionaria. Che infatti trova. La questione è: chi l’ha scritta? Il professore o Catherine, anche lei brillante matematica (ma un po’ instabile, esattamente [...] Vai alla recensione »

Antonio Valenzi
L'Indipendente

Catherine è figlia di un geniale matematico di cui ha seguito le orme, morto però per una malattia degenerativa del cervello. Sottile linea di confine tra amore filiale e impossibilità a liberarsi dai vincoli affettivi con le ombre dell’ereditarietà genetica, La prova è un film che, mostrando in filigrana la sua matrice di piece teatrale già diretta dallo stesso regista, indaga nelle pieghe delle psicologie [...] Vai alla recensione »

Natalino Bruzzone
Il Secolo XIX

Proof’ è la prova che in matematica (ma non nella vita quotidiana) certifica la risoluzione di un problema; e un vero cervello votato al numeri era la dote mirabile del defunto professor Robert che negli ultimi cinque anni ha sopportato i triboli imposti da una mortificante malattia (la follia). Con lui ha patito la sua erede Catherine che ora deve elaborare il lotto, affrontare l’invadente sorella [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Tre anni fa a Londra John Madden, 56 anni, inglese, già autore di Shakespeare in Love e del detestabile «Mandolino del capitano Corelli», diresse in teatro il testo di David Auburn Proof (La prova), protagonista Gwyneth Paltrow, la cui versione cinematografica è presentata ora in concorso alla Mostra, interpretata pure da Anthony Hopkins e Jake Gyllenhaal.

Maurizio Cabona
Il Giornale

Profonda noia anche con l’ora e quaranta di Proof (Prova) di John Madden, con Gwyneth Paltrow. In italiano potrebbe intitolarsi - alla maniera del film di Mario Martone -Morte di matematico chicaghiano. Ma soprattutto pare il seguito non richiesto di A Beautiful Mind. Anche in Proof si ricompone una collaborazione fra regista e protagonista, quella sperimentata in Shakespeare in Love.

Roberto Silvestri
Il Manifesto

Tra gli sceneggiatori c'è Rebecca Miller, artista e attrice, che ha modificato per il cinema un testo teatrale di successo (assieme al suo autore, David Auburn) affidandolo alle accurate mani del regista britannico John Madden che conquistò Miramax dopo Shakespeare in love e sa come far rendere al massimo Gwyneth Paltrow (che ricambia), nella parte di Catherine, una professoressa 27enne di matematica [...] Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

Deciso a morire il più ricco possibile, Anthony Hopkins accetta ogni film, specie se brutti come L'urlo dell'odio, La maschera di Zorro, Hannibal, Bad Company, La macchia umana e Alexander. La serie continua con Proof («Esame») di John Madden (regista di Shakespeare in Love e del Mandolino del capitano Corelli), tipico film da Festival - era a Venezia nel 2004 - alla maniera americana, ovvero con una [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
L'Espresso

Quattro anni fa a Londra John Madden, 57 anni, regista inglese di Shakespeare in Love e del detestabile Mandolino del capitano Corelli, diresse in teatro il testo di David Auburn Proof (La prova), protagonista Gwyneth Paltrow, che arriva ora in versione cinematografica. E la storia di una giovane donna che si è dedicata a curare il padre, Anthony Hopkins, matematico geniale afflitto da una malattia [...] Vai alla recensione »

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