Anno | 2002 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 86 minuti |
Regia di | Joe Russo, Anthony Russo |
Attori | William H. Macy, Sam Rockwell, Jennifer Esposito, George Clooney, Luis Guzmán Gabrielle Union. |
MYmonetro | 2,31 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ennesimo remake de "I soliti ignoti"ad opera della premiata ditta Clooney-Cronenberg. Al Box Office Usa Welcome to Collinwood ha incassato nelle prime 9 settimane di programmazione 334 mila dollari e 75,2 mila dollari nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Cosimo è un ladruncolo che sta progettando un colpo grosso. Per riuscire, però, ha bisogno di un capro espiatorio. Cosimo si trova in prigione e quindi sarà compito di Rosalind, la sua ragazza, trovare il pollo da spennare. Ennesimo remake de "I soliti ignoti" ad opera della premiata ditta Clooney-Soderbergh. Trapiantata a Collinwood, la commedia all'italiana perde le sue radici e il suo umor tipico. I personaggi sono macchiette, marionette che recitano fuori dal loro teatro naturale. Intrepretando alla lettera il film di Monicelli, i registi Anthony e Joe Russo perdono la caratterizzazione di ambienti e personaggi e realizzano un film comico, infarcito di un humor demenziale che stona agli occhi dello spettatore che ha avuto la fortuna di vedere l'opera originale, forse ne svaluta l'interesse per chi scopre "I soliti ignoti" attraverso questo quasi-remake. L'idea di dare a Clooney il ruolo che fu di Gassman si spreca, qui, in un cameo acchiappafan, ma lo spunto non è sacrilego, forse grazie quella traccia di disincanto che fu un tratto "somatico" del grande attore italiano e che, a tratti, si legge anche sulla faccia del bel George.
Secondo e meglio riuscito remake dell'immortale "I soliti ignoti" dopo "I soliti ignoti made in USA" di malle. Meglio riuscito perchè il primo remake è osceno, era difficile fare peggio e perchè questo film ricalca fedelmente, quasi fastidiosamente, la sceneggiatura di Monicelli. Nonostante un buon cast, il confronto con gli attori italiani è improponibile [...] Vai alla recensione »
Laura Parigi ha fatto un grave errore all'interno della propria recensione, dove si legge "L'idea di dare a Clooney il ruolo che fu di Gassman", poichè Clooney interpreta la parte già affidata a Totò.
A differenza del film originale di Monicelli, questo è decisamente mediocre...
Il film pur essendo un remake de "I soliti ignoti" non si può assolutamente paragonare all'originale che resta una delle più belle commedie italiane, ed è forse per questo che nel complesso è un film che scorre velocemente e in modo piacevole, anche perchè sorretto da un ottimo cast di caratteristi con un cameo di George, ( qui devo fare [...] Vai alla recensione »
Sorpresa: anche se siete fans irriducibili dei Soliti ignoti di Monicelli (nonché de L’Audace colpo, ragguardevole seguito diretto da Nanni Loy), il remake americano architettato dalla strana coppia di produttori Clooney-Soderbergh si può guardane. II film è quasi pantografato sull’originale: non siamo ai livelli di riscrittura dello Psycho di Gus Van Sant, ma quasi.
Incarcerato per furto d'auto, un balordo riceve da un ergastolano la soffiata per il colpo grosso, mette assieme una banda sgangherata e tenta di derubare un banco di pegni. Salvo che il gruppo è interamente composto di "loser", meglio: di autentici freak. Con loro, anche il più piccolo buco nel muro è destinato ad assumere proporzioni epico-parodistiche.
Ebbene sì, confessiamolo: eravamo prevenuti. A un remake americano dei Soliti ignoti di Mario Monicelli potevamo concedere un unico merito: quello di invogliare un po' di giovani ignari, su entrambe le sponde dell'Oceano, a vedere l'originale; anche perché il precedente di Crackers, diretto nel 1984 da Louis Malle, era poco confortante. Dopo aver visto Welcome to Collinwood, scritto e diretto dai [...] Vai alla recensione »