Anno | 1997 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Renzo Martinelli |
Attori | Gabriele Ferzetti, Gianni Cavina, Massimo Bonetti, Gastone Moschin, Giuseppe Cederna Giulia Boschi, Lorenzo Crespi, Lino Capolicchio, Victor Cavallo, Mariella Valentini, Paco Reconti, Lorenzo Flaherty, Pietro Ghislandi, Nicola Russo, Ciro Esposito, Maurizio Trombini, Bruno Bilotta. |
Uscita | venerdì 12 settembre 1997 |
Distribuzione | Buena Vista International Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,97 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento venerdì 10 febbraio 2012
Il primo film italiano sul versante in ombra della Resistenza.
CONSIGLIATO SÌ
|
In Friuli fra la Brigata partigiana Osoppo - d'ispirazione cattolica - e i GAP - i partigiani seguaci del comunismo - non corre buon sangue: quando i GAP subiscono un'imboscata nel tentativo di unirsi agli sloveni di Tito per combattere insieme il fascismo ed instaurare il comunismo in Italia, subito sospettano degli osovani. Ai loro occhi il sospetto di tradimento diventa certezza quando scoprono che la Brigata Osoppo ha dato rifugio ad Ada, che Radio Londra ha rivelato essere la spia di quell'imboscata. La scelta garantista del capitano Galvani (che non se la sente di condannare a morte qualcuno se non c'è certezza di colpevolezza) costerà ai suoi un bagno di sangue. Martinelli va a scavare negli angoli bui della Resistenza, privo di qualsiasi scopo revisionistico ma attento invece a cercare le 'ragioni' dell'efferatezza. Non si limita però a 'mettere in scena' documenti ma dirige un vero e proprio film di genere con ritmi e dialoghi ben dosati. Moschin è strepitoso nella caratterizzazione di Geko. Se avesse avuto un titolo americano sarebbe piaciuto a molti.
invece si tratta di una mediocre apera , di un publicitario brianzolo
È persino singolare l'interesse appassionato che Porzus di Renzo Martinelli ha risvegliato nelle scorse settimane: il terribile episodio del 1945, partigiani rossi uccisori di partigiani bianchi, era noto; i colpevoli erano stati condannati nel 1952, quarantacinque anni fa, dal tribunale di Lucca, erano fuggiti all'estero oppure avevano scontato la pena in galera; nessuno li aveva mai difesi né aveva [...] Vai alla recensione »