Anno | 2003 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Dario D'Ambrosi |
Attori | Greta Scacchi, Marco Baliani, Giorgio Colangeli, Nicolas Vaporidis, Renzo Alessandri Raffaele Vannoli, Fiammetta Baralla, Cosimo Cinieri. |
MYmonetro | 2,00 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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In un mondo futuribile dove noia e conformismo la fanno da padrone, un'equipe di medici si trova a dover studiare gli ultimi tre pazzi rimasti sulla Terra, per scoprire dove sia l'origine della loro diversità e riportarla fra gli uomini
CONSIGLIATO NÌ
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In un mondo futuribile dove noia e conformismo la fanno da padrone, un'equipe di medici si trova a dover studiare gli ultimi tre pazzi rimasti sulla Terra, per scoprire dove sia l'origine della loro diversità e riportarla fra gli uomini. Pur essendo rinchiusi in un istituto e sorvegliati giorno e notte con telecamere fisse, i tre uomini vivono sereni e la loro follia non emerge. Tutto cambierà quando il laboratorio verrà attrezzato seguendo la meccanicità frustrante dei gesti quotidiani. Solo allora la pazzia deflagrerà, fino a far sì che una dottoressa dell'equipe che segue le tre cavie umane si impietosisca di loro. D'Ambrosi, qui al suo esordio come regista, è l'inventore del cosiddetto "teatro patologico", caratterizzato dalla rappresentazione estrema delle sensazioni e da uno sguardo particolare sulla diversità. In questo film il cineasta milanese tenta di riportare i suoi stilemi sul grande schermo. L'operazione, non priva di un certo fascino, riesce solo in parte: nonostante la bravura degli attori, infatti, manca l'interazione diretta con il pubblico, e la vicenda non è mediata attraverso l'interpretazione dello spettatore, facendo diventare il film una sorta di "teatro filmato" della sofferenza.
Dario D’Ambrosi, che ha scritto e diretto questa insolita e intrepida opera prima, è un valido regista, autore e attore teatraIe con una lunga esperienza e con una significativa lista di spettacoli messi in scena e interpretati. Si è formato, tra l’altro, nel laboratorio di sperimentazione artistica del Caffè La MaMa a New York la cui fondatrice, Ellen Stewart, ha accettato qui di comparire nel ruolo [...] Vai alla recensione »