
Anno | 2022 |
Genere | Azione, Avventura, |
Produzione | USA |
Durata | 116 minuti |
Regia di | Ruben Fleischer |
Attori | Tom Holland, Mark Wahlberg, Sophia Ally, Tati Gabrielle, Antonio Banderas Steven Waddington, Pingi Moli, Tiernan Jones, Rudy Pankow, Jesús Evita, Georgia Goodman, Diarmaid Murtagh, Joseph Balderrama, Serena Posadino, Alana Boden. |
Uscita | giovedì 17 febbraio 2022 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
MYmonetro | 2,11 su 20 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 15 febbraio 2022
Prequel del celebre videogame, il film racconta la storia dell'incontro che ha portato all'amicizia tra il giovane Drake e Sully. In Italia al Box Office Uncharted ha incassato 6,2 milioni di euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Fin dalla più tenera età, l'orfano Nathan Drake ha coltivato il sogno di girare il mondo e vivere avventure fantastiche in cerca di tesori nascosti insieme al fratello maggiore Sam. Dopo essere finiti nei guai nel tentativo di rubare la più antica mappa del mondo conosciuto, disegnata dopo la spedizione di Magellano, Sam si dà alla macchia e lascia Nate solo e smarrito. Quindici anni dopo Nate, diventato un barman, è avvicinato da Sully, misterioso avventuriero e amico di Sam, che lo convince a partire in una missione folle e spericolata: recuperare il tesoro perduto di Magellano. Sulle tracce della leggendaria refurtiva, però, c'è anche Santiago Moncada, miliardario senza scrupoli e discendente della famiglia spagnola che finanziò il viaggio dell'esploratore nel XVI secolo.
Per risolvere una faccenda storicamente complicata come la trasposizione su grande schermo di un videogioco, Ruben Fleischer e la Sony Pictures si affidano alla star del momento, quel Tom Holland che nel 2022 ha sbancato il botteghino indossando il costume da Uomo-ragno (in Spider-Man - No Way Home).
Il film è una sorta di prequel della saga videoludica, divenuta un classico della Playstation, che pesca alcuni elementi da avventure care agli esegeti - specie dagli episodi 3 e 4 - per costruire una storia sulla genesi dell'eroe e sui suoi traumi pre-adolescenziali. Holland si rivela volto e corpo ideale per la capacità innata di mescolare humour e azione, senza prendersi mai sul serio né apparire come un supereroe infallibile. Ma per dar vita a Nate l'attore si serve di trucchi del mestiere già abbondantemente sperimentati nei film Marvel, al punto che guardando Uncharted ci si attende presto o tardi che Holland estragga la calzamaglia o lanci qualche ragnatela sul soffitto.
Oltreoceano lo chiamano typecasting, fenomeno per cui un attore finisce per essere scritturato sempre per il medesimo ruolo, ma Fleischer non sembra preoccupato da questa tendenza, visto che anche il Sully di Mark Wahlberg pare uno spin-off dei tipici action hero incarnati dall'attore per Michael Bay o Peter Berg: un mix di muscoli, risate e buon cuore.
Se gli effetti digitali e l'uso di green screen si dimostrano all'altezza delle elevate aspettative dei fan della saga, specie nelle sequenze acrobatiche dell'aeroplano e dei galeoni trasportati da elicotteri, a mancare sono l'amalgama tra le componenti e le influenze del film e la chimica tra i personaggi.
Se il videogioco "Uncharted" nasceva come adattamento sotto mentite spoglie di Indiana Jones (tanto da coinvolgere Harrison Ford in un trailer della saga), nel momento in cui la vicenda approda su grande schermo finisce per rievocare in un continuo dejà vu le situazioni ricorrenti del celebre archeologo con il cappello. Croci d'oro e tesori irti di trappole, enigmi da risolvere e romance in procinto di sbocciare: sulla carta non manca neanche un elemento dei film di Indy, ma di fatto in Uncharted restano blocchetti di un Lego che non si riesce a completare, scissi e prevedibili, come se a generarli fosse un algoritmo.
Un sincretismo sterile, che pesca da un glorioso passato cinefilo, ma non riesce a rielaborare e acquisire una personalità propria. Troppo violento per essere un'avventura disneyana, ma anche troppo immaturo, de-sessualizzato e bacchettone per scatenare un reale coinvolgimento emotivo, Uncharted è vittima delle proprie timidezze e per la paura di accontentare più target non riesce ad assicurarsene uno. Ancora una volta è confermata la scarsa propensione dei classici videoludici a tradursi in cult movie, benché, a giudicare dai titoli di coda, sembra che la produzione confidi nell'ipotesi di realizzazione di un sequel.
Tratto dall'omonima saga videoludica di successo, Uncharted è un progetto che cerca di arrivare al cinema già dal 2008. Numerosi registi hanno abbandonato l'avventura e vari attori sono stati nominati per la parte, ma alla fine toccherà a Tom Holland, ormai volto di punta della Sony, incarnare l'avventuriero Nathan Drake. Un Drake quindi più giovane di come lo si vede abitualmente nel videogame, ma di certo già pronto a sfidare rovine perdute e loschi trafficanti, come quello interpretato da Antonio Banderas. Il ruolo del mentore Sully tocca a Mark Wahlberg, quello dell'interesse romantico a Sophia Ali (in Tv in The Wilds) e la regia è stata affidata a Ruben Fleischer (Zombieland e Venom).