Anno | 2020 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Finlandia |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Hannaleena Hauru |
Attori | Hannaleena Hauru, Lasse Poser, Samuel Kujala, Pietu Wikström, Sara Melleri Hanna-Kaisa Tiainen. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 27 agosto 2020
Hanna ed Ekku realizzano per Instagram la parodia di una storia d'amore. Una storia fasulla che entusiasma il pubblico ma inizia ad avere pesanti ripercussioni sulle persone coinvolte.
CONSIGLIATO SÌ
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Hanna è un’attrice che, dopo l’esito negativo di un ingaggio in un film, decide di girarne uno in proprio con la collaborazione della sorella e di alcuni amici. Decidono così di mettere in scena una sua relazione con il molto più giovane e gay Ekku che verrà progressivamente postata su Instagram per poi diventare un film. In questo modo testeranno il bisogno di romanticismo che in fondo alberga anche nei followers apparentemente più smaliziati. Quando però la realtà inizia ad inserirsi nella finzione la situazione inizia a cambiare.
Hannaleene Hauru è da sempre impegnata in produzioni che abbiano al centro i ruoli e ciò che la società si attende da loro.
È quindi ancora una volta dietro e davanti la telecamera per realizzare quello che, seppure in forma di commedia, finisce con l’essere un saggio sulla funzione dell’immaginario al tempo dei social, sugli effetti che la messa in scena produce sui sentimenti reali e su quanto lo sguardo esterno finisca con il condizionare sempre più le esistenze di molti. Siamo dinanzi a un film strutturato a scatole cinesi in cui lo spettatore assiste a un film su un film che a sua volta ne contiene un altro. Hauru in qualche caso fa avvertire un po’ troppo la meccanicità degli incastri narrativi depotenziando così la presa di carattere globale che il plot di base indubbiamente ha. Perché qui si parla finlandese ma con accorti aggiustamenti si potrebbe collocare la vicenda ovunque, almeno nelle società occidentali. Le tipologie sono ampiamente rappresentate e l’ironia non risparmia né uomini né donne né gay mettendo in luce di ognuno lo iato tra pensieri e parole. In ambiti che si considerano ‘liberati’ da residui vetero borghese questi ultimi finiscono con il riemergere anche quando si fa di tutto per tenersene lontani. Lo sguardo della regista è tagliente e non si limita a mettere in discussione gli atteggiamenti di un milieu artistico e culturale anche se il suo coinvolgimento in prima persona assume il valore di una testimonianza diretta e partecipata.
Fucking with Nobody, opera seconda della comica finlandese Hannaleena Hauru, nasce in seno alla sezione College Cinema della Biennale di Venezia. Ogni anno viene data a tre progetti, dopo una serie di selezioni e un campus di sviluppo dell'opera, la possibilità di girare un film in meno di un anno con un budget di esclusivamente 150.000 euro. Oltre a quello economico, però, c'è anche un altro limite [...] Vai alla recensione »
Procediamo con ordine: Hannaleena Hauru è la regista, sceneggiatrice e attrice protagonista di questo film, che si intitola Fucking with Nobody. Lì dentro Hannaleena interpreta Hanna, una regista single e piccata: avrebbe dovuto dirigere un horror femminista, ma il ruolo le è stato soffiato sotto agli occhi da un regista uomo. Per ripicca e per noia, aizzata da un gruppo di amici che ne diverranno [...] Vai alla recensione »